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“Il filo rosso” di Alfa… una riflessione

“Il filo rosso” di Alfa… una riflessione

Poco dopo l’uscita de Il filo rosso, singolo del rapper e cantante italiano Alfa, avvenuta il 18 ottobre 2024, mi è capitato di ascoltarlo per radio e subito mi aveva colpito. Non so perché, ma quella musica digeribilissima, quelle parole da eterno adolescente e quella malinconia penetrante il testo hanno superato immediatamente i miei filtri

Poco dopo l’uscita de Il filo rosso, singolo del rapper e cantante italiano Alfa, avvenuta il 18 ottobre 2024, mi è capitato di ascoltarlo per radio e subito mi aveva colpito. Non so perché, ma quella musica digeribilissima, quelle parole da eterno adolescente e quella malinconia penetrante il testo hanno superato immediatamente i miei filtri mentali che considerano molta della musica pop e rap italiana di oggi decisamente transeunte e poco stabile. Mentre guidavo, cercavo di tenere a mente dei vocaboli, ma senza molto successo: la guida, l’attenzione che richiede e poi il beccare la canzone del genovese già iniziata mi facevano sfuggire le parole chiave senza le quali mi era impossibile trovarla e sentirla tutta. Ma c’era un richiamo, mi riportava a una storia, a una mia realtà…

E poi l’ascolto un’altra volta e ancora di nuovo… E nella mia mente iniziano a rimanere più chiari dei frammenti del testo che lo stesso cantante ha composto con Tommaso Cassissa, Emanuele Dabbono, Raffaele Trapasso, Pietro Posani e Pietro Celona. E tra questi sicuramente Che c’è un filo rosso che ci unisce, che non si vede si capisce, e poi Da sconosciuti a innamorati, da innamorati a sconosciuti. Inoltre vengo rapito dal salto di quinta giusta, dopo una scala discendente, di Questo amo-re che si ripete in cinque o-re, che si ripete ancora in e passa-re e ancora in da rifa-re che dà rassicurazione, giacché tale distanza crea un bicordo armonico di una consonanza perfetta, capace di creare una piacevole armonia uditiva. 

Finalmente riesco a riascoltarla su YouTube da solo, nel silenzio, e mi riporta prontamente e con leggerezza, a un rapporto speciale, un’amicizia che è forse un amore che chissà non si potrà vivere per condizioni oggettive, ma che comunque energicamente c’è ed è patente a tutti coloro i quali entrano in contatto con noi quando stiamo assieme. Infatti, nonostante abbia letto che il testo pare parlare di due persone che si sono amate intensamente per poi lasciarsi, probabilmente perché la coppia non ha retto a una relazione a distanza, la mia lettura personale si colloca su un altro livello, molto profondo, a livello di anima. Per me il focus del brano è un riconoscimento karmico di una tale potenza e una tale complessità da poter essere difficilmente vissuto. Da quella fusione amorosa si genererebbe una luce così forte da scuotere, da brillare tra le tenebre, da divenire uno tsunami di bene che il mondo di oggi sta iniziando a disconoscere in preda all’apparenza, alla fluidità dell’esistenza e alla mediocrità dei sentimenti, basati su moti momentanei piuttosto che su una reale lettura interiore e una comprensione globale del tutto. La canzone parla di unicità, di esclusività: Gli altri che ti guardano non ti guardano come ti guardo io, e anche se ti mancano non ti mancano come ti manco io, che non sono gli altri e sappiamo entrambi che c’è un filo rosso che ci unisce che non si vede si capisce; e successivamente Le altre che mi guardano non mi guardano come mi guardi tu, e anche se mi mancano non mi mancano come mi manchi tu, che non sei le altre, un discorso a parte mi fai sentire col cuore a testa in giù. È la sintesi della magia dell’amore vero che passa attraverso gli occhi e che mette al proprio servizio la mente e i moti interiori. È la forza di quel filo rosso che è chiaramente percepito dai due e anche da chi ha una sufficiente sensibilità, in quanto quel magnetismo satura la spazio. Quel filo rosso, al di là di tutto, al di là delle evoluzioni naturali e dei cambiamenti necessari, li terrà sempre uniti, connessi sottilmente l’uno all’altro, complici e amanti. Toccando l’anima, si raggiunge, infatti, l’amore puro, e mi sovvengo, a sostegno, tre aforismi: Se senti il profumo di qualcuno che non ti è vicino, allora quel qualcuno devi averlo nell’anima (Elisa Irene Anastasi); Qualunque cosa avvenga di te e di me, comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta il bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello (Hermann Hesse) e Non c’è distanza che tenga, perché le nostre anime troveranno la via, oltre il buio, oltre il confine, perché resti in me, in questa poesia (Poeta Anonimo Indipendente). Questo è il senso degli incontri importanti come quello che mi lega alla persona citata: importante, etimologicamente, significa portare dentro, costudire, proteggere, e lo si fa con la vita stessa, realizzando, scrivendo, agendo con quella fiamma forte che smuove le montagne. Si tratta di rapporti che superano le distanze, le differenze e che ti fanno sentire nudo e al sicuro al contempo.

