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Mondiali calcio 2014: l’Italia è fuori.

È finita qui. A giocare gli ottavi di finale a Rio ci sarà L’Uruguay, nazionale più forte della nostra che con un gol di Godin rimette gli Azzurri sull’aereo con un mare di polemiche, di quelle che solo noi Italiani, ma tant’è. La partita è stata noiosa, flaccida e lenta, con avvio nervoso e squadre un po’ frenate da timori e prudenze: l’Italia passeggia per il prato nel tentativo di raccogliere quel pari che basterebbe a passare il turno, l’Uruguay sa che il gol, se vuole, lo trova con una semplice accelerazione. Non ha grandi servitori di palla la squadra sudamericana,…

Pirlo_BaloÈ finita qui. A giocare gli ottavi di finale a Rio ci sarà L’Uruguay, nazionale più forte della nostra che con un gol di Godin rimette gli Azzurri sull’aereo con un mare di polemiche, di quelle che solo noi Italiani, ma tant’è.
La partita è stata noiosa, flaccida e lenta, con avvio nervoso e squadre un po’ frenate da timori e prudenze: l’Italia passeggia per il prato nel tentativo di raccogliere quel pari che basterebbe a passare il turno, l’Uruguay sa che il gol, se vuole, lo trova con una semplice accelerazione. Non ha grandi servitori di palla la squadra sudamericana, per questo funziona la coriacea difesa juventina, che però si distrae ed è bravo Buffon a raffreddare le velleità da gol di Lodeiro e Suarez, poco dopo la mezz’ora. Nel frattempo l’attacco azzurro non funziona, Balotelli gioca male, è insulso, Immobile è incolore, non va. Peccato perché Verratti ci prova con una buona prestazione e si mettono in mostra anche Marchisio e Barzagli con qualche discreta palla, oltre al solito Pirlo.
Nella ripresa Prandelli rinuncia a Balotelli, ammonito nel primo tempo per un intervento pericoloso quanto inutile, ma come si fa? Il ct gli preferisce Parolo, che con Verratti va in appoggio a Immobile, mentre dall’altra parte Tabarez rinuncia a Lodeiro per Maxi Pereira. Il gioco langue, quando ecco che l’arbitro Rodriguez punisce con un rosso la nostra “faccia d’angelo” nazionale ed espelle Marchisio per un intervento su Arevalo Rios. Da quel momento è una débâcle completa. L’Italia è in dieci e l’Uruguay suona la carica inserendo Stuani e, portandosi a tre punte, inizia a pressare (neanche troppo a dire il vero) quel tanto che basta per rendere innocui i nostri giovani: Immobile da forfait, lo sostituisce nonno Cassano, quindi Thiago Motta entra al posto di Verratti, ormai con i polpacci alla frutta. C’è tanta, troppa confusione, tanto che segnerà Godin, lasciato solo, libero di avvitarsi per aria e segnare all’81’ il gol della qualificazione per la Celeste. In mezzo a tutto ciò c’è anche spazio per la follia, Suarez, cannibale recidivo, pianta i denti nella spalla di Chiellini, che di appetitoso non sembra avere niente, e non c’è molto da dire di fronte a un gesto del genere; tra l’altro Suarez si lamentava del male ai denti, per cui non rimane che sorridere con Caressa che urla durante la cronaca su Sky:”Hai preso l’osso”!
Sospiriamo, perché tutto ciò col calcio c’entra poco e ci fa ricordare quanto avesse ragione Oscar Wilde quando affermava:”Il rugby è un gioco per barbari giocato da gentiluomini. Il calcio è un gioco per gentiluomini giocato da barbari”. Per fortuna di gentiluomini l’Uruguay è pieno, a cominciare dal suo magnifico presidente José Mujica.
Elena Miglietti
Fonte immagini [daringtodo.com]

Comments

  1. […] volta un avversario, bé forse è il momento di intervenire. Il morso di Suarez a Chiellini di questa sera, durante la partita Italia vs Uruguay ha quindi dei precedenti per il ventissettenne della Celeste […]

  2. […] L’Italia del calcio torna a casa senza ct e senza presidente federale: sia Prandelli, sia Abete hanno comunicato le dimissioni irrevocabili dai loro rispettivi ruoli. È Prandelli a parlare per primo in conferenza stampa, assumendosi la responsabilità del fallimento del progetto tecnico, quindi si sofferma con amarezza sulle polemiche che si sono innescate dopo il rinnovo del suo contratto:”Dal momento in cui ho rinnovato qualcosa è cambiato. Non so perché ma siamo stati considerati come un partito politico, quando sappiamo perfettamente che la federazione non prende soldi esclusivamente dallo Stato. Io non rubo i soldi dei contribuenti, non ho mai contrattato per il mio compenso e pago le tasse”. Subito dopo di lui, il presidente di Federcalcio Giancarlo Abete comunica che tra venerdì e lunedì convocherà il Consiglio federale:”Vi parteciperò rassegnando le mie dimissioni irrevocabili. Spero che Prandelli ci ripensi: è stato fatto il massimo rispetto a quello che oggi è il nostro calcio, non dimentichiamoci i risultati di tutto rispetto di questa gestione, come il secondo posto all’Europeo e il terzo alla Confederation”. E mentre la conferenza stampa volge al termine già si scatenano i pronostici per chi sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale, fra i nomi emergono quelli di Mancini, Spalletti, Zaccheroni e Ranieri, che però ha appena firmato per allenare la nazionale greca. Elena Miglietti Fonte foto: [ansa.it] […]

  3. […] di questi territori, che non rinunciano alla propria identità e hanno le loro squadre, una Coppa del mondo alternativa. La prima edizione di questo campionato si è svolto a Östersund, in Svezia, dal 31 […]

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