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La compagnia teatrale “Stabile Assai” anche a Locri e a Marina di Gioiosa Ionica

La notorietà della Compagnia teatrale “Stabile Assai” della Casa di reclusione di Rebibbia, diretta dal dottor Stefano Ricca, è stata raggiunta a seguito delle sue numerosissime (oltre 700) precedenti esibizioni in molte realtà teatrali e non solo. Il mese di Agosto 2016 è stato ed è ancora un mese veramente speciale per la storia del Teatro penitenziario italiano, in quanto è in essere, come da tradizione ultra-decennale, una tournée che, oltre l’abituale scenario della Puglia e della Basilicata, nello specifico, si arricchirà di ulteriori appuntamenti, alcuni di grande rilevanza sociale. Infatti grazie al Comitato Regionale Sicilia e al Comitato provinciale…

locandina_rebibbiaLa notorietà della Compagnia teatrale “Stabile Assai” della Casa di reclusione di Rebibbia, diretta dal dottor Stefano Ricca, è stata raggiunta a seguito delle sue numerosissime (oltre 700) precedenti esibizioni in molte realtà teatrali e non solo.
Il mese di Agosto 2016 è stato ed è ancora un mese veramente speciale per la storia del Teatro penitenziario italiano, in quanto è in essere, come da tradizione ultra-decennale, una tournée che, oltre l’abituale scenario della Puglia e della Basilicata, nello specifico, si arricchirà di ulteriori appuntamenti, alcuni di grande rilevanza sociale.
Infatti grazie al Comitato Regionale Sicilia e al Comitato provinciale dell’AICS di Siracusa, è stato portato in scena lo spettacolo “Scusate si so nato pazzo” nelle piazze centrali di Noto e Siracusa il 13 e 14 agosto. L’annuale disponibilità del Comitato Regionale della Puglia e del Comitato Provinciale di Lecce dell’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), che da alcuni anni promuovono gli spettacoli della Compagnia in tale realtà territoriale, ha consentito la messa in scena del predetto spettacolo a Casalabate (LE) il 18 luglio.
Lo spettacolo, scritto da Antonio Turco, responsabile storico della Compagnia e dal detenuto ergastolano Cosimo Rega si avvale della sceneggiatura di Paolo Mastrorosato, attualmente affidato ai Servizi sociali e con un notevole background artistico alle spalle (ha lavorato con Alberto Sordi e poi come aiuto regista di un mostro sacro come Ettore Scola; attualmente collabora con Ricky Tognazzi e Simona Izzo) ed è dedicato al tema poco esplorato del disagio mentale che il carcere produce.
carosel_1La rappresentazione si terrà, inoltre, il 19 agosto ad Altamura (BA) presso l’Antica Masseria dell’Alta Murgia, su invito della Presidenza dell’Associazione Italiana Alberghi per la gioventù e che avrà come utenza, oltre membri dell’Amministrazione comunale locale e del Provveditorato agli Studi della provincia di Bari, un gruppo di giovani immigrati e rifugiati che sono ospitati presso la predetta struttura.
Dal 20 al 22 agosto la Compagnia sarà ospite dell’Assessorato alle politiche culturali di Alberobello (BA).
Il 20 e 21 il gruppo interagirà nell’ambito della manifestazione “La notte dei briganti”, giunta, quest’anno, alla sua decima edizione e il cui svolgimento è previsto nello spazio antistante l’ormai dismesso carcere minorile della Casa Rossa.
DS20173Questa iniziativa, ideata dal regista teatrale Luca De Felice, ogni anno viene proposta a non meno di 4000 spettatori che giungono da tutta Italia per assistere a uno spettacolo davvero unico nel suo genere e che vede protagonisti gli attori della Compagnia nella ultima delle nove scene in cui si dipana il racconto.
Il 22 la Compagnia metterà in scena, in piazza Ferdinando IV, la propria opera “Scusate si so nato pazzo”.
Il gruppo si trasferirà dal 23 al 25 agosto a Locri (RC), dove, ospite dell’Assessorato alle politiche culturali e turistiche della locale Amministrazione Comunale e di quella di Marina di Gioiosa Ionica, su input dell’avvocato Elena Gratteri, nella serata del 23 si esibirà nella Corte del Palazzo Municipale della Città proponendo “Un amore bandito”, dedicato alla storia d’amore tra Michelina Di Cesare e Franceschino Guerra, due giovani briganti, di Carmine Crocco, morti a soli 23 anni.
Il 24 agosto la Compagnia rappresenterà lo spettacolo “Scusate si so nato pazzo” per la popolazione detenuta della Casa circondariale di Locri, come concordato con l’ampio parere favorevole della Direzione dell’Istituto, performance preceduta da un’interessante workshop. Anche in questo caso si ritiene significativo evidenziare il contenuto sociale dell’operazione, considerata la qualità criminale degli ospiti dell’Istituto, cui, da tempo vengono inviati messaggi di controtendenza culturale dal gruppo operativo della Direttrice Patrizia Delfino. Alcuni detenuti del carcere leggeranno, attivando, così, una concreta partecipazione, brani di Pasolini e Bob Dylan e Dylan Thomas.
