Dal 10 al 12 giugno l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ospiterà il festival cinematografico “Migranti Film Festival“, dedicato ai fenomeni migratori, all’incontro e alla condivisione. Sono oltre 2500 i film che hanno partecipato, provenienti da 113 Paesi, film tra i quali è stata selezionata una rosa di 6 lungometraggi e 8 cortometraggi in concorso e
Dal 10 al 12 giugno l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ospiterà il festival cinematografico “Migranti Film Festival“, dedicato ai fenomeni migratori, all’incontro e alla condivisione.
Sono oltre 2500 i film che hanno partecipato, provenienti da 113 Paesi, film tra i quali è stata selezionata una rosa di 6 lungometraggi e 8 cortometraggi in concorso e altri 60 in 3 sezioni fuori concorso
Dice Carlo Petrini, presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche e di Slow Food: “L’Università di Pollenzo, che ha fatto della diversità culturale e dell’internazionalità il suo pilastro portante, è il luogo ideale per trattare il tema delle migrazioni, anche alla luce dello stretto legame tra il cibo e le culture in movimento. I film in concorso ci svelano una realtà attuale, complessa e profonda: grazie alle differenti sfumature che sapranno trasmetterci e all’empatia del grande schermo, scopriremo storie incredibili di donne e uomini, del loro viaggio e delle loro vite“.
Il festival, alla sua prima edizione, è rivolto alla tematica dei migranti, con un’attenzione particolare ai fenomeni migratori nella loro complessità, agli esempi virtuosi di inclusