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Paolo Rossi a Portigliola… semplicemente strabiliante

Paolo Rossi a Portigliola… semplicemente strabiliante

Un inizio a cinque stelle per la settima edizione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, la cui direzione artistica porta la firma quest’anno della famosa attrice e regista Elisabetta Pozzi. In una location suggestiva, intrisa di cultura e immersa nella natura, il Palatium Romano di Quote San Francesco risalente a un periodo compreso tra il V e il

Prima di Paolo RossiUn inizio a cinque stelle per la settima edizione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, la cui direzione artistica porta la firma quest’anno della famosa attrice e regista Elisabetta Pozzi. In una location suggestiva, intrisa di cultura e immersa nella natura, il Palatium Romano di Quote San Francesco risalente a un periodo compreso tra il V e il VII secolo, presso il Parco Archeologico Urbano di Portigliola, martedì 26 luglio, abbiamo difatti goduto, dopo i necessari saluti istituzionali e la condivisione degli intenti del GAL Terre Locridee impegnato a promuovere la Locride a Capitale della Cultura 2025,  di 80 minuti di grande spettacolo. Paolo Rossi ha portato la sua vis comica senza freni, con la sagacia che gli è propria e senza peli sulla lingua. All’alba dei suoi 69 anni, compiuti poco più di un mese fa, ha saputo catturare i presenti con uno charme invidiabile. Ogni vibrazione emessa dalla sua Paolo Rossi_1bocca e ciascuno dei suoi movimenti erano pieni di autenticità e arte: come solo un Maestro del mestiere può fare, ha improvvisato lo spettacolo, cucendolo sugli accorsi, interagendo col pubblico che lo ho seguito ipnotizzato. Ha raccontato il suo rapporto con Enzo Jannacci e con Giorgio Gaber, dei suoi tre matrimoni, del rapporto con gli insegnanti dei suoi figli e di come è evidentemente cambiata la scuola e delle sue rivoluzioni tecnologiche, tra cui il registro elettronico, e tanti aneddoti della sua lunga carriera di attore, comico, presentatore e cabarettista. C’è stato spazio per evidenziare la differenza tra pausa e vuoto di memoria, per ricordare e fantasticare su Aspettando Godot di Samuel Beckett, per le invettive contro il suo amato Cavaliere e le sue piccanti precisazioni su Draghi, Di Pietro, sulle feste dell’Unità e sulla politica attuale, sulla situazione geopolitica odierna e sulla pandemia ora epidemia. I presenti hanno seguito con attenzione i suoi crescendo, rispondendo alle sue esternazioni con riso e con copiosi applausi. La sua comicità, la sua satira politica sono frutto di ricerca, di studio e hanno indotto riflessioni di non poco conto.
Chiaramente sold out per uno spettacolo veramente impressionante, il cui ingresso è costato solo 10 euro.
Se il buongiorno si vede dal mattino, ci aspettiamo una grande edizione per il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia pensato da Rocco Luglio.
Annunziato Gentiluomo

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