Il 25 agosto il team concluderà la fase calabrese con la esibizione prevista presso il teatro romano di Marina di Gioiosa Ionica con lo spettacolo “Chi come noi” che ha al centro l’esperienza in carcere dei poeti maledetti da cui hanno tratto ispirazione per le loro opere.
Il 26 agosto la Compagnia sarà ospite del Giffoni teatro festival, la cui risonanza artistica è facilmente comprensibile.DS10119W-300x195
L’incontro di Antonio Turco, Mimmo Miceli e Cosimo Rega con i giovani studenti delle Scuole superiori del salernitano, farà da prologo alla esibizione.
Un ultimo riferimento è da indirizzare al contenuto dello spettacolo “Scusate si so nato pazzo”.
La suite si impernia su una serie di monologhi intervallati da brani musicali che hanno l’obiettivo di proporre una riflessione su come le condizioni detentive incidano sul progressivo peggioramento della dimensione psicopatologica dei soggetti reclusi. Jean Genet, soprattutto Edward Bunker,amatissimo dai detenuti giovani e poi James Ellroy, Guy de Maupassant, Jean Paul Sartre, Jack London e Arthur Conan Doyle, sono gli autori che sul tema hanno scritto pagine significative e che sono di riferimento nella costruzione del testo.
L’alienazione mentale che il carcere produce in termini di inevitabile isolamento dalla società civile risulta, così, essere il contenitore cui destinare la rappresentazione di sofferenze individuali e collettive che spesso vengono affrontate con l’uso smodato di psicofarmaci.
20160708_194127-640x360Al tempo stesso la follia è sinonimo di poesia e creatività di difficile lettura e comprensione. Nel testo, confezionato secondo i canoni classici della drammaturgia penitenziaria, di cui la Compagnia Stabile Assai è una delle più significative espressioni italiane, incidono ricordi e drammi vissuti personalmente dai detenuti/attori nel rapporto con la creatività e il loro diverso essere, spesso identificato con l’indisponibilità sociale all’ascolto.
Di grande spessore dottrinale il contributo offerto dall’Ordinaria di psicologia sociale dell’Università di Sassari Patrizia Patrizi, forse una delle voci più sentite dal mondo accademico sul tema della “Giustizia riparativa”, che spesso ispirano le opere della Compagnia, dalla psicoterapeuta Sandra Vitolo e dalla teatro terapeuta Patrizia Spagnoli, che da anni collabora nella stesura dei testi e che mette a disposizione l’esperienza maturata nel carcere di massima sicurezza di Spoleto. Valore simbolico assume la partecipazione del sovrintendente Rocco Duca, unico agente di polizia penitenziaria a recitare con i detenuti. I musicisti, che da molti anni collaborano con la Compagnia, sono la nota cantante soul Barbara Santoni (ha lavorato con molti interpreti della scena musicale), il batterista jazz Lucio Turco (uno dei più importanti drummers italiani, considerate le collaborazioni con Massimo Urbani, Danilo Rea, Gato Barbieri, Sal Nistico, Johnny Griffin etc.), il pluristrumentista Enzo Pitta (ha suonato con e per Sergio Endrigo) e il bassista e cantante Roberto Turco (ha suonato con Rino Gaetano), la percussionista e cantante Martina Lacroix (suona attualmente con la Caracca Band)
Gli attori sono Cosimo Rega (noto per l’interpretazione di Cassio in “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, ma soprattutto per aver scritto il libro autobiografico “Sumino o falco”, tradotto in una rappresentazione teatrale), Paolo Mastrorosato (di cui si è detto), Mimmo Miceli (responsabile della scenografia), Giovanni Arcuri ( con un background teatrale consolidato, in grado di veicolare le naturali simpatie del pubblico), Angelo Calabria (il Bud Spencer della Compagnia che raccoglie consensi di donne e bambini), Carmine Caiazzo (da Castellamare di Stabia, dove è rimasto il suo cuore), Massimo Tata (da 25 anni attore della Compagnia, coautore di testi ed oggi, uomo libero, padrone del proprio futuro) e Max Taddeini (da rapinatore terrorista a uomo libero che produce grandi emozioni sul palco).
La presenza femminile è assicurata dalla professoressa Patrizi, dalla dottoressa Spagnoli e dalla attrice tarantina Maria Teresa Liuzzi, new entry della Compagnia. Il tema della violenza di genere e del femminicidio è all’interno dei loro monologhi.logo
La dimensione “on the road” di questa tournée diventerà oggetto di un road-movie che sarà curato dalla produttrice Paola Comin.
L’ultimissima notazione è legata all’interesse che la Compagnia suscita da due anni nell’ambito dell’European forum for ristorative Justice per la valenza riparativa che la Compagnia esprime attraverso i propri spettacoli .
Per i nostri lettori dunque l’invito a non perdere l’incontro con questa compagnia…
Redazione di ArtInMovimento Magazine

[Fonti delle immagini: anticamasseriadellaltamurgia.it, aicslecce.org, aics.it, canale189.it, euforumrj.org]

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