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Peter Sellars porta per la prima volta in Italia, all’Opera di Roma, Adriana Mater di Kaija Saariaho

Peter Sellars porta per la prima volta in Italia, all’Opera di Roma, Adriana Mater di Kaija Saariaho

Kaija Saariaho ed io abbiamo avuto una lunga e molto profonda amicizia – racconta il regista Peter Sellars – Spesso diceva “voglio scrivere un’opera su una madre, perché in tutta la storia dell’opera non c’è mai stato un lavoro teatrale su una madre scritta da una donna”. Mentre Kaija detestava che la gente continuasse a dire “oh, è una

Kaija Saariaho ed io abbiamo avuto una lunga e molto profonda amicizia – racconta il regista Peter Sellars – Spesso diceva “voglio scrivere un’opera su una madre, perché in tutta la storia dell’opera non c’è mai stato un lavoro teatrale su una madre scritta da una donna”. Mentre Kaija detestava che la gente continuasse a dire “oh, è una compositrice donna”, c’è comunque qualcosa che una donna sa e che un uomo non sa, ed è cosa significa diventare madre, avere due battiti nel cuore in un solo corpo. “Adriana Mater” è un’opera immensa, potente, ma con solo quattro personaggi, come una tragedia greca. Sono le parole del regista statunitense Peter Sellars che per il suo debutto con l’Opera di Roma firma la prima italiana di Adriana Mater di Kaija Saariahodal 9 al 16 ottobre 2025. Sul podio il direttore spagnolo Ernest Martínez Izquierdo, anche lui al suo primo impegno con la Fondazione capitolina, che con Saariaho ha lavorato per trent’anni. L’opera ha debuttato nel 2006 a Parigi con la regia di Sellars, che ci è tornato più volte fino all’ultima ripresa nel 2023 a San Francisco, poco prima della scomparsa della compositrice. Sellars la rimette in scena in un nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma.

Kaija Saariaho, artista di fama internazionale, è stata una delle poche artiste contemporanee ospitate al Metropolitan Opera di New York, nel 2021 le è stato inoltre conferito dalla Biennale Musica il Leone d’Oro alla carriera, in quello stesso anno la sua ultima opera, Innocence, è stata accolta da un trionfo di pubblico e critica al festival di Aix-en-Provence.

Peter Sellars, regista innovativo e audace noto per la sua capacità di fondere elementi della cultura europea con quelli della tradizione americana, durante la sua carriera ha diretto festival, teatri ed eventi tra i più prestigiosi in America e nel mondo: dalla Boston Shakespeare Company alla Biennale di Venezia, passando per il Los Angeles Festival e il New Crowned Hope Festival a Vienna per il 250° anniversario mozartiano. Ha curato regie di opere di Mozart, Rameau, Vivaldi, Wagner e molti altri. Per la Saariaho ha firmato anche le prime assolute di L’Amour de loin e Only the sound remains.

Adriana Mater, opera in due atti e sette scene su libretto del giornalista Amin Maalouf, è realizzata dall’Opera di Roma in collaborazione con la San Francisco Symphony. Sul palco nel ruolo della protagonista, Adriana, il mezzosoprano Fleur Barron. La cantante e tutto il resto del cast debuttano all’Opera di Roma, mentre incontrano nuovamente il regista Peter Sellars: con lui avevano collaborato nella messa in scena dell’opera a San Francisco, con Esa-Pekka Salonen e la San Francisco Symphony, vincendo il Grammy Award nel 2025 per la migliore registrazione operistica. Tornano quindi in scena anche la soprano Axelle Fanyo (Refka), che sarà impegnata a marzo all’Opera di Roma in Ariadne auf Naxos nel ruolo del titolo con la regia di David Hermann, il tenore statunitense Nicholas Phan (Yonas) e il baritono Christopher Purves (Tsargo). Phan, con un repertorio che attraversa cinque secoli di musica, si esibisce regolarmente con le principali orchestre e compagnie d’opera del mondo. Purves, presente anche in Innocence di Saariaho alla Royal Opera House nel 2023, ha interpretato ruoli in prime mondiali, come quello di Walt Disney nella prima assoluta di The Perfect American di Philip Glass al Teatro Real di Madrid. Il coro è affidato a Ciro Visco. I costumi sono di Camille Assaf, le luci di Ben Zamora, sound designer Timo Kurkikangas.

Adriana Mater si consuma in uno scenario bellico in cui una madre, Adriana, deve affrontare una maternità nata dalla violenza fisica. La protagonista decide di portare a termine la gravidanza frutto dell’abuso del soldato Tsargo, nonostante l’opposizione della sorella Refka. Una volta cresciuto però, il figlio Yonas, manifesta un’oscura irrequietezza, che insinua nella protagonista il dubbio che l’animo di quel giovane uomo sia fatalmente legato alle circostanze violente della sua nascita.

Dopo la prima rappresentazione, giovedì 9 ottobre (ore 20)Adriana Mater di Kaija Saariaho torna in scena sabato 11 (ore 18), domenica 12 (ore 16.30), martedì 14 (ore 20) e giovedì 16 ottobre (ore 20). La replica del 14 ottobre è trasmessa in diretta su Rai Radio 3. Lo spettacolo è preceduto dalla ‘Lezione di Opera” tenuta da Giovanni Betti, sabato 4 ottobre alle 18.
Francesco Romeo

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