Giovedì 8 febbraio 2018, presso le sale del Collegio San Giuseppe, via S.Francesco da Paola 23 aTorino, alle ore 17.30 si inaugurerà, con una presentazione, la mostra Incontri d’arte e altri dialoghi, curata da Alfredo Centra, direttore del Collegio, Francesco De Caria, Donatella Taverna. Si tratta di un bilancio di attività nel mondo dell’arte e della critica
Giovedì 8 febbraio 2018, presso le sale del Collegio San Giuseppe, via S.Francesco da Paola 23 aTorino, alle ore 17.30 si inaugurerà, con una presentazione, la mostra Incontri d’arte e altri dialoghi, curata da Alfredo Centra, direttore del Collegio, Francesco De Caria, Donatella Taverna. Si tratta di un bilancio di attività nel mondo dell’arte e della critica d’arte con opere di Al Alaki, Bertello, Besso, Cottino, de Maistre, Dessì, Emprin, Falciatore, Fisanotti, Gabanino, Gomboli, Igne, Maestri, Marazia, Mattana, Parsani Motti, Pieri, Porporato, Sicbaldi, Taverna, Togliatto Amateis, Tosalli. Non si tratta di una mostra celebrativa – come la stessa protagonista della iniziativa dichiara- ma di un pretesto per verificare, seppure nella sintesi che le dimensioni della sede espositiva impone, aspetti dell’Arte in Torino e dintorni negli ultimi decenni, con riflessi di orizzonti lontani dopo un lunghissimo travaglio perdurante ormai da più di un secolo. Torino è stata fra Otto e Novecento uno dei luoghi privilegiati dello svolgersi del cammino dell’arte occidentale e la destinataria di questo omaggio ha vissuto sin dall’infanzia, al seguito del padre Giovanni, scultore e intellettuale ben inserito nel tessuto torinese, della madre pittrice e impegnata nel mondo della ceramica d’arte, il momento più critico di questo passaggio, travagliato al punto che il mondo dell’arte fu diviso in due. Pubblicista collaboratrice di alcune fra le principali testate torinesi, ha conosciuto in prima persona ed ha incontrato sin da giovanissima molti protagonisti del mondo artistico e culturale soprattutto piemontese ed è stata a sua volta promotrice e autrice di mostre, pubblicazioni, incontri nei quali dell’arte si leggesse anche “il verso”, le fasi nascoste ai più. Di questa notevole attività è rimasta traccia, non solo su riviste e pubblicazioni, ma tale che vari artisti le hanno affidato la propria opera o documenti di essa. La mostra, intesa come omaggio a Donatella Taverna a bilancio della sua lunga carriera, è dunque anche una ricognizione, necessariamente sintetica, di alcuni degli aspetti noti e meno noti della cultura della città, in particolare in relazione ai suoi scritti di poesia e di narrativa, cui gli artisti esposti hanno dedicato opere, confluite in gran parte nella ampia collezione che, con impegno e dedizione e non senza difficoltà lei e il marito conservano e mettono a disposizione di indagini e studi. Sia nei versi – comunque ispirati a un realtà storica o attuale o interiore – sia nelle prose che altresì cercano di “far parlare” segreti e momenti storici, ma persino negli articoli a carattere scientifico si cerca un’anima nelle cose e nei personaggi e questo afflato di umanità, presente negli storici ottocenteschi, ha riflessi anche nelle opere che le sono state dedicate e donate, fulcro di una non disprezzabile collezione. La mostra resterà in atto fino al 10 marzo con orario: Lunedì-Venerdì 10,30-12,30; 16-18,30. Sabato 10 -12. L’ ingresso è libero. L’esposizione è corredata da un quaderno catalogo.
Redazione Artinmovimento Magazine
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