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La festa di Ognissanti da gustare e ricordare…

La festa di Ognissanti da gustare e ricordare…

La Festa di Ognissanti e il giorno della commemorazione dei defunti nascondono una magia che si manifesta in molti modi, da quelli ludici, tradizionali e regionali, a quelli “dolciari”. La festa del “dolcetto o scherzetto?” nella sua tradizione inglese ha preso piede nel nostro Paese. Non ha affatto apportato delle novità ma, tuttavia, è da

Festa-di-HalloweenLa Festa di Ognissanti e il giorno della commemorazione dei defunti nascondono una magia che si manifesta in molti modi, da quelli ludici, tradizionali e regionali, a quelli dolciari.
La festa del “dolcetto o scherzetto?” nella sua tradizione inglese ha preso piede nel nostro Paese. Non ha affatto apportato delle novità ma, tuttavia, è da considerarsi nella sua unicità e particolarità un po’ lugubre e paurosa. Semplicemente è ciò che più facilmente ha messo radici in una cultura che ha abbandonato le proprie tradizioni in virtù di un consumismo a volte dolci ognissantideleterio e incredibilmente estraneo alla nostra ormai debole realtà tradizionale e conservatrice.
Ciò che però ne ha sempre caratterizzato il suo essere festa, a tutti gli effetti speciale, è questa forte tradizione dolciaria molto simile nelle diverse regioni d’Italia e che, spesso, è ricordata per quell’alone di magia che ne accompagna la notte “tenebrosa e segreta”, un po’ paurosa e affascinante.
IMG_66371-1024x696Riecheggiano ancora nella mia mente quelle risa un po’ nervose ma curiose, quelle parole bisbigliate, nell’attesa di accogliere le anime defunte di famiglia che tra la notte di Ognissanti e della commemorazione dei defunti passavano a trovarci lasciandoci, in gran segreto, i doni più belli, golosi, desiderati nelle ceste di vimini che noi stessi mettevamo sotto i letti.
Non ho mai incontrato anime a me familiari. Passavano silenziosamente… ve lo assicuro, perché appena sveglia trovavo molti doni, e potevo gustare tutti i dolcetti che solo esse halloween-traditions-in-sicily-food-and-history-of-the-day-of-the-dead-tetu-biscuitspotevano lasciare: ossa dei morti, tetù, frutta martorana. Le anime di famiglia pensavano però anche alla scuola, perché trovavo sempre anche quaderni, colori e quant’altro potesse necessitarmi.
Gustare questi dolcetti tipici era un appuntamento annuale.
Era tipico trovarli solo in questo periodo. Le cose sono un po’ cambiate. Ormai si trovano tutto l’anno ed è per questo che hanno perso il loro fascino e la loro golosa unicità.
Molte regioni italiane però ripropongono in questi giorni le loro ricette tipiche e in alcuni paesini puoi puposentirne i profumi di dolcetti fatti in casa.
Le “ossa dei morti” chiamati anche oss da mort, os di mort, ossa ‘i morti, crozzi ‘i mottu, sono dolci tipici milanesi, che però hanno molte varianti nelle diverse regioni d’Italia. Appena cotti hanno la consistenza delle ossa e il loro colore bianco ne rappresenta appieno le caratteristiche.
Anche i “tetù” nella versione al cacao o “nucattoli” nella versione glassata sono buoni da gustare. Si possono trovare in Sicilia e anche in Puglia. Ciò che cambia è la forma.
Nella tradizione palermitana si trovano anche i “pupi ri zucchiru”, delle statuette colorate rappresentanti figure tradizionali.
pane-dei-mortiDalla cultura degli antichi sapori milanesi e toscani giunge a noi il “pane dei morti”, un pane dolce aromatizzato con frutta secca, ingrediente principe in molti prodotti tipici delle varie regioni.
Anche i “caldidos” che arrivano da Mantova si trovano solo in questo periodo. Si chiamano così perché vanno gustati caldi.
Ultima, ma non per bontà, vorrei ricordare la “frutta martorana” siciliana o “morticeddi” calabri che, prendendo le forme di frutta e ortaggi, allieta con i suoi colori i cestini. Ingrediente base è la farina di mandorle.
1034Attraverso queste divagazioni dolciarie e golose non può non andare il nostro pensiero alle anime a noi vicine che portiamo nei nostri cuori, che ricordiamo e facciamo rivivere attraverso i nostri ricordi.
Fermiamoci, anche solo un attimo, a ricordarli e cadiamo un po’ nel sentimentalismo.
Lasciamoci trascinare dalla magia e dal ricordo…
Adelasia C. Lo Sardo

[Fonti delle immagini: italiantourismexpo.com, lianna.iobloggo.com, annuccella.blogspot.it, swide.com, blog.giallozafferano.it, cafeweb.it, quibrescia.it, irrera.it]

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