L’Italia fa il suo esordio in questo europeo, ma nella sua strada verso quel trofeo che manca da 48 anni si frappone la seconda squadra del ranking FIFA, il Belgio dei giovani terribili di Mark Wilmots, vecchia gloria dei Diavoli Rossi. Un primo tempo scoppiettante fin da subito, che regala pathos ad ogni azione, ma la
L’Italia fa il suo esordio in questo europeo, ma nella sua strada verso quel trofeo che manca da 48 anni si frappone la seconda squadra del ranking FIFA, il Belgio dei giovani terribili di Mark Wilmots, vecchia gloria dei Diavoli Rossi.
Un primo tempo scoppiettante fin da subito, che regala pathos ad ogni azione, ma la marca è per lo più Belga, nonostante un inizio molto convincente degli Azzurri.
Con il passare dei minuti le sortite del Belgio si fanno più frequenti, ma gli unici tiri a spaventare Buffon sono di Nainggolan, che chiama il portiere della Juventus ad un paio di interventi complicati.
All’Italia basta invece un’azione fatta per bene a piegare la difesa avversaria, tutt’altro che irreprensibile: un lancio perfetto di quasi 40 metri di Bonucci trova Giaccherini pronto ad addormentare il pallone e spedirlo alle spalle di Courtois.
Il vantaggio carica i ragazzi di Conte che provano a segnare subito il secondo goal, ma l’imprecisione nega questa possibilità all’Italia.
Sofferenza nella ripresa, il Belgio attacca senza sosta ma senza realmente impensierire Buffon, mai chiamato a intervenire, gli Azzurri agiscono di rimessa creando problemi in velocità alla difesa avversaria.
La grande organizzazione data da Conte blocca il talento Belga, i cambi azzurri fanno il loro e, proprio su una palla recuperata, nasce il secondo goal dell’Italia al 92′: transizione portata avanti da Immobile che scarica verso Candreva sulla destra, cross morbido da dentro l’area per Pellè che in mezza rovesciata castiga il Belgio chiudendo la partita.
Azzurri che vanno subito in testa al girone, costringendo il Belgio favorito a rincorrere già dal match contro l’Irlanda, seconda a 1 punto insieme alla Svezia di Ibrahimovic.
Nel pomeriggio si sono disputate altre due partite, Spagna-Repubblica Ceca e Irlanda-Svezia.
Le Furie Rosse vincono di misura con un gol di Piquet all’87’, dopo un intero match di difficoltà.
La Svezia di Ibrahimovic pareggia per 1-1 contro un’Irlanda organizzata e pericolosa che fa tutto da sola: al 48′ Hoolahan porta in vantaggio i Verdi, ma una giocata del fenomeno svedese Zlatan Ibrahimovic costringe Clark all’autogol al 71′, regalando così 1 punto insperato ai Nordici.
Gabriele La Spina
[Fonti delle immagini: figc.it, uefa.com]
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