Abbiamo scelto come linea editoriale di esaltare il bello e di dare visibilità a quanto di buono costella il nostro quotidiano. Oggi però non possiamo esimerci dal trattare un increscioso episodio di cronaca.
Un giorno di Natale triste per il mondo del calcio e soprattutto per un team che stava facendo risplendere a livello nazionale i colori di Locri, della Locride e della Calabria tutta. Lo Sporting Locri, una squadra di calcio a 5 femminile di serie A elite, che abbiamo tanto seguito, chiude le sue attività. Tale decisione è dettata da recenti vicende avvenute negli ultimi giorni, che hanno visto minacciati i dirigenti in più modi. E ci si piega ancora una volta a un modus operandi alquanto discutibile che continua a dettare legge, a condizionare la vita e in questo caso i fasti sportivi di una terra.
Una società sportiva che sicuramente non ha arricchito nessuno, in quanto frutto di entusiasmi e di amore per il proprio paese e per lo sport. A chi poteva dare fastidio? Chi oggi sta brindando nel pranzo di Natale per aver abbattuto una realtà sportiva emergente? Chi ha portato a negare l’opportunità di rappresentare Locri in tutta Italia? Chi ha voluto così tanto penalizzare le giocatrici, l’allenatore e lo staff tecnico dello Sporting Locri anche a livello economico-professionale?
Noi possiamo solo esprimere il nostro dolore e manifestare incomprensione per atti come questo che macchiano i valori della solare Calabria, defraudata anche di una squadra di cui tanto si parlava a livello nazionale.
Domani dedicheremo il Cimento Invernale della Locride anche allo Sporting Locri e così simbolicamente saremo vicini a chi ha creduto e ha investito risorse, denaro e tempo in un sogno che da oggi è definitivamente infranto.
Annunziato Gentiluomo

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