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Dopo “La zuppa di Sasso”, oggi “Boccaccio delivery ovvero la vendetta di Cisti Fornaio”… per unire l’opera al buon cibo

Traiectoriae_logoSi è aperta ieri, 12 novembre, nella suggestiva cornice di Gerace, la seconda tappa dell’OperaMusica Festival Rapsodie Agresti Calabriae col primo di due nuovi appuntamenti dedicati alle Piccole Opere di Teatro Musicale negli agriturismi.
Coccia_Fondazione_LogoCome ormai tradizione, la rassegna ripropone il connubio tra cultura classica e la promozione delle attività produttive agricole e artigianali del territorio in una dimensione conviviale e festiva.
La tenuta del Barone G. R. Macrì ospita, quindi, le due nuove produzioni realizzate in collaborazione col Teatro Coccia – Fondazione Onlus/Teatro di tradizione Novara, che tra musica, belcanto e ironia rivisitano, in chiave moderna, due classici della letteratura italiana ed europea.
Tenuta Macrì LogoIeri, venerdì 12 novembre, ad accompagnare la cena è stata la La zuppa di Sasso, l’opera-cibo ispirata ad una antica fiaba europea, con libretto di Stefano Simone Pintor e musica di Federico Biscione. È stata diretta da Carlo Emilio Tortarolo, mentre la regia è stata firmata da Stefano Ferrara. Al canto Miryam Marcone, Caterina Dellaere e Mauro Secci.
Protagonista è un viandante affamato che, solo grazie all’espediente del sasso che se cotto sarebbe in grado di produrre la zuppa più buona del mondo, riesce ad ottenere cibo da due comari diffidenti, curiose ed FNT00040in contrasto tra loro. Le due donne, apparentemente di nascosto l’una dall’altra, offrono ciascuna i migliori ingredienti smaniose di poter provare la pietanza. Alla fine la bontà della zuppa calma gli animi e dispone a sentimenti di felicità, comprensione e riappacificazione. La zuppa di Sasso si riconferma una storia contro ogni pregiudizio, e che racconta come, mettendo in comune il poco di ognuno, si possa creare il tanto per tutti.

Oggi, sabato 13 novembre, l’opera si mangia e si beve, si gusta, si guarda e si ascolta, tra una portata e l’altra, grazie alla Mini Opera dedicata al vino Boccaccio delivery ovvero la vendetta di Cisti Fornaio su FNT01037libretto e musica sono di Alberto Cara, da uno spunto offerto dalla seconda novella della IV giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio. Carlo Emilio Tortarolo dirige l’Ensemble del Teatro Coccia, la regia è di Salvatore Sito, cantano Federica Vinci, Semyon Basalaev e Andrea Tabili.
Il protagonista, Paolo Fuscecchio, è un compositore che deve scrivere un’opera che parli del vino; la sua idea di trarre il libretto dalla novella seconda, giornata sesta, del Decameron, che racconta di Cisti fornaio e del suo nobile vino, entusiasma il committente. Tuttavia, rileggendola, Paolo si rende conto che la novella non si adatta facilmente al ritmo di uno spettacolo. Temendo di non portare a termine il lavoro, Paolo spera nell’aiuto dell’amico Manisca, famoso sceneggiatore e fresco Premio Oscar, e lo invita a cena. Mentre FNT00887cucinano, e bevono, si mettono a ragionare sulla novella, se la  raccontano, la interpretano, la inscenano, la vivono! Nel frattempo, tra una bottiglia e l’altra, la cena è rovinata: la pasta è scotta, e i due corrono ai ripari ordinando una cena delivery dal ristorante cinese “La Grande Muraglia”; inoltre, la storia concepita da Dario Manìsca, il quale manifesta una sbornia piuttosto cattiva e villana, è del tutto inadeguata, senza senso. Ormai sbronzi, e scontenti del lavoro fatto, iniziano a litigare rinfacciandosi l’un l’altro l’insuccesso, fino a darsele di santa ragione. Per lenire i postumi dell’alcool e della botte, Paolo offre a Dario i “francobolli” di FNT00333sua zia, che altro non sono, però, che blotter imbevuti di LSD. Qualcuno suona alla porta: è il rider de “La Grande Muraglia” che a Paolo e Dario, deliranti, appare come Cisti fornaio. Il panico causato dalla visione spinge i due a comportarsi in modo bislacco, tanto da far infuriare il rider/Cisti fornaio. Di fronte al loro pentimento, e dopo una solenne strigliata, Cisti li perdona dall’alto della sua benevolenza ultraterrena.
Un’esperienza unica che unisce il Belcanto, il Melodramma, il territorio e le sue ricchezze enogastronomiche. Due opere buffe moderne per due serate spensierate sotto le stelle di Gerace, conclude Domenico Gatto, Presidente dell’Associazione Traiectoriae.
Ingresso cena ore 20:00, più spettacolo ore 21:00: Euro 25 + 5.
Per informazioni, si contatti l’Associazione Traiectoriae al numero 3891083276.
Due eventi da non perdere!
Redazione di ArtInMovimento

