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Contributo alle nuove generazioni con il Ravenna Festival 2018

Il sogno del Festival non sarebbe lo stesso senza il contributo delle nuove generazioni: per questo, ancora una volta grazie al consolidato impegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna per avvicinare i giovani alla cultura e alle arti, Ravenna Festival rinnova Omaggiovani e invita 500 ragazzi fino a 26 anni (nati dal 1 maggio 1991) a scegliere fra due carnet omaggio. Ogni carnet dà accesso a 5 spettacoli della XXIX edizione del Festival, che con il titolo We Have a Dream e attraverso il ricordo di Martin Luther King – ancora oggi simbolo del desiderio di costruire una…

omaggiovani_3Il sogno del Festival non sarebbe lo stesso senza il contributo delle nuove generazioni: per questo, ancora una volta grazie al consolidato impegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna per avvicinare i giovani alla cultura e alle arti, Ravenna Festival rinnova Omaggiovani e invita 500 ragazzi fino a 26 anni (nati dal 1 maggio 1991) a scegliere fra due carnet omaggio. Ogni carnet dà accesso a 5 spettacoli della XXIX edizione del Festival, che con il titolo We Have a Dream e attraverso il ricordo di Martin Luther King – ancora oggi simbolo del desiderio di costruire una società migliore per la nuova generazione – celebra il grande sogno della musica e delle arti. Omaggiovani – che dal 2002 è una delle iniziative più attese e apprezzate dal pubblico giovane – sarà in distribuzione da venerdì 18 maggio, ore 15, con le seguenti modalità: 250 in biglietteria al Teatro Alighieri – che per l’occasione osserverà un’apertura pomeridiana straordinaria (sarà possibile ritirare fino a un massimo di 4 carnet presentando copia del documento di identità di ogni amico) – e 250 tramite la pagina Facebook di Ravenna Festival. Due le tipologie fra cui scegliere (A e B), fino a esaurimento della disponibilità e con spettacoli in parte diversi. I due percorsi di Omaggiovani 2018 si incontrano il 16 giugno, per il concerto dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta da Dennis Russell Davies, con Emanuele Arciuli al pianoforte. omaggiovani_4Al Pala De André Il direttore statunitense guiderà i giovani della Cherubini in un programma “americano”, parte dello straordinario viaggio di questo Festival 2018 nello sconfinato paesaggio musicale degli Stati Uniti. Sarà infatti eseguita The Age of Anxiety, ovvero la Sinfonia n. 2 composta da quell’eclettico gigante della musica del Novecento che è stato Leonard Bernstein, e la Sinfonia n. 11 di Philip Glass, prima nazionale della creazione con cui questo capofila del minimalismo ha festeggiato i propri 80 anni. Il viaggio dei 250 Carnet A continua al Teatro Alighieri per ErodiadeFame di Vento (18 giugno), riallestimento nell’ambito del progetto RiC.Ci della coreografia creata da Julie Ann Anzilotti nel 1993 traducendo le inquietudini del poema di Mallarmé, su partitura di Hindemith e con scene di Alighiero e Boetti. E ancora: il 23 giugno a Palazzo S. Giacomo a Russi per lo sbarco dell’ Orchestra di Piazza Vittorio, magma multietnico di musicisti stretti in un’intesa di ritmo e di note, e il 7 luglio al Teatro omaggiovani_1Rasi per Maryam e le voci di tre donne palestinesi che affrontano il dolore per la perdita di un figlio (testo di Luca Doninelli, in scena Ermanna Montanari, musica di Luigi Ceccarelli). Il percorso termina il 13 luglio con il talento sfacciato e sfaccettato di Stefano Bollani, che si tuffa nelle sonorità brasiliane con Que Bom al Pala De André. Parte invece il 14 giugno il Carnet B, con Lettere a Nour al Teatro Alighieri: un altro sguardo sul mondo islamico, così vicino e così lontano, questa volta attraverso il rapporto fra un padre e la figlia fuggita in Siria. Per l’appuntamento en plein air a Palazzo S. Giacomo c’è invece In a Blink of a Night con le 100 chitarre elettriche (22 giugno), una grande festa in onore dello strumento – re della popular music – che ha lasciato un segno indelebile sugli ultimi fragorosi decenni. Lo spettacolo delle 22 di Apparizione (29 giugno al Teatro Alighieri), firmata da Emio Greco per il Ballet National de Marseille & ICK e ispirata al Kindertotenlieder di Mahler, e il concerto dell’ Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, diretta da James Conlon in un programma che include Bernstein, Pärt, Britten e Dvořák (7 luglio al Pala De André), concludono l’omaggio.

Redazione ArtInMovimento Magazine

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