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“Billy Elliot” visto da una ragazzina di 10 anni

Col nostro maestro di Italiano, Nunzio, abbiamo visto un film che mi ha molto colpito Billy Elliot (2000), scritto da Lee Hall e diretto da Stephen Daldry. Billy era un bambino di undici anni che adorava la danza classica. Purtroppo, però, non era supportato per niente dalla famiglia. Era orfano di madre e viveva con il papà (Jackie), la nonna e il fratello maggiore (Tony). Il padre e il fratello erano minatori ma, a causa di un lungo sciopero, da molto non percepivano lo stipendio e quindi non c’erano tanti soldi in famiglia. Infatti l’ambientazione del film è quella dello sciopero…

billy_elliot.locandinaCol nostro maestro di Italiano, Nunzio, abbiamo visto un film che mi ha molto colpito Billy Elliot (2000), scritto da Lee Hall e diretto da Stephen Daldry. Billy era un bambino di undici anni che adorava la danza classica. Purtroppo, però, non era supportato per niente dalla famiglia. Era orfano di madre e viveva con il papà (Jackie), la nonna e il fratello maggiore (Tony). Il padre e il fratello erano minatori ma, a causa di un lungo sciopero, da molto non percepivano lo stipendio e quindi non c’erano tanti soldi in famiglia. Infatti l’ambientazione del film è quella dello sciopero dei minatori inglesi del 1984 dovuto alla chiusura delle miniere perseguita da provvedimenti presi dal primo ministro Margaret Thatcher.
Billy andava a lezione di pugilato obbligato dal padre, ma non era per niente portato!
Un giorno il maestro di pugilato spiegò che mezza palestra sarebbe stata occupata da un corso di danza. Billy, per curiosità, decise di andare a vedere e, da quel giorno, scoprì di avere un grande interesse per quell’arte.
Così cominciò a fingere di andare a pugilato, seguendo le lezioni di danza di nascosto.
Dopo un po’ di tempo il padre, insospettito dalla felicità inspiegabile del figlio che non amava il pugilato, andò in palestra e scoprì la verità.
Lo riportò immediatamente a casa e lo sgridò duramente perché, secondo lui, la danza classica non era adatta ai maschi.
Billy non si scoraggiò e continuò ad esercitarsi; anche la maestra, la signora Wilkinson, decise di aiutarlo dandogli lezioni private di nascosto gratuitamente. Lei fu sempre l’unica e credere nel talento di Billy e riuscì a convincere tutta la famiglia ad accompagnarlo a Londra ad un’audizione presso la billy boxeprestigiosa Royal Ballet School, un’importantissima scuola di danza classica. Il padre aveva finalmente capito quanto fosse importante per il figlio quell’arte, e per questo andò contro i suoi principi e decise di smettere di scioperare e vendere gli ori della madre defunta per riuscire a pagare il viaggio. Il provino non andò come avrebbe desiderato, ma una commissaria, che aveva notato qualcosa di speciale nel ragazzino, gli chiese cosa sentiva quando ballava. Dopo diversi “non so” Billy, emozionato, disse: Una bella sensazione… Sto lì, tutto rigido, ma dopo che ho iniziato, allora, dimentico qualunque cosa. E… è come se sparissi. Come se sparissi. Cioè, sento che tutto il corpo cambia, ed è come se dentro avessi un fuoco, come se… volassi. Sono un uccello. Sono elettricità. Sì, sono elettricità.

Alcuni giorni dopo arrivò l’esito dell’audizione. Grande trepidazione in casa. Ansia, paura… Billy, incredulo ma più felice che mai, raccontò alla sua famiglia di averlo billy ballosuperato e in breve si trasferì a Londra!
Secondo me, il padre di Billy aveva idee arretrate su cosa debbano fare maschi e femmine. Obbligava il figlio a seguire le lezioni di pugilato convinto che la danza classica fosse adatta solo alle bambine.
Commosso dalla passione, dal talento e dalla felicità di Billy mentre danzava, cambiò opinione e cominciò addirittura ad aiutarlo a realizzare il suo sogno! Molto bella l’evoluzione del genitore
Un momento chiave della storia è la risposta di Billy alla Commissione: quando ballava si sentiva leggero, non pensava più a nulla e diventava elettricità. E ciò che avverte chi ha capito cosa gli interessa fare veramente nella vita.
Il film tratta diversi temi importanti: il pregiudizio (del padre nei confronti della danza, considerata un’arte solo femminile), la diversità (di Billy rispetto agli altri bambini che preferivano sport maschili), l’omosessualità (l’amico George), l’importanza di seguire sempre i propri sogni (perché ci rendono felici) e la determinazione con la quale si deve lottare sempre per ottenere quello in cui si crede.
Nel complesso quindi un gran bel film!
Francesca Solero
VC Scuola Primaria “A. Spinelli” di Torino

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