“Cibo per l’Anima e per il Corpo” a Milano

Cibo per anima_shiatsu2L‘Istituto Europeo di Shiatsu di Milano-Firenze, presso la sede milanese, sita in via Aristotele, 39, propone per il week-end del 9-10 giugno il seminario Cibo per l’Anima e per il Corpo Shiatsu, Nutrimento, Alimentazione, condotto dalla direttrice didattica Patrizia Stefanini, con i seguenti orari: sabato 10:30-18:30 e domenica 10:00-17:00.
Questo workshop intende rivolgere lo sguardo a quelli aspetti, collegati al “nutrimento” sia nel senso di cibo per il corpo, che di nutrimento per l’Anima. Aspetti che vanno tenuti debitamente in conto quando si fa shiatsu e possono aiutare soprattutto noi ad essere più sani. Un “compendio” sul nutrimento quindi, coadiuvati da esperti, ospiti in questo seminario, che ci parleranno dei principi patrizia_stefanini2dell’alimentazione corretta e degli aspetti più profondi del significato di “nutrirsi …
Il tema del cibo sul futon si associa spesso a quali consigli dare ai nostri Uke rispetto ad una corretta alimentazione In realtà in questo seminario non è questo che faremo, ma voglio condividere con voi come le mie scelte alimentari mi hanno permesso di essere un buon Tori. Quindi vorrei portare la vostra attenzione su come la qualità del tocco che possiamo esprimere patrizia_stefaninisul futon dipenda anche da come e cosa mangiamo. Certi cibi sono contrattivi, certe combinazioni alimentari impediscono un processo digestivo sereno, eccessi di cibo appesantiscono non solo il corpo ma anche mente e spirito. La qualità del nostro pensiero, dei nostri sogni, della dimensione intuitiva della nostra mente sono fortemente risonanti con questo tema. Non fornirò la dieta ideale: non c’è, proprio come non esiste la ricetta di una seduta shiatsu ideale! Anche per una dieta sana esiste una via individuale, ma certamente esistono principi e tematiche che possiamo condividere ed ispirazioni che possiamo scambiare. Si tratta di ricercare con impegno, sperimentare con costanza per individuare ciò che funziona per noi. Senza mortificazione, ma con curiosità e gioia. Inoltre affronteremo l’argomento “nutrimento patrizia_150x180a tutti i livelli”, individuando nel nostro vivere quotidiano necessità ed occasioni per nutrire mente e spirito, chiarisce e approfondisce la stessa Stefanini.
Inoltre è doveroso ricordare che Patrizia Stefanini, oltre ad essere una straordinaria insegnante di shiatsu e una brillante ricercatrice, negli Ottanta è stata co-autrice di quattro testi sull’alimentazione naturale e vegetariana, curandone gli aspetti collegati all’energetica del cibo, secondo la Medicina Tradizionale Cinese. Ben prima, quindi, che questi aspetti diventassero moda. Questo background culturale accompagna da sempre la sua pratica alimentazione e shiatsuquotidiana di operatrice shiatsu. Background che desidera condividere con i partecipanti a questo seminario. Sono stati invitati noti esperti del settore che interverranno durante le due giornate.
Patrizia Stefanini sarà affiancata per il seminario da Giulia Fulghesu, psicologa e dietista che ha conseguito specializzazioni in Nutrizione naturale applicata, Alimentazione biologica, Dietetica e psicosomatica, Dietetica orientale, Aromaterapia e Fitoterapia. Ha al suo attivo la pubblicazione di molti testi e collaborazioni a Riviste, Università, Associazioni, Aziende. Ha tenuto e tiene corsi e conferenze di educazione alimentare presso Scuole, Enti locali, Biblioteche e Centri Culturali. È autrice, tra gli altri, di “Depurare il corpo e la mente. La dieta giusta per ogni stagione” e “Alimentazione Naturale dallo Svezzamento all’Adolescenza (Tecniche Nuove Edizioni)
Il costo del seminario è di euro 190,00 (Iva al 22% inclusa).
In sintesi, dunque, un evento da non perdere!
Redazione di ArtInMovimento Magazine

