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Città d’Orti, un progetto per la diffusione degli orti urbani, domestici e aziendali

Città d’Orti, un progetto per la diffusione degli orti urbani, domestici e aziendali

Città d’Orti è un progetto comune di LifeGate, Slow Food Italia e Comart che ha lo scopo di promuovere gli orti nelle aziende e l’agricoltura a misura di cittadino, a sostegno della diffusione degli orti urbani, domestici e aziendali. Gli orti urbani stimati in Italia sono già di 18 milioni,a testimonianza di un fenomeno in costante

Città d’Orti è un progetto comune di LifeGate, Slow Food Italia e Comart che ha lo scopo di promuovere gli orti nelle aziende e 01-chiocciola-slowl’agricoltura a misura di cittadino, a sostegno della diffusione degli orti urbani, domestici e aziendali.
Gli orti urbani stimati in Italia sono già di 18 milioni,a testimonianza di un fenomeno in costante crescita anche nel nostro Paese, con un sempre maggiore coinvolgimento anche di amministratori e associazioni (a Torino, ad esempio, vi abbiamo parlato di Innesto) che hanno colto l’importanza dei piccoli orti sia come opportunità di recupero di aree verdi abbandonate e degradate, sia come momento educativo e di socializzazione, che può favorire lo scambio generazionale e il rinsaldarsi dei legami all’interno della comunità.

orto7-1140x641Città d’Orti vede unite in un comune progetto due realtà da sempre prima linea per tutelare sostenibilità e valori ambientali come Slow Food Italia e LifeGate, cui si aggiunge il contributo di Comart, agenzia di marketing & comunicazione che ha competenze specifiche nel campo del Marketing Sostenibile.
Si tratta di una vera e propria “scuola di orti”, nella quale le tre realtà partner del progetto metteranno a disposizione indicazioni e suggerimenti sulle colture, sui tempi e modi di di coltivazione, sulle proprietà e benefici nutrizionali, contribuendo ancora alla diffusione di una cultura dell’alimentazione sana e di qualità.
La collaborazione tra Slow Food Italia e LifeGate ha reso possibile il diretto coinvolgimento delle aziende italiane sul territorio. Grazie ad Orto1appositi moduli formativi, tenuti e organizzati dai referenti dell’ufficio Educazione di Slow Food Italia, i dipendenti potranno imparare concretamente come dar vita a un orto, e condividere questa esperienza con bambini e familiari. Grazie a LifeGate, inoltre, è possibile rendere le attività a Impatto Zero®, tramite il calcolo, la riduzione e la compensazione delle emissioni di CO2.
Sul portale di lifegate, all’indirizzo www.lifegate.it/tag/citta-dorti, è stata creata un’apposita sezione dove tutte le persone interessate a mettere in piedi il loro primo orto possono trovare tutte le informazioni necessarie. Le aziende invece hanno le informazioni ad esse dedicate nell’area riguardante i progetti ambientali www.lifegate.it/imprese/progetti/lifegate-trees/citta-dorti

share1Trovo sia necessario diffondere stili di vita e di alimentazione più sostenibili sia per il pianeta che per noi. Soprattutto, c’è bisogno di strumenti che ci aiutino a maturare una consapevolezza più profonda e diretta della connessione tra le nostre scelte quotidiane e gli effetti sulla nostra salute e quella del nostro ambiente. Espandere la cultura e la pratica degli orti urbani, lavorare perché le nostre città siano disseminate di orti non potrà che accelerare questo tipo di consapevolezza ‘attiva’ e, allo stesso tempo, favorire la rigenerazione di spazi naturali in ambito urbano“, ha dichiarato Enea Roveda, CEO di LifeGate.

Continua Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia: “Il progetto Orto in Condotta nasce già nel 2004, diventando lo strumento principale di attività di educazione alimentare e ambientale in oltre 500 scuole in tutta Italia, coinvolgendo più di 40000 alunni. Questo a testimoniare l’importanza che da sempre l’orto ricopre per la nostra associazione in quanto momento di aggregazione familiare e sociale, in cui si imparano il ciclo delle stagioni, l’importanza del rispetto verso la terra e l’ambiente. E soprattutto si assaggiano prodotti frutto di un’agricoltura sana e sostenibile, che fa bene al pianeta e alla nostra salute. Con Città d’Orti vogliamo coinvolgere sempre più persone e lottare insieme per un cibo buono, pulito e giusto per tutti“.

Con Città d’Orti si sviluppa la buona pratica dell’orto urbano a livello territoriale. Realizzando delle azioni sostenibili di prossimità, come targhetta-comartquesta, ci muoviamo verso stili di consumo consapevoli e sostenibili. Stiamo vivendo un’evoluzione importante nei comportamenti delle persone e dei consumatori che diventano parte attiva di un processo in cui alle aziende viene chiesto sempre di più di porre attenzione alle esigenze di sostenibilità delle comunità” dichiara infine Filippo Sciacca, fondatore di Comart.

Redazione ArtInMovimento Magazine
[fonti delle immagini: lifegate.it, slowfood.it, com-art.it]

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