artinmovimento.com

Buona scuola: la rete nazionale per le piccole scuole

L’Indire, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, è il più antico ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione e ha sede a Firenze. Articolato in tre nuclei territoriali (Torino, Roma, Napoli), l’ente è dotato di autonomia scientifica, finanziaria, patrimoniale, amministrativa e regolamentare. Su iniziativa di questo istituto, con il progetto “Piccole scuole crescono” si concretizza, dal 7 novembre, la rete nazionale delle piccole scuole che operano in territori di montagna e nelle isole minori. Il tema tocca da vicino circa 900mila studenti e 1400 scuole situate in comuni montani e isole minori. “In queste aree geografiche del paese –…

piccolescuolecresconoL’Indire, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, è il più antico ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione e ha sede a Firenze. Articolato in tre nuclei territoriali (Torino, Roma, Napoli), l’ente è dotato di autonomia scientifica, finanziaria, patrimoniale, amministrativa e regolamentare.
Su iniziativa di questo istituto, con il progetto “Piccole scuole crescono” si concretizza, dal 7 novembre, la rete nazionale delle piccole scuole che operano in territori di montagna e nelle isole minori.
Il tema tocca da vicino circa 900mila studenti e 1400 scuole situate in comuni montani e isole minori. “In queste aree geografiche del paese – dichiara Giusy Cannella, ricercatrice di Indire – è importante fare rete non solo tra le scuole ma anche tra scuola e gli enti locali e le istituzioni in modo tale che ciascuno per il proprio ruolo aiuti a trasformare l’isolamento da ostacolo in risorsa”.
“Piccole scuole crescono”, un network aperto a tutti gli istituti interessati a introdurre formule didattiche innovative che possano fronteggiare i ricorrenti problemi delle scuole isolate, diventa così una vera e propria rete nazionale; si potranno affrontare così, in maniera globale, le difficoltà logistiche, il dimensionamento delle strutture, l’aumento delle pluriclassi, la difficoltà di assegnazione dell’organico e l’elevato turn-over del personale docente con la conseguente difficoltà nell’attuare la continuità didattica, l’assenza di adeguate attrezzature informatiche/telematiche.
Proprio per affrontare tutte le specificità del caso, l’attività di ricerca avviata da Indire nell’ambito della didattica a distanza ha portato all’elaborazione di due nuovi modelli, uno specifico sulla “didattica condivisa” e uno orientato sull’“ambiente di apprendimento allargato”.
Una buona occasione anche per il territorio: la scuola diventa così fondamentale per il ripopolamento di luoghi spesso svuotati dall’emigrazione. Quando c’è la scuola, ci sono anche le famiglie.

Mirko Ghiani

More in Cultura

More in In viaggio per lo spirito

Most popular