“Un futuro per Amatrice”, se la solidarietà passa anche dal cibo

LogoRosso_SFA due giorni di distanza dal terribile terremoto che ha sconvolto il centro Italia, vi segnaliamo una delle tante iniziative solidali lanciate a tutti i livelli. Questa arriva da Slow Food e si chiama “Un futuro per Amatrice”, proponendo ai ristoratori di tutto il mondo di inserire nelle loro carte la “amatriciana” per raccogliere fondi per la ricostruzione del paese.
In tutto il mondo, attraverso questo piatto simbolo della storia gastronomica di Amatrice, speriamo di poter diffondere anche i valori di solidarietà e carlo_petrini-480x320condivisione propri della cultura contadina da cui nasce“. Carlo Petrini, presidente di Terra Madre e Slow Food, avvia così una campagna di solidarietà per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto e pensare già da oggi al loro futuro.

Slow Food aderisce alle iniziative spontanee nate in queste ore in Italia e le rilancia “chiamando in causa i ristoratori di tutto il mondo per un anno intero. Speriamo in questo modo che l’attenzione non svanisca e vada oltre l’onda emotiva del momento: superiamo l’emergenza e iniziamo già da oggi la ricostruzione. Chi ha vissuto questo dramma deve poter ritrovare la normalità il prima possibile, i fondi destinati devono essere durevoli e la raccolta costante“.

Con “Un futuro per Amatrice” (#unfuturoperamatrice) Slow Food chiede così ai ristoratori di tutto il mondo di inserire in amatricianacarta il piatto simbolo della città colpita e di tenerlo per almeno un anno. Allo stesso tempo chiede ai clienti di sceglierlo. Per ogni amatriciana consumata verranno devoluti due euro, uno donato dal ristoratore, uno dal cliente. I fondi raccolti saranno direttamente versati al Comune di Amatrice.
Parallelamente c’è un altro invito, più immediato, a scegliere i prodotti alimentari e agricoli che arrivano dalle aree colpite per sostenere l’economia locale. La rete internazionale di Slow Food si è già messa all’opera per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere quante più adesioni possibili.

L’iban del Comune di Amatrice per il versamento è: IT 28 M 08327 73470 000000006000
Causale: Un futuro per Amatrice
Per le adesioni dei ristoratori: unfuturoperamatrice@slowfood.it
L’elenco dei ristoratori aderenti su www.slowfood.it
L’hashtag da usare sui social è #unfuturoperamatrice

Redazione ArtInMovimento Magazine

[Fonti delle immagini: slowfood.it, amatriceturismo.it]

Swimrun Cheers: sport, intrattenimento, birra artigianale e cibo di qualità sul Lago Maggiore

comune-5613-imgSWIMRUN CHEERS è un percorso che unisce sport, intrattenimento, birra artigianale e cibo di qualità con le
eccellenze del territorio, protagonisti dell’ultimo weekend di agosto, sabato 27 e domenica 28. La cornice è quella del Lago Maggiore, il più grande d’Italia e considerato tra i più belli al mondo.
La kermesse di  Pallanza si aprirà alle ore 7 con la partenza della gara di Swimrun dal lungolago di Pallanza per poi
toccare, tra frazioni di nuoto e corsa, le Isole Borromee, Stresa, Baveno, Feriolo, il Lago di Mergozzo, Fondotoce,
tornando a Pallanza per le ultime bracciate intorno all’Isolino di san Giovanni e concludere i 39km della versione
Iron o i 27 di quella short. A gareggiare ci saranno i 20 migliori atleti italiani, francesi e svizzeri di questa disciplina, con
in testa il locale Diego Novella. Orari di arrivo previsto a Pallanza tra le 15 e le 16.

