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Riparte il Festival del Teatro Classico di Locri Epizephiri

Dopo l’anomala, ma comunque apprezzabile stagione 2020, condizionata dalla pandemia da Covid-19, sabato 10 luglio, alle ore 21:30, torneranno finalmente ad accendersi i riflettori sul palco del Teatro Greco Romano di Portigliola per la nuova stagione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia. L’anteprima di quest’anno sarà affidata a una habitué del Festival, la magnifica Elisabetta Pozzi che, per l’occasione, riprenderà un’opera che ha riscosso un grandissimo successo oltre dieci anni fa, nella quale darà corpo e voce a Crisotemi, sorella dimenticata di Elettra, nella rappresentazione Sorelle di sangue, opera ispirata al poeta greco Ghiannis Ritsos. Nella messa…

Pozzi_locandinaDopo l’anomala, ma comunque apprezzabile stagione 2020, condizionata dalla pandemia da Covid-19, sabato 10 luglio, alle ore 21:30, torneranno finalmente ad accendersi i riflettori sul palco del Teatro Greco Romano di Portigliola per la nuova stagione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia. L’anteprima di quest’anno sarà affidata a una habitué del Festival, la magnifica Elisabetta Pozzi che, per l’occasione, riprenderà un’opera che ha riscosso un grandissimo successo oltre dieci anni fa, nella quale darà corpo e voce a Crisotemi, sorella dimenticata di Elettra, nella rappresentazione Sorelle di sangue, opera ispirata al poeta greco Ghiannis Ritsos.
Nella messa in scena ideata e diretta dalla stessa attrice genovese, la quarta figlia di Agamennone e Clitemnestra‚ Crisotemi appunto‚ un non-personaggio appena ricordato dagli autori classici‚ diventa il simbolo dell’ignavia‚ un’antieroina che‚ seppure ricoperta del sangue delle persone a lei più care‚ non partecipa né alla loro salvezza né alla loro condanna. L’interpretazione di Elisabetta Pozzi si ispira all’opera di Ritsos per dare vita a una Crisotemi che ci parla di noi, ma anche all’Elektra di Hugo von Hofmannsthal, dalla quale deriva la portigliola-e1532008323700visione di un mondo dove il dionisiaco sconfigge la ragione e la meditazione apollinea. Il richiamo del sangue versato dalla famiglia di Crisotemi, infatti, costituisce l’onda attiva che muove passioni e sacrifici.
Una messa in scena evocativa che, come sempre, ci permetterà di scoprire aspetti nuovi del mito riflettendo anche sulla modernità fragile dalla quale ci sentiamo travolti, e che sarà resa ancora più suggestiva dalle musiche di Daniele D’Angelo, dai costumi di Livia Fulvio, dalle scene del Capannone Moliere, dalle luci di Stefano Stacchini e dalle coreografie di Aurelio Gatti, danzate da Valeria Busdraghi, Elisa Carta Carosi, Lucia Cinquegrana e Arianna di Palma.
Ancora una volta il modo migliore per avviare una stagione di grandi successi e sconfinate emozioni per il Festival del Teatro Classico di Locri Epizephiri.
Si ricorda che, a causa delle norme imposte dalla pandemia, l’accesso al pubblico sarà limitato. È consigliato pertanto l’acquisto dei biglietti in prevendita.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

 

[Fonte delle immagini: nonsolocinema.com e www.ciavula.it]

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