Girando per le Langhe, amando il vino e cogliendo l’occasione di una gita con i miei pargoli, ho avuto la possibilità di conoscere la cantina Moscone di La Morra. Intanto molto bella la location in mezzo al verde. A due passi i filari ben organizzati. Una magnifica vista. Dopo le attività laboratoriali con Alison e Sara e il viaggio nella filiera produttiva del vino, mi sono dedicato all’assaggio del vino che mi ispirava di più. Notevole packaging. Bella etichetta. Costo, a mio avviso, assolutamente abbordabile.
Mi riferisco alla Barbera d’Alba D.O.C. Superiore che può essere sintetizzata con tre aggettivi intensa, elegante e femminile. Un vino strutturato, la cui macerazione con le bucce, seguendo la tradizionale vinificazione in rosso, avviene per 10-15 giorni a una temperatura di circa 26° C in tini di legno di rovere. Completa la fermentazione malolattica prima dell’inverno e affina in tonneaux nuovi di rovere francese. L’invecchiamento oscilla tra i 12 e i 14 mesi in toneaux nuovi di rovere francese, vasche di acciaio inox e bottiglia, raggiungendo un grado alcolico di 15,5% vol..

Leggiamo nella descrizione, che il vitigno è Barbera al 100%, proveniente da Monforte d’Alba.
Il vitigno è esposto a Sud, Sud-Ovest, e il terreno prevalentemente calcareo e argilloso. L’allevamento è Guyot, il metodo di vendemmia è completamente manuale e il periodo è metà settembre.
Rispetto alla vinificazione, si evidenzia che, dopo un’attenta selezione, si procede con una pressatura soffice delle uve volta ad ottenere solo il mosto più nobile. I formati in commercio sono 0,75 l. e 1,5 l. e il potenziale invecchiamento è di oltre 10 anni. La temperatura ideale oscilla tra i 16 e i 18° mentre il bicchiere ideale e un calice ampio.
Si sposa bene con primi piatti della tradizione italiana, carni e verdure alla griglia, pollo arrosto, formaggi saporiti e di stagione
Il Barbera Superiore Moscone è sicuramente un vino strutturato che colpisce immediatamente per il colore rosso violaceo intenso e per il profumo aromatizzato, composto petali di rosa appassiti, violetta, fragola selvatica, mora seguiti da note speziate di pepe nero e liquirizia. Questo vino ricco e complesso, al palato viene percepito caldo e corposo, con tannini morbidi e una buona acidità. Se chiudi gli occhi, avverti l’effetto legno che ti riporta immediatamente in una di quelle magnifiche vinerie torinesi. Se lo sorseggi, accompagnandoti con del buon formaggio, diventa lo sfondo ideale di una piacevole chiacchierata con un amico: i vi porta a ricordare, stimolando il raccontarvi.

Un ottimo acquisto con un buon rapporto qualità/prezzo.
La prossima volta vi racconto l’incontro Roero DOCG, con le sue caratteristiche note speziate e la sua inconfondibile…
Annunziato Gentiluomo