top-fb-01-1-1200x444La parte birraria e gastronomica aprirà invece le porte sul lungolago Pallanza alle 12 di sabato 27 agosto, con oltre 50
BIRRE ARTIGIANALI da Piemonte, Lombardia, Liguria e Friuli Venezia Giulia: Baladin, Antagonisti Gipsy Brewers,
Birrificio Balabiòtt, Birrificio della Ghironda, Birra Gjulia, Troll, Kauss, 50&50 Craft Brewery, Croce di Malto, Birrificio
della Granda, Frè, Kamun, Birrificio Scarampola, La Birrofila.
birre-1L’ingresso alla manifestazione è gratuito e alle casse si potranno acquistare i gettoni degustazione, che consentono di scegliere liberamente tra le tante tipologie presenti. Il kit base, al costo di 5 Euro, comprende il bicchiere in vetro indispensabile per gli assaggi, la tasca porta bicchiere e 1 gettone per una degustazione. I gettoni per gli assaggi successivi saranno in vendita al prezzo di 2 Euro. Ogni gettone da diritto ad una degustazione da 15 cl.
Grazie a Satispay sarà possibile pagare anche con il cellulare. Ci si può registrare scaricando la app e utilizzando il codice promo FOODAROUND per ricevere subito 5 € di bonus, e pagando con Satispay si avrà diritto al rimborso del 10% della spesa.
foodAccanto alla birra artigianale ci sarà ovviamente il cibo, con un’area allestita per proporre uno street food di qualità, con prodotti del territorio e tanto pesce di lago. Protagonisti i ristoratori di Verbania, tra cui potrete trovare Massimiliano Celeste, chef stellato del Ristorante Il Portale, Marco Zonca dell’Osteria del pescatore e Cooperativa pescatori alto verbano, Piergiorgio Gironi dell’Osteria degli Specchi, Marco Vismara del Bar Imbarcadero, Marcella Ruschetta del ristorante Le Colonne, Andrea Nassa del Bar Sursum Corda, Francesco e Massimiliano del Bar Bavara e Michela Calciati del Ristobar di Villa Giulia.
logo_poliritmica_2016Per i più piccoli e per chi non beve birra ci sarà la Molecola, la cola italiana nata in Piemonte.
Saranno presenti anche la Condotta Slow Food Lago Maggiore e Verbano e la Condotta Slow Food Valle
Ossola, che cureranno lo spazio incontri con i produttori di tipicità locali e con la guida alle Birre d’Italia.
Cultura, sport, birra e cibo di qualità saranno accompagnati anche dalla musica, grazie alla concomitanza con Poliritmica, il festival di percussioni che rinnova il suo appuntamento, con un concerto dal vivo in programma sempre sabato 27 agosto sul lungolago.
Ecco infine gli orari delle due giornate: sabato 27 agosto dalle ore 12 alle ore 1 e domenica 28 agosto dalle ore 11 alle ore 24.
La manifestazione ha il patrocinio dei comuni di Verbania, Mergozzo, Stresa, Baveno e delle Isole Borromee.
Per ulteriori informazioni:
www.swimruncheers.it
www.foodarounditaly.it
tel. 392.8828211

Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: lagomaggiore.net, swimruncheers.it, poliritmica.it]

Attraverso Festival: concerti, teatro, cibo e vino nelle terre Patrimonio dell’Unesco

NmgBMkcDABjizOWce6FMkN3yLn_Grg49z2Xkcd6YCkO-2NxnoBcJLtPsHKuW8LA9pMhL7Gm0Kw0yfW_I8-vczfYVXUPwSVhbKWPQ58qY7r1A9V56LywdNPNC8yoIFJJ0Izep2OoVU18AILvTxrvjVqvlg-KIfbWr0KhgLHQ=s0-d-e1-ftIn programma dal 24 agosto al 4 settembre 2016, si svolgerà la prima edizione di Attraverso Festival, il festival che tra concerti, teatro, cibo e vino, si offre come un vero e proprio percorso turistico-spettacolare per visitare, narrando con parole e musica, il territorio inserito nella World Heritage List dell’Unesco nel 2014 e quelli limitrofi del Piemonte meridionale, tra Langhe, Roero e Monferrato. Tra spettacoli di teatro, concerti, incontri e narrazioni Attraverso Festival raggiunge ben diciannove comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.

