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Al Regio di Torino il nuovo allestimento del “Faust” di Stefano Poda

Al Regio di Torino il nuovo allestimento del “Faust” di Stefano Poda

Mercoledì 3 giugno, alle ore 20, il Teatro Regio di Torino presenta Faust di Charles Gounod, il più celebre grand-opéra del repertorio francese. Gianandrea Noseda dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio in una delle produzioni di punta della Stagione 2014-15. Regia, scene, costumi, coreografia e luci del nuovo allestimento sono di Stefano Poda,

Noseda_622bMercoledì 3 giugno, alle ore 20, il Teatro Regio di Torino presenta Faust di Charles Gounod, il più celebre grand-opéra del repertorio francese. Gianandrea Noseda dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio in una delle produzioni di punta della Stagione 2014-15. Regia, scene, costumi, coreografia e luci del nuovo allestimento sono di Stefano Poda, il più visionario e poetico tra i registi contemporanei, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’opera con la sua Thaïs premiata dal BBC Music Magazine come una delle produzioni memorabili degli ultimi vent’anni.Poda_622
Tre protagonisti per un cast straordinario: Charles Castronovo (Faust), Ildar Abdrazakov (Mèphistophélès) e Irina Lungu (Marguerite).
Faust è in coproduzione con la Israeli Opera di Tel Aviv e con l’Opéra de Lausanne.
UNITEL, uno dei più importanti produttori e distributori di musica cpoda.fotolassica, registrerà l’opera e la manderà in onda su UNITEL CLASSICA, il network che vanta oltre 30 canali nel mondo. Ne realizzerà inoltre un DVD.
Stefano Poda, definito “il mago prodigioso” dal quotidiano La Vanguardia, torna nel nostro Teatro dopo i successi ottenuti con Leggenda di Alessandro Solbiati, e la già citata Thaïs di Massenet.
A proposito del Faust, il regista dichiara: la mia ambizione è di offrire al pubblico una lente con cui mettere a fuoco questo capolavoro. Vorrei che Faust fosse un viaggio attraverso le tappe dello spirito, che la mia regia mostrasse un mosaico umano ricco e inquietante, che solo alla fine trova senso eterno. Un enorme anello Faust_622occuperà la scena, quasi un monolite arcaico, allegoria della vita stessa: è il cerchio in cui si chiude l’esperienza della vita, la contemplazione insegue l’azione e viceversa, la terra rincorre il cielo e tutto torna polvere, è il segno del patto fra Dio e l’Uomo – continua Poda – la funzione principale è far nascere domande in chi guarda. Ha poi un ulteriore effetto: a poco a poco, mentre si osserva, si ha l’impressione che l’anello, come una gigantesca rNoseda2uota, rotoli verso l’osservatore. Secondo me le immagini potenti devono assumere valenze multiple affinché lo spettatore si scopra spettatore di se stesso.
Gianandrea Noseda affronta per la prima volta questa densa partitura che considera equilibrata e velata da un ordine che riesce solo nelle mani di pochi compositori. Gounod – dichiara il direttore – è un autore molto preciso, ortodosso. Fu, non a caso, uno studioso rigoroso dei corali di Bach. Di fatto la produzione del compositore, anche nei tratti più avvincenti, è sempre tesa a un equilibrio generale nel rispetto di IMG_2967un’armonia complessiva. L’approfondimento del Direttore musicale del Regio col repertorio del grand-opéra si arricchisce così di un nuovo titolo, dopo le grandi prove realizzate con Thaïs e I Vespri siciliani.
Un unico cast, di riconosciuto livello internazionale, sarà impegnato per le sei rappresentazioni dell’opera: 3, 5, 7, 9, 12 e 14 giugno. Il dottor Faust, protagonista della vicenda,Castronovoè il tenore newyorkese Charles Castronovo. Tra i più apprezzati artisti del repertorio lirico, Castronovo, ospite di importanti teatri quali Covent Garden, Opéra di Parigi, Festival di Salisburgo, Metropolitan Opera, ha lavorato al fianco di Daniel Barenboim, Colin Davis e Kent Nagano, solo per citare qualche nome. Castronovo, dotato di timbro morbido e lucente, è riconosciuto dalla critica come raffinato interprete capace di superbe prove musicali e teatrali. È artista particolarmente adatto per il ruolo di Faust, del quale ha già dato grandi prove interpretative coniugando un intenso scavo psicologico con una estrema eleganza nella linea di canto.
Méphistophélès avrà la voce del basso russo Ildar Abdrazakov. Artista tra i più apprezzati e rinomati a livello internazionale, ha lavorato, tra gli altri, con Ildar-AbdrazakovRiccardo Muti, Valery Gergiev, James Levine, Riccardo Chailly e Gianandrea Noseda, col quale ha trionfato in una recente produzione dell’opera Il principe Igor al Metropolitan Opera. Dotato di un possente timbro brunito, sostenuto da una importante presenza scenica, Abdrazakov è riuscito a costruire un Méphistophélès sfaccettato, raggiungendo un perfetto equilibrio tra demoniaco e grottesco.
La fragile e tenera Marguerite avrà la voce del soprano moldavo Irina Lungu. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, tra i quali il prestigio “Čaikovskij” di Mosca, Lungu ha affrontato nella sua carriera i principali ruoli del repertorio lirico sia italiano sia francese. Il suo timIrina-Lungu-Brigitte-Grassottibro fresco e delicato la rende una perfetta interprete di Marguerite, personaggio dalla grande carica espressiva che Gounod ha saputo definire con delicati tratti musicali.
Completano il cast il baritono Vasilij Ladjuk (Valentin), il mezzosoprano Ketevan Kemoklidze (Siebel), il mezzosoprano Samantha Korbey (Marthe) e il baritono Paolo Maria Orecchia (Wagner).
Il Coro del Teatro Regio, protagonista di importanti pagine dell’opera, è istruito da Claudio Fenoglio.
Gounod compose il suo capolavoro, su libretto di Jules Barbier e Michel Carré, tratto dall’omonimo poema di Goethe, nel 1859. Nonostante la fredda accoglienza, Faust in poco tempo venne considerato come una delle pietre miliari nella storia dell’opera francese, riuscito modello di fusione tra lo sfarzo e Gounod-Charles-10la dimensione spettacolare propri del grand-opéra e una marcata vena intimista. Proprio questo connubio fa del titolo il primissimo esempio di opéra-lyrique.
L’opera sarà presentata al pubblico da Andrea Malvano, all’interno del ciclo Le conferenze del Regio, al Piccolo Regio Puccini mercoledì 27 maggio, alle ore 17.30. L’ingresso è libero.
La Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 mercoledì 3 giugno alle ore 20, trasmissione inserita anche all’interno del circuito Euroradio.
Prima della Prima, trasmissione adesso in onda il sabato alle ore 22.45 su Rai 5, dedicherà una puntata a questa nuova produzione.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

 

[Fonti delle immagini: upload.wikimedia.org (copertina), gianandreanoseda, stefanopoda.com, charlescastronovo.com, operamagazine.nl, bach-cantatas.com]

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