Sabato 16 e domenica 17 dicembre presso il Centro Olistico Radhadesh si terrà il secondo seminario di Biodanza. Il seminario sarà condotto da Nicola Franceschiello e si articolerà in due giornate di lavoro. I partecipanti potranno scegliere fra diversi percorsi: seminario completo di due giornate, seminario di una sola giornata o a scelta 4 moduli
Sabato 16 e domenica 17 dicembre presso il Centro Olistico Radhadesh si terrà il secondo seminario di Biodanza. Il seminario sarà condotto da Nicola Franceschiello e si articolerà in due giornate di lavoro. I partecipanti potranno scegliere fra diversi percorsi: seminario completo di due giornate, seminario di una sola giornata o a scelta 4 moduli da 3 ore ciascuno. Le giornate si svolgeranno dalle 9.30 alle 18.30 circa. I moduli invece saranno così suddivisi: sabato 16 dicembre dalle 16.30 alle 19.15 e dalle 20 alle 22.45; domenica 17 dicembre dalle 10.30 alle 13.15 e dalle 14.30 alle 17.30. La scelta modulare è rivolta a tutti coloro che non possono concedersi un intero fine settimana o per i neofiti della disciplina che si avvicinano per esplorarla. La Biodanza consente di esprimere tutte le potenzialità insite nell’uomo e non sempre adeguatamente riconosciute e valorizzate: la vitalità, la sessualità, la creatività, l’affettività e la trascendenza. In Biodanza questo avviene attraverso la “vivencia”. Il termine “vivencia“ significa istante vissuto intensamente , conferendo all’emozione la palpitante qualità esistenziale del vissuto “qui e ora”. Questo termine si riferisce ad uno stato psicofisico di pienezza integrazione del soggetto con se stesso, con gli altri e generato dall’ambiente che lo circonda proprio nel momento che sta vivendo. La parola emozione significa entrare in azione, cioè muoversi. Ad esempio, quando saltiamo stimolati da una musica allegra stiamo producendo una vivencia di vitalità oppure quando ci muoviamo lentamente su una musica dolce stiamo producendo una vivencia di tenerezza e affettività. La musica rappresenta uno stimolo per fare l’esercizio e porta all’esprimere un emozione integrata al movimento. La Biodanza non si sviluppa individualmente. La presenza di un gruppo permette al partecipante di sentirsi protetto ed in grado di comunicare con gli altri le sue difficoltà, i suoi desideri e la sua voglia di cambiamento: in questo crescita esistenziale avviene assieme agli altri, alla comunità umana, e non in solitudine. Secondo Rolando Toro, creatore del Sistema Biodanza, il nostro potenziale genetico si esprime sulla trama di queste cinque funzioni, comuni a tutte le persone, il cui sviluppo è legato ad esperienze che viviamo nella prima infanzia e che dimentichiamo crescendo, ma che segnano per tutta la vita il nostro comportamento e la nostra salute esistenziale. La vitalità è legata alle prime esperienze di movimento e di sensazione dell’energia vitale. La sessualità è legata alle carezze e al tipo di contatto fisico ricevuto. La creatività dipende dalla libertà avuta nell’esplorare il mondo e di innovare la propria vita. L’affettivà dipende dal senso di sicurezza e di nutrimento trasmesso da chi ci ha accudito. La trascendenza dipende dall’avere provato sensazioni di armonia esistenziale e di partecipazione all’ambiente. Le persone sviluppano nel corso della loro vita tutte queste cinque funzioni fondamentali. Molti, però, ne rafforzano alcune a spese di altre. La Biodanza lavora stimolando le funzioni poco sviluppate per poi integrarle e armonizzarle tra loro. La biodanza non prevede l’apprendimento di stili di danza, ma va alla ricerca dell’unità fra pensiero e emozioni e traduce in movimento gli archetipi junghiani. Essa studia l’alfabeto e la grammatica delle emozioni che si manifestano e trovano una loro forma attraverso il movimento e la vibrazione sonora. Ogni danza è unica, ogni esperienza è unica. La condivisione rende ciascuna esperienza fruibile al gruppo che accoglie e restituisce con intensità e partecipazione quanto si manifesta. Un’esperienza anche e soprattutto di relazione, attraverso cui comunicare con il linguaggio silente del corpo. Un’esperienza da non perdere, un’occasione per sperimentare una dimensione spazio-temporale inusuale, dove lo spazio si dilata e il tempo si annulla. Il corpo, svincolato dal pensiero, si esprime e si manifesta con spontaneità, verità, sincerità, generosità e grande intensità in un arcobaleno di suoni e di forme. Per informazioni e prenotazioni: 392 6990129 – 329 8387888.
Odette Alloati
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