Una “Turandot” carente e discutibile al Regio di Torino
Il 26 aprile abbiamo assistito, sul palcoscenico del Teatro Regio di Torino, a una versione di Turandot discutibile da tanti punti di vista. Non ci si spiega come possa essere stata definita di grande successo giacché in quella serata in diversi hanno buttato la spugna dopo il primo atto. L’innovazione registica, anche quando è volutamente provocatoria, se poggia su solide basi interpretative, è per noi fonte di ispirazione, stimolo, espressione di nuove possibilità. Certamente non è questo il caso. Stefano Poda, che abbiamo apprezzato in altri allestimenti, stavolta non ha saputo fermarsi davanti al precipizio, schiantandosi al suolo senza paracadute. Ha voluto seguire un’intuizione – Turandot non esiste offerta…