Ed è così che troviamo Carmen Consoli ad Alba per l’unica data piemontese del suo pulsante_ALESSANDRIAtour estivo, Marco Paolini in scena a Monforte D’Alba, Massimo Cotto e Cristina Donà a Costigliole D’Alba, il maestro Ezio Bosso a Pollenzo-Bra, le fanfare Kocani Orchestar e Bandakadabra a Ovada, i Mau Mau a Grinzane Cavour, Paolo Rossi a Nizza Monferrato, Sergio Berardo e Dino Tron dei Lou Dalfin, a Bosio.
Accanto a questi nomi ci saranno anche: il poeta Guido Catalano a Alba e Novi Ligure, Antonio Marangolo e Peppe Consolmagno a Rocca Grimalda e Lerma, la pulsante_ASTIconferenza spettacolo con Steve Della Casa e Efisio Mulas,  conduttori di Hollywood Party, trasmissione radiofonica di Radio Rai 3, a Parodi Ligure, i Bandaradan a La Morra, 88 Folli a Cella Monte, I Cormorani e Dj Angelo di Radio Deejay a Canelli, Giuseppe Cederna a Serralunga D’Alba e presso la suggestiva cornice del Parco artistico nel vigneto ORME SU LA COURT, mentre la performance di 3d visual mapping “Attraverso Paesaggi – Musica da vedere, immagini da ascoltare” caratterizzerà il centro storico di Casale Monferrato.

Un programma vario che riflette la ricchezza e varietà dei territori che lo accolgono, tra bellezze paesaggistiche e prelibatezze eno-gastronomiche. E proprio l’enogastronomiapulsante_CUNEO è l’altro protagonista di Attraverso Festival. Partendo da quel denominatore comune delle tre zone qual è il prezioso nettare degli Dei presente in varie declinazioni, con i racconti sensoriali dei Narratori del Vino, assaporato durante le degustazioni offerte dalle Pro Loco dei comuni coinvolti e dall’incontro/chiacchiera sul tema “I partigiani del vino” tenuto da Angelo Gaja, Oscar Farinetti. Walter Massa e Omar Pedrini a Barbaresco in occasione dell’ evento conclusivo del Festival che vedrà sullo stesso palco, anche Bella Ciao, il più grande spettacolo di folk revival italiano riallestito cinquanta anni dopo.  Vino, buon cibo e  spirito di festa popolare.

Per il programma completo è possibile consultare il sito attraversofestival.it.

Redazione ArtInMovimento Magazine

“La qualità del cibo è un diritto di tutti”, Carlo Petrini torna a parlare di Terra Madre Salone del Gusto 2016

01-chiocciola-slowTerra Madre Salone del Gusto 2016 sarà un’edizione particolare come vi abbiamo già anticipato in occasione della presentazione ufficiale tenutasi al Valentino. Ricorrono infatti i vent’anni dall’inizio di questo progetto. Vent’anni di sfide nell’edizione più ambiziosa di sempre.
Carlo Petrini è stato a Milano a presentare l’evento del prossimo mese di settembre: “Terra Madre Salone del Gusto sarà una grande occasione per far passare un concetto di cui SlowFood-CarloPetrini-300x193dobbiamo essere ben coscienti: la qualità del cibo è un diritto di tutti”  ha ribadito ancora una volta il presidente di Slow Food, soffermandosi sul messaggio politico di una kermesse.

Voler bene alla terra, il tema della prossima edizione dell’evento, richiama l’esigenza di assumere ognuno in prima persona, nella quotidianità, il compito di prendersi cura della nostra casa comune” ha spiegato Petrini, per il quale “ciascuno di noi può farlo scegliendo il proprio cibo, assumendo consapevolezza di quanto l’alimentazione incida sulla qualità della vita, sull’ambiente, sulla società. Abbiamo tutti diritto a un cibo buono, pulito e giusto, ma abbiamo anche il dovere di adoperarci per esercitare questo diritto“.
La riaffermazione di questo diritto, per il presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale, non può che passare attraverso il principale appuntamento dell’associazione: “Terra Madre Salone del Gusto storicamente costituisce il momento in cui Slow Food presenta il proprio lavoro di tutti i giorni. Portiamo alla ribalta, a contatto col grande pubblico, tutti i progetti su cui siamo impegnati: le attività sul fronte dell’educazione, le iniziative per la salvaguardia della biodiversità, le collaborazioni con soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali. E vogliamo farlo con un linguaggio semplice e coinvolgente. Perché lo scopo principale è sensibilizzare il maggior numero di persone sulle tematiche Terra_Madre_2016legate al cibo, alla produzione e alla distribuzione, sui coinvolgimenti sociali, economici e sulla salute di cui esso è portatore“.

