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Una mattina torinese tra giardinaggio e street food

Una mattina torinese tra giardinaggio e street food

Ieri siamo andati a curiosare “Orti dora in poi”, un’iniziativa di orticoltura urbana organizzata dal Comitato Parco Dora e gestita dall’Associazione Innesto, vincitrice del bando “Orticoltura e giardinaggio sociale a Parco Dora” nell’ambito del progetto “Sharing, Learning and Caring Parco Dora”. Il progetto è partito nel mese di maggio e conta al momento una settantina di

DSCN3415Ieri siamo andati a curiosare “Orti dora in poi”, un’iniziativa di orticoltura urbana organizzata dal Comitato Parco Dora e gestita dall’Associazione Innesto, vincitrice del bando “Orticoltura e giardinaggio sociale a Parco Dora” nell’ambito del progetto “Sharing, Learning and Caring Parco Dora”.
Il progetto è partito nel mese di maggio e conta al momento una DSCN3418settantina di partecipanti suddivisi in due gruppi. Questa mattina i gruppi erano uniti, anche se non al completo, per un laboratorio speciale sulla realizzazione di kokedama. Questa tecnica è di origine giapponese, come il nome suggerisce, ed è stata rivisitata di recente dall’olandese Fedor Van der Valk, ideatore degli String Gardens.DSCN3429
Le piante vengono sostanzialmente “rinvasate” in un involucro fatto di un particolare composto di terra e chiuse ricoperte di muschio, e infine legate con uno spago, come si può vedere nelle foto. Lo scopo? Appenderle. Sì, perché la filosofia di fondo che sta dietro a questa tecnica è di sfruttare gli spazi aerei in tutti quei casi (tanti) in cui la vita quotidiana e cittadina impedisce di avere sia i tempi che gli spazi adatti per tenere a dimora molte piante. Le strutture in legno nelle quali sono coltivati gli orti sono state predisposte dai ragazzi di Innesto. Claudia, Sara, Corinna, Riccardo, Alessio, Loris sono i protagonisti di questa avventura, insieme ai loro allievi orticoltori., e a giudicare da quello che abbiamo visto oggi l’inizio è davvero molto promettente.

DSCN3454Poco distante da Parco Dora è ancora in corso la International Street Food Parade di cui vi abbiamo già parlato, e siamo andati a curiosare anche lì, passando a salutare gli amici di Sfood, che si dicono soddisfatti della manifestazione, anche se comprensibilmente stanchi. Insieme a loro, in uno spazio che ci sembra particoramente adatto a questo genere di eventi, molti stand provenienti da tutta Italia e da altri Paesi. Germania, Argentina, Brasile, Giappone, Ungheria, Repubblica Ceca… il bel paese bene rappresentato da nord a sud, dal Trentino e DSCN3438Sud Tirolo alla Sicilia, percorrendo l’appennino tosco-emiliano, l’Umbria, le Marche, la Puglia, la Campania. Ampio spazio al territorio ospitante, con specialità sia dolci che salate e molti piccoli birrifici artigianali, dalla già rinomata Baladin ad altri minori della provincia di Torino, di Novara, di Vercelli, di Aosta. Presente la “Mole Cola” e la specialità dolce “Torinda”. Ce n’è per tutti i gusti, davvero, e una discreta scelta DSCN3448anche per i vegetariani, i vegani e i celiaci. Dall’ora di pranzo in avanti l’area si è decisamente riempita di gente e l’impressione è di una manifestazione ben riuscita e ben collocata nello spazio urbano che le è stato destinato quest’anno (la precedente edizione si era svolta al Palavela).
Per andare a vedere le attività di Innesto potete contattarli via mail innesto.torino@gmail.com oppure sul sito www.innesto.info o sulla loro pagina Facebook.
Per la Street Food Parade avete tempo ancora oggi, dalle ore 12,00 alle 24,00.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: Chiara Trompetto Ph]

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