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Il Miur attiva una vigilanza anti-brogli per il nuovo concorso specializzandi

Il Miur attiva una vigilanza anti-brogli per il nuovo concorso specializzandi

Sono 12.168  i candidati che dal 28 fino al 31 ottobre si stanno presentando presso le 117 sedi per svolgere le prove di selezione per l’accesso alle Scuole di specializzazione in medicina. Il primo concorso gestito cercando di fermare il sistema dei “baroni”. «Un nuovo corso» sottolinea il nuovo presidente nazionale di Federspecializzandi Giulia Bartalucci,

medicina_webSono 12.168  i candidati che dal 28 fino al 31 ottobre si stanno presentando presso le 117 sedi per svolgere le prove di selezione per l’accesso alle Scuole di specializzazione in medicina. Il primo concorso gestito cercando di fermare il sistema dei “baroni”. «Un nuovo corso» sottolinea il nuovo presidente nazionale di Federspecializzandi Giulia Bartalucci, eletto domenica scorsa a Bologna nel corso dell’Assemblea confederale. «L’auspicio è che sia migliore la modalità di accesso ma non mancano le preoccupazioni sul regolare svolgimento». Il Miur ci tiene a sottolineare che ci saranno 1.800 persone impegnate nella vigilanza delle prove: personale ATA, qualche docente interno a Medicina e alcuni ispettori ministeriali. Il neo presidente di Federspecializzandi invita tutti i partecipanti a segnalare immediatamente eventuali irregolarità onde evitare gli episodi denunciati per il concorso di medicina generale. In attesa dei risultati, Federspecializzandi è al lavoro al tavolo ministeriale per il riordino degli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione di area sanitaria; si tratta di definire in quali scuole ridurre la durata e di ridefinire i piani di studio sulla base del tempo ridotto. L’assemblea di Federspecializzandi ha offerto anche l’occasione per presentare il nuovo manifesto programmatico della Confederazione. «Un testo importante» riprende il presidente di Federspecializzandi «nel quale spicca l’importanza di ridefinire la professionalità medica non solo dal punto di vista tecnico ma anche per il suo ruolo sociale ed etico. Uno degli obiettivi» conclude «è la diffusione di una cultura della formazione fra i medici in formazione specialistica».
Mirko Ghiani

[Immagini da galleryhip.com e federspecializzandi.it]

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