Dal desiderio di ampliare il più possibile il pubblico destinatario di queste riflessioni è nata l’idea di cambiare il format della manifestazione, trasformandolo in un evento diffuso in più parti della città, scegliendo luoghi nevralgici e significativi. A testimonianza di ciò anche il piccolo cambiamento di nome della manifestazione, con Terra Madre che passa in primo piano, come a volerci indicare la rotta. “Uscire allo scoperto”, entrare nel tessuto sociale, aprirsi a nuove platee, nuovi linguaggi, nuove sensibilità mai toccate in precedenza, sperimentare collaborazioni, instaurare  un dialogo con il mondo dell’arte, della letteratura, del cinema, nell’ambito di un programma più creativo e partecipato che mai.
Spiega ancora Petrini: “L’obiettivo è proporre la cultura del cibo a 360 gradi, non solo nella visione della gastronomia classica. Per questo andremo a interagire, a partire da questa edizione e negli anni a venire, con quante più realtà possibili, incluse le periferie e quanti operano nel sociale: soggetti e luoghi sempre più oggetto di attenzione all’interno del perimetro di riflessione e azione di Slow Food“.

Torino-molez-480x311In un incontro tenutosi la scorsa settimana fa presso l’Aula Magna dell’Università di Torino, Petrini ha ancora sottolineato la portata del legame con il Capoluogo piemontese, che rappresenterà simbolicamente tutte le realtà urbane del mondo. Queste le sue parole: “Sappiamo che stiamo realizzando qualcosa che rimarrà nell’immaginario della nostra Torino per molto tempo. Se sapremo portare la cultura alimentare dentro il tessuto cittadino sarà un esito culturalmente e politicamente importante per tutti dal centro alle periferie. Il diritto al cibo deve essere trasversale, non venire riconosciuto solo a chi ha più soldi“.
Terra Madre Salone del Gusto 2016 è dedicato soprattutto a chi incontra per la prima volta la filosofia di Slow Food, che gli organizzatori immaginano accompagnati da coloro che invece conoscono già la manifestazione e l’associazione, in un percorso di conoscenza e scoperta che possa essere il più possibile ampio e variegato.

Dal 1996 ad oggi è passata molta acqua sotto i ponti. Allora il cibo non aveva spazio nella comunicazione, ora le cose sono totalmente cambiate: il primo Festival del Giornalismo Alimentare, tenutosi non a caso a Torino, del quale vi abbiamo parlato anche noi, ne è la testimonianza. Slow Food, anche attraverso la sua vetrina torinese biennale, ha certamente contribuito in tal senso, propiziando la nascita di una rete attiva ormai in tutto il mondo: “La realtà degli orti scolastici di Slow Food“, ricorda Petrini, “conta ormai su migliaia di esperienze. In Africa gli orti sono più di 3mila, ma impegnano già 50mila persone. Ci sono orti scolastici che sfamano più di mille bambini ogni giorno. Sono una goccia d’acqua nel problema africano, però esistono. Questo è ciò che la rete di Terra Madre vuole favorire“.
Tuttavia, a livello globale, le sfide sono ancora tutt’altro che vinte. Sono mutate le condizioni e nella scelta di grande cambiamento che caratterizza l’edizione 2016 di Terra Madre Salone del Gusto vi è anche il desiderio di adeguarsi a un contesto mutato e ancor più mutevole, per trovare nuovo slancio e nuove forze da mettere in campo nel perseguimento degli obiettivi che ci si pone.
Slow Food crede ancora che la battaglia più importante per il nostro futuro si giochi sul cibo, sull’ambiente, sulla biodiversità, ovvero sulla relazione dell’uomo con la terra. I legami sociali, la libertà di scelte consapevoli, la difesa dei beni comuni, sono ciò che tutti e in ogni parte del mondo possiamo mettere in campo. Anche per questo il popolo di Terra Madre è chiamato a Torino e invitato a uscire allo scoperto, a partecipare con la cittadinanza tutta la propria idea di mondo e il proprio impegno per realizzarla.
Il programma completo è disponibile sul sito www.salonedelgusto.com

Carlo Petrini ha inoltre ricevuto la nomina ad “Ambasciatore Speciale della FAO”. Il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha lodato il contributo di Petrini nell’ accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica europea sull’importanza di migliorare l’agricoltura e di assicurare catene di approvvigionamento sostenibili. Un giusto riconoscimento all’operato di Petrini in prima persona e a alla grande organizzazione di Slow Food e Terra Madre.

Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: slowfood.it]

“Il diabete al tempo del cibo”, un libro a cura di Emanuela Baio

cover_libro_lwHa riscosso grande successo, di pubblico e di critica, la presentazione (lunedì 19 ottobre), nella prestigiosa cornice del X Premio Bancarella della Cucina, del libro “Il Diabete al tempo del cibo. Una sana alimentazione per promuovere il benessere”, curato da Emanuela Baio, già Senatrice, Presidente della Fondazione Salute & Benessere, ma soprattutto persona con diabete dall’età di 9 anni. L’opera è stata infatti insignita del prestigioso “Riconoscimento speciale”, consegnato nel weekend alla curatrice, a Pontremoli, storica sede del Premio Bancarella in tutte le sue declinazioni.
Racconta l’autrice: “Il libro nasce da un Progetto pensato in occasione di Expo, dal titolo ‘La Salute vien Mangiando! Piatti Sani per il diabete e non solo – Expo 2015‘. L’ho proposto al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, che l’ha ritenuto valido e inserito tra i progetti del Ministero per Expo. È l’occasione per declinare i principi della Dieta Mediterranea, o della Mediterraneità, nella terapia delle persone con diabete e affette da complicanze cardiovascolari. Ma non solo, perché fra i diabetici, soprattutto tipo 2, il sovrappeso e l’obesità sono frequenti e dannosi”.
Il diabete, scrive il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella Prefazione “è una patologia che può essere da un lato prevenuta e dall’altro contrastata, prima ancora che con i farmaci, con corretti stili di vita, rappresentati da una corretta alimentazione e da una buona attività fisica”.
Nel libro “con coraggio la curatrice parla di ‘alimentazione terapeutica’, una definizione che trova il fondamento in evidenze scientifiche”, commenta Giorgio Calabrese, nutrizionista e Presidente del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, introducendo il volume e sottolineando il ruolo che la nutrizione, e soprattutto la Dieta Mediterranea, caratterizzata da consumo di frutta, verdura, cereali, legumi, olio d’oliva come fonte principale di grassi e vino moderato ai pasti, rappresenti un punto cardine nella prevenzione, ma anche nella cura di molte malattie. Ecco quindi spiegato il concetto: alimentazione terapeutica.
11-slide1Il tema è arricchito, nella Presentazione dell’opera, da Sergio Pecorelli, Presidente dell’Agenzia italiana del farmaco e Rettore dell’Università degli studi di Brescia, che ricorda come in Italia si viva a lungo, oltre la soglia degli 85 anni per le donne e degli 80 anni per gli uomini, ma anche che si viva per 6-10 anni con almeno una malattia cronica. Per far fronte a ciò, scrive Pecorelli: “se volessimo esplicitare quella che potrebbe essere una formula vincente, che probabilmente il Parlamento avrebbe dovuto prendere in considerazione già 30 anni fa, dovremmo usare un solo nome: prevenzione.” È quindi necessario un approccio culturale nuovo a cui anche questo libro può contribuire testimoniando come “l’utilizzo di una dieta adeguata di piatti sani per il diabete e non solo, può portare vantaggi enormi”. Perché, conclude Pecorelli: “la popolazione, soprattutto quella affetta da malattie croniche, deve responsabilizzarsi e condividere l’importanza di stili di vita sani. Non vi è cosa migliore di ciò che nasce dalla base e va verso l’alto, le cose imposte generalmente non funzionano!
12-foto-(1)“Il Diabete al tempo del cibo” raccoglie testimonianze di persone con diabete, accanto a testi scientifici di diabetologi, cardiologi, e nutrizionisti. “Vuole contribuire a valorizzare un brand italiano, ad accrescere la consapevolezza fra i diabetici di quanto gli indicatori alimentare e dell’esercizio fisico siano determinanti di salute, a studiare un nuovo linguaggio per gli specialisti, affinché siano sempre più credibili e convincenti per i pazienti. Per colmare il sapore amaro di cronicità silenziose e persistenti, il libro è addolcito da ricette gustose e sane. È una sfida sanitaria e un’avventura culturale: l’alimentazione sana e l’esercizio fisico sono terapeutici. Serve declinarli nella vita delle persone diabetiche e non solo per accrescere benessere personale e del Sistema Sanitario Nazionale. Grazie Ministro, perché ha dimostrato la mano amica dello Stato verso tutti coloro che convivono con queste cronicità. Insieme ce la possiamo fare. Buona lettura!”, conclude la sua prefazione l’autrice.
Hanno contribuito a questa interessante opera interviste dell’autrice a personaggi come il giornalista Giovanni Minoli, che racconta con la sua qualità l’incontro con il diabete, sportivi come il pluricampione Jury Chechi, che da figlio di diabetico insegna a misurarsi con le sfide, e lo chef Heinz Beck, che suggerisce come e cosa mangiare.
Non mancano interventi di diabetologi come Salvatore Caputo, Sergio Leotta, Rosalba Giacco, Gerardo Corigliano e Giuseppe Marelli, cardiologi come Francesco Romeo, nutrizionisti come Giuseppe Fatati, Alessandra Bosetti e Chiara Manzi e poi ancora studiosi della materia, come il Vice Presidente di Slow Food, Silvio Barbero e ricercatori come Maria Benedetta Donati, infermieri come Roberta Chiandetti e giovani diabetici come Luca Cappellini. Accanto a gustose e sane ricette, da una ex parlamentare, non potevano mancare i riferimenti legislativi curati da Sabrina De Camillis e Rossana Rubino. Un apporto particolare è curato da un bimbo diabetico, Martin Guadagnini, il cui disegno è rappresentato nella copertina del volume.
“Il Diabete al tempo del cibo. Una sana alimentazione per promuovere il benessere” è disponibile nelle librerie, edito da Franco Angeli, al prezzo di 18.00 euro. I proventi della vendita saranno interamente devoluti alla Fondazione Salute & Benessere, per il diabete, le malattie croniche e neurodegenerative.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: salutebenessere.foundation]