Poi a Catania, la scorsa settimana, scopro che il testo de Il filo rosso è stato in qualche modo collettivo, in quanto la seconda strofa è stata frutto di proposte del pubblico dello stesso Alfa, mobilitato dai primi ascolti avvenuti a settembre. E a questo imputo il senso di umanità e di autenticità che mi aveva subito emozionato. E da lì l’enorme successo del brano che, probabilmente per gli algoritmi dei sociali, mi appare ogni giorno, pure attraverso la sperimentazione di tanti che ne modificano il testo o lo traducono nel proprio dialetto.

Cosa dire dunque? Omaggio all’intelligenza del cantautore ligure e soprattutto alla sua freschezza, alla sua spontaneità, ravvisabile nel come gestisce i concerti o le live sui social, e che è riassumibile con questi due versi che trovo spettacolari e auto-ironici: Cerco di stare un po’ meglio ma mi tieni sveglio molto più dell’NBA, ora che c’è solo Vodafone a scrivermi di ritornare assieme a lei. Un grande successo che il 16 dicembre scorso ha raggiunto meritatamente il Disco di Platino.

E concludo riportando il testo de Il filo rosso di Alfa e augurando a tutti, oltre a un buon ascolto, di provare le alte vibrazioni che ho l’onore di vivere io e non avere la pretesa di incasellare certi rapporti: quelli percettivamente significativi vanno solo vissuti, in onore proprio di quello stesso filo rosso che unisce e che ci fa riconoscere irripetibili l’uno per l’altro. E giuro non ne posso più di fare a meno di te come recita il brano…

Dimmi perché
Io quando piove forte non mi calmo,
Sai mi ricorda Genova quell’anno
Che abbiamo fatto gli angeli del fango,
Lì nel fango.
E che ne sanno
Gli altri che ti guardano non ti guardano come ti guardo io,
E anche se ti mancano non ti mancano come ti manco io
Che non sono gli altri,
E sappiamo entrambi
Che c’è
Un filo rosso che ci unisce,
Che non si vede si capisce
.

Quest’amore
Ci fa dormire male 5 ore,
Pensarci tutte le altre 19
E giuro non ne posso più di fare a meno di te.
E passare
Da fare tutto a un tutto da rifare,
Ma guardaci adesso che
Cosa siamo diventati
Da sconosciuti a innamorati,
Poi da innamorati a sconosciuti,
Tipo passi e manco mi saluti
Ma dai
.

Cerco di stare un po’ meglio ma mi tieni sveglio molto più dell’NBA,
Ora che c’è solo Vodafone a scrivermi di ritornare assieme a lei.
Ho visto il tuo fidanzato,
Sì quel calciatore mancato,
Che dice che era in serie A
Se non si fosse mai rotto il crociato (dai),
Pensa che sfigato!
Le altre che mi guardano non mi guardano
Come mi guardi tu,
E anche se mi mancano non mi mancano come mi manchi tu,
Che non sei le altre
Un discorso a parte
Mi fai sentire col cuore a testa in giù
.

Quest’amore
Ci fa dormire male 5 ore,
Pensarci tutte le altre 19,
E giuro non ne posso più di fare a meno di te.
E passare
Da fare tutto a un tutto da rifare,
Ma guardaci adesso che
Cosa siamo diventati
Da sconosciuti a innamorati,
Poi da innamorati a sconosciuti,
Tipo passi e manco mi saluti
Ma dai
.

Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti
Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti
Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti
Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti

Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti
Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti
Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti
Da sconosciuti a innamorati
Da innamorati a sconosciuti

Annunziato Gentiluomo

[Foto dalla pagina del musicista Mi chiamano Alfa in https://www.facebook.com/alfaadf?locale=it_IT

Foto di copertina: screenshot tratto dal video del brano e ripreso da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Il_filo_rosso_(singolo)#/media/File:Il_filo_rosso_(Alfa).png]

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