Domani e sabato chiude, con gli ultimi due appuntamenti, Nørdic Frames Festival, la rassegna di jazz sperimentale targata Veneto Jazz. Venerdì 10 febbraio, presso Spazio Aereo di Marghera alle ore 22.30 sarà il turno di Chris Moss Acid, per un live dj set (Don’t, Shipwrec, 030303 – UK) + support djs t.b.a. Biglietto unico al costo di
Domani e sabato chiude, con gli ultimi due appuntamenti, Nørdic Frames Festival, la rassegna di jazz sperimentale targata Veneto Jazz.
Venerdì 10 febbraio, presso Spazio Aereo di Marghera alle ore 22.30 sarà il turno di Chris Moss Acid, per un live dj set (Don’t, Shipwrec, 030303 – UK) + support djs t.b.a. Biglietto unico al costo di 10 € e ingresso solo con tessera Arci.
Christopher Moss aka Chris Moss Acid è un producer inglese che si ispira alla acid house e Uk-Techno, e domani farà a Marghera la sua prima apparizione italiana Le sue produzioni sono caratterizzate dalla Acid House originaria degli anni ’80 e ’90 e sono composte con l’utilizzo esclusivo di Roland, come è nella tradizione del genere. Collabora con la Don’t Records di Jerome Hill e con ShipWrec. Inoltre gestisce anche un’etichetta digitale chiamata Boxfade Records. Chris Moss è considerato fra gli artisti in ascesa della scena dance europea e internazionale, c’è da attendersi per domani uno spettacolo di altissimo livello.
Sabato 11 febbraio l’appuntamento è al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, a partire dalle ore 16.
Aperitivo & pre-concerto con DJ o LIVE set a ingresso libero, poi alle ore 19.30 sale in cattedra Stian Westerhus “The Matriarch and the wrong kind of Flower” live solo guitar & electronics (Rune Grammofon – Norway)
Il costo dei biglietti è di 15 € intero, 12 € ridotto (Members di Palazzo Grassi e Punta della Dogana e studenti).
Il norvegese Stian Westerhus, classe ’79, è certamente tra i fenomeni assoluto rilievo nella scena norvegese, cresciuta intorno alla Rune Grammofon. Nel suo lavoro “The Matriarch and the wrong kind of flowers”, Westerhus esplora il concetto della risonanza, in un continuo dialogo tra una fonte acustica naturale e la sua rielaborazione digitale. Strumentista tra i più innovativi degli ultimi anni, si avvale dell’utilizzo dinamico dei pedali della chitarra, di un amplificatore, e di effetti prodotti suonando le corde con un arco, con effetti sonori che sembrano provenire da strumenti diversi, portando l’ascoltatore in atmosfere quasi spettrali.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: venetojazz.com]
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