Domani lo chef – filosofo Fabio Picchi presenta “Firenze. Passeggiate tra cibo e laica civiltà”

firenze.-passeggiate-tra-cibo-e-laica-civiltà-234x300Domani, lunedì 14 settembre, alle 18.30 lo chef – filosofo Fabio Picchi presenta il suo ultimo libro Firenze Passeggiate tra cibo e laica civiltà (Giunti Editore), presso la Settembrini Libri e Cucina, a Roma in Piazza dei Martiri di Belfiore, 12.
Nascere e vivere in una città dai mille padri è la fortuna della mia vita, come può essere di chiunque arrivi, per un giorno o mille, in questo meraviglioso, poetico, romantico luogo scrive l’autore.
È contagioso l’amore di Fabio Picchi per Firenze. Coniugando come solo lui sa fare storia, arte, letteratura, teatro, cucina, cultura popolare, nel suo nuovo libro il cuoco filosofo ci porta in giro per la città condividendo ricordi ed emozioni, smontando luoghi comuni, illustrando le dieci ragioni che rendono la città irresistibile per chi già vi abita e i dieci motivi per diventare fiorentini. Botteghe, personaggi, monumenti, piazze, musei, viuzze, caffè emergono vividi dalle sue parole e da fotografie che le interpretano perfettamente. Fra una passeggiata e l’altra, Picchi inserisce il racconto – con lo stile che gli è proprio – di cinque ricette per ogni stagione dell’anno e di ventiquattro piatti della tradizione. Lo accompagnano nelle sue scorribande cultural-culinarie due amici stranieri, appassionati come lui di Firenze: il fotografo canadese James O’Mara e la storica dell’arte di origine inglese Stella Rudolph. A commento del testo illustrazioni di suo figlio Giulio Picchi, una delle quali – la mappa stilizzata della città– vive di vita propria all’interno della fascetta. Ne risulta un libro che è tante esperienze insieme: un po’ guida turistica e sentimentale, un po’ memoir, un po’ racconto, un po’ ricettario, che Picchi dedica a tutti i Fiorentini, alla loro anima e al loro cuore. Il costo è di 25 euro e 27 la versione inglese.

Picchi3Ma chi è l’autore? Fabio Picchi, fiorentino doc, nel 1979 apre nel cuore della città il ristorante Cibrèo al quale si aggiungono nel tempo il Caffè Cibrèo e il Cibreino. Nel 2003, dopo quattro anni di restauri in una grande porzione conventuale del 1300, fonda il “Teatro del Sale”, circolo culturale nel quale – con la direzione artistica dell’attrice fiorentina Maria Cassi, sua moglie – convivono cucina e teatro. Protagonista della scena culturale di Firenze e noto al grande pubblico italiano per le sue numerose collaborazioni televisive (tra gli altri Geo con Sveva Sagramola e Eat Parade con Bruno Gambacorta), Picchi gode anche della stima di giornalisti e critici gastronomici di mezzo mondo (il New York Times ha detto di lui: Parla come un poeta e cucina come un mago). Intellettuale vivacissimo, all’attività culinaria, teatrale e imprenditoriale affianca la scrittura (ricettari, saggi e romanzi, con Rai Eri, Mondadori Electa e Mondadori) e la collaborazione con testate come Micromega e Il Fatto Quotidiano.
Ingresso libero e per informazioni chiamare 06 97277242.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

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