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Da oggi al 31 gennaio “TESTASTORTA / la storia inventata” a Milano

Una favola per adulti sospesa tra fantasia e storia che racconta, attraverso lo sguardo sognante e spietato di un bambino, gli orrori della guerra, i buchi neri della nostra coscienza collettiva. Ecco in sintesi TESTASTORTA / la storia inventata, tratto dal romanzo Testastorta di Nava Semel, per la regia di Manuel Renga e con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò, in scena presso il Teatro Libero, sito in via Savona, 10 a Milano, da oggi, 25, al 31 gennaio. Le scene sono curate da Marina Conti e Stefano Zullo mentre i costumi da Nicole Leonardi. Quella di Tobia Rossi è una…

Manuel RengaUna favola per adulti sospesa tra fantasia e storia che racconta, attraverso lo sguardo sognante e spietato di un bambino, gli orrori della guerra, i buchi neri della nostra coscienza collettiva.
Ecco in sintesi TESTASTORTA / la storia inventata, tratto dal romanzo Testastorta di Nava Semel, per la regia di Manuel Renga e con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò, in scena presso il Teatro Libero, sito in via Savona, 10 a Milano, da oggi, 25, al 31 gennaio. Le scene sono curate da Marina Conti e Stefano Zullo mentre i costumi da Nicole Leonardi.
Quella di Tobia Rossi è una drammaturgia fluida, che mescola l’io narrante alle situazioni del testo e consente di viaggiare liberamente nel tempo e nello spazio, assumendo di volta in volta il punto di vista dei diversi personaggi.
Abbiamo deciso di raccontare la storia di un bambino – Tommaso, di una famiglia – madre e zia adottive, di un piccolo paese nelle montagne del nord Italia per parlare della nostra storia usando lo strumento della fantasia che deforma, innalza, distrugge, impreziosisce, precisa il regista.
Cuore della vicenalessandro-lussiana-004_800x800_baseda è la soffitta della cascina: luogo della memoria per antonomasia, che contiene gli oggetti del passato, i ricordi, le proiezioni della fantasia, i sogni e tutte le paure.
Sette personaggi e due attori, che raccontano, creano, evocano, vivono.
Insieme a loro, protagonista è la musica che dà letteralmente origine a questa storia, che permette di sopportare, di viaggiare, sempre e comunque di sperare. La musica delle cose, dei piccoli oggetti, la musica della natura. “C’è musica dappertutto se facciamo le orecchie grosse” dice Tommaso.
Ci siamo dunque chiesti: noi cosa avremmo fatto nel 1943 quando intorno a noi la gente spariva? Da che parte saremmo stati? Quanto avremmo rischiato per proteggere qualcuno? Non abbiamo ancora risposte, ma se una storia ci permette anche solo un interrogativo, ha senso di essere raccontata, e il teatro, in ogni sua forma, è un’esperienza che ha senso di essere vissuta, prosegue Renga.
“Quali mosse faranno i nostri personaggi per salvare le loro anime dalla guerra? Quanto ci si può spingere per farlo?” – Nava Semel
“What price will people pay to maintain their humanity in dire circumstances, and how far are we willing to go to save a single soul?“
I prezzi dei biglietti oscillano da € 21,00 (Intero), ai € 10,00 per Studenti universitari con tesserino e per Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00 (prime rappresentazioni € 3,00).
Esiste un Ridotto € 15,00 per gli under26 e gli over60. La prevendita vale € 1,50
Da lunedì a sabato gli spettacoli sono alle ore 21.00 mentre domenica alle ore 16.00.
Per informazioni si contatti il numero 02 8323126 o si scriva a biglietteria@teatrolibero.it. Per gli acquisti on line, si vada al sito.
Redazione di ArtInMovimento Megazine

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