In decine e decine di migliaia presenti a San Pietro per la Santa Messa di oggi, domenica 7 settembre, con inizio alle ore 10.00, presieduta da Papa Leone XIV, con la Cerimonia di Canonizzazione dei Beati Carlo Acutis (beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020 da Papa Francesco) e Pier Giorgio Frassati (beatificato il 20 maggio 1990 da Papa
In decine e decine di migliaia presenti a San Pietro per la Santa Messa di oggi, domenica 7 settembre, con inizio alle ore 10.00, presieduta da Papa Leone XIV, con la Cerimonia di Canonizzazione dei Beati Carlo Acutis (beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020 da Papa Francesco) e Pier Giorgio Frassati (beatificato il 20 maggio 1990 da Papa Giovanni Paolo II), che raccolgono enorme devozione nei cinque continenti.

Fu Jorge Mario Bergoglio ad annunciare la canonizzazione di Acutis e Frassati nell’udienza generale del 20 novembre 2024, suscitando quel giorno un fragoroso applauso in Piazza San Pietro, ma a causa della morte dello stesso Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso, la calendarizzazione delle stesse (il 27 aprile per il giovanissimo umbro e durante il Giubileo dedicato ai Giovani – dal 28 luglio al 3 agosto – per il giovane torinese) dovette essere modificata.
E giungiamo ad oggi, a questo momento tanto atteso.
Ma chi erano questi due beati? Entrambi hanno in comune il fatto di essere laici e di essere innamorati della figura del Cristo.
Piergiorgio Frassati (Torino, 6 aprile 1901 – Torino, 4 luglio 1925), divenne un esempio di fede autentica, carità evangelica e impegno sociale, dedito all’aiuto dei poveri e dei bisognosi. Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006), fu un ragazzo “innamorato di Gesù” che divenne un esempio di come la fede possa essere vissuta nella vita quotidiana, anche con l’uso della tecnologia, diventando un punto di riferimento per i giovani, spegnendosi a soli quindici anni. Si dedicò, difatti, alla fede e alla diffusione della cultura religiosa e ai valori cristiani, in particolare attraverso l’uso di internet: in sintesi una vita eucaristica la sua.
Sono accumunati, in primis, dall’essere laici, da un grande impegno nei confronti del prossimo e dalla fiducia in Dio, a cui hanno espresso totale devozione. Poi dal fatto che entrambi hanno dimostrato come la fede possa essere vissuta in modo coerente, unendo la vita spirituale con l’impegno nella famiglia, nello studio e nella società. Inoltre sono considerati figure di santità giovanile, capaci di ispirare i giovani a perseguire valori eterni e a vivere il Vangelo nella quotidianità.
Due figure interessanti e che con la loro vita hanno celebrato il Vangelo!
Annunziato Gentiluomo



















Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *