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La riapertura del Jazz Club Torino e i progetti del Consorzio Piemonte Jazz: ne parliamo con Fulvio Albano

La riapertura del Jazz Club Torino e i progetti del Consorzio Piemonte Jazz: ne parliamo con Fulvio Albano

Abbiamo spesso dato spazio al mondo del jazz sulle pagine di ArtInMovimento, e stiamo tornando a farlo in queste settimane. La primavera vede il ritorno di molti appuntamenti importanti e, quasi sempre, l’arrivo di piacevoli novità. Al Torino Jazz Festival 2015 avevamo salutato Fulvio Albano (qui la nostra intervista), nella serata conclusiva della kermesse, tenutasi

12821634_526871277493001_3393868262151166604_nAbbiamo spesso dato spazio al mondo del jazz sulle pagine di ArtInMovimento, e stiamo tornando a farlo in queste settimane. La primavera vede il ritorno di molti appuntamenti importanti e, quasi sempre, l’arrivo di piacevoli novità.
Al Torino Jazz Festival 2015 avevamo salutato Fulvio Albano (qui la nostra intervista), nella serata conclusiva della kermesse, tenutasi come di consueto al Jazz Club. Il JCT è ora chiuso per lavori, ma a fine settimana è prevista la riapertura, e con essa la ripresa dell’intensa attività che ha caratterizzato il Club sin dal suo nascere.
Ne abbiamo parlato di nuovo con Fulvio Albano, che ci ha raccontato anche altri progetti in cantiere. La parola d’ordine, per tutte le attività in essere, è “fare rete”. Con questo spirito è nato, circa due anni fa, il Consorzio Piemonte Jazz: l’iniziativa, con il logo disegnato dall’artista Ugo Nespolo, era stata PiemonteJazz_LogoUgoNespolo2presentata al Due Laghi Jazz di Avigliana nel 2014.
Ci spiega Albano che “Il Consorzio è nato con l’obiettivo di avere una voce univoca, pur rispettando l’individualità delle varie associazioni, per poter comunicare insieme la qualità del jazz in Piemonte, in primo luogo affinché venga percepito come tale al suo interno. Poi per presentarsi alle istituzioni in modo ordinato, appetibile, mostrando coordinamento e affidabilità”.
jazz-club-vista-639x321Alla realtà concreta dei consorzi e delle associazioni che ne fanno parte, corrisponde anche una realtà per così dire virtuale, un portale del Consorzio. Questa realtà non rappresenta soltanto festival, ma anche associazioni e club, scuole di musica, enti o fondazioni che possiedono collezioni di materiale biblio e discografico. Racconta Albano: “Come Consorzio abbiamo già realizzato alcune iniziative, per esempio un ciclo di incontri, svoltosi presso il Circolo dei Lettori durante lo scorso Torino Jazz Festival. La particolarità di questi incontri è stata quella di far incontrare il jazz territoriale con le realtà economiche e produttive, infatti erano stati chiamati Jazz To Biz, e hanno avuto un buon successo, sia da parte del pubblico de da parte degli operatori di settore. Abbiamo inoltre partecipato a manifestazioni importanti, anche non 1554565_233055376874594_189694329_nvotate al jazz, come Collisioni, a Barolo, e ovviamente Expo a Milano”.

Il Consorzio Piemonte Jazz ha anche partecipato alla fiera che si tiene ogni anno a Brema, “Jazzahead”, vetrina molto importante a livello internazionale, che testimonia l’ottimo lavoro di coordinamento e di organizzazione, in grado di far emergere le eccellenze e il valore di ogni realtà in esso coinvolta, oltre che del Consorzio nel suo insieme.
Parallelamente, ha preso vita anche un portale su scala nazionale, che si chiama Italian Jazz Link. Come dice il nome stesso, l’intento è proprio quello di collegare gli omologhi territoriali del Consorzio Piemonte Jazz e realtà di altra natura. Per citarne alcune: Trentino Jazz, Siena Jazz, I-jazz.
Il nostro portale è pensato per creare sinergie, pubblicare video, articoli, audio, 12809634_1678618552412752_2176759188769176948_ncataloghi, archivi storici. E ovviamente pubblicizzare le manifestazioni” dice ancora Albano. E continua: “I-jazz ha creato un altro portale, su base nazionale, di tipo anagrafico, che ha censito le attività e gli artisti. Si può dire che il nostro lavoro sia complementare. Inoltre, entrambi i progetti hanno beneficiato del contributo speciale per il jazz stanziato dal Mibact: abbiamo partecipato – e vinto – al primo bando dedicato, e ora attendiamo il prossimo, dal momento che il Ministro Dario Franceschini ha dichiarato di volerlo replicare e farlo diventare prassi regolare”. Italian Jazz Link è già on line, ma il lancio ufficiale verrà fatto nel mese di aprile.
Il 18 marzo è invece la data di riapertura del JCT. Fulvio Albano è tra coloro che considerano i Club un elemento imprescindibile e di importanza vitale per la musica jazz, la quale necessita del contatto stretto con il pubblico, dello spazio intimo, dell’incontro vero, personale. Il JCT, da quando è nato 7 anni fa, non aveva praticamente mai chiuso, macinando concerti a un ritmo sempre più incalzante, una media di 250 all’anno.
Vi erano alcuni lavori di manutenzione e di riordino necessari e fisiologici, sarà l’occasione anche per un restyling dal punto di vista estetico, sia degli spazi interni che di quelli esterni, molto apprezzati dai frequentatori nei mesi più caldi.
La serata di riapertura è organizzata in collaborazione con l’Alliance Française, e vedrà sul palco il duo Manouche “Fleurs de Musettes”,  accompagnato dal violino di Laurent Zeller e con la partecipazione dell’attrice Giorgia Cerutti: un viaggio tra Francia e Italia dagli anni Venti agli anni Sessanta, davvero imperdibile.
Noi come sempre ringraziamo Fulvio Albano e ci diamo appuntamento per venerdi 18, per la grande serata di riapertura al Jazz Club.

Chiara Trompetto
[Fonti delle immagini: piemontejazz.it, jazzclub.torino.it (siti e pagine facebook), alliancefrto.it]

 

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