Sentirsi geniali come Shakespeare, magari scrivendo come lui. Da oggi si può attraverso ShakeSpeak, un’app sviluppata da SwiftKey, azienda conosciuta per la sua tastiera interattiva, che ha voluto omaggiare il 400esimo anniversario della morte del Bardo con uno strumento in grado di inserire nei propri scritti frasi e modi di dire del periodo elisabettiano usati
Sentirsi geniali come Shakespeare, magari scrivendo come lui. Da oggi si può attraverso ShakeSpeak, un’app sviluppata da SwiftKey, azienda conosciuta per la sua tastiera interattiva, che ha voluto omaggiare il 400esimo anniversario della morte del Bardo con uno strumento in grado di inserire nei propri scritti frasi e modi di dire del periodo elisabettiano usati dallo stesso Shakespeare.
Prodotta in edizione limitata in collaborazione con Visit London, guida ufficiale della capitale britannica, è il risultato di uno studio approfondito degli scritti del grande letterato inglese. Utilizza l’autocompletamento proprio già del sistema Swiftkey, Scrivendo “To be”, l’app suggerirà “or not to be, that is the question”.
A livello tecnologico usa un’implementazione piuttosto complicata, abbinando la tecnica della scrittura predittiva, combina parole e modi di dire con un database completo degli scritti di ShakeSpeare.
E’ sicuramente un modo giocoso di rendere omaggio al Grande Bardo, ma che non sarà di facile uso a tutti. E’ disponibile gratis, solo in inglese sul Google Play Store per tutti gli utenti Android. Scaricata la si può utilizzare come tastiera principale, impostandola nelle Impostazioni del vostro smartphone.
Paolo Ernesto Sussi
[Fonte immagini: winbeta.org – nanonews.org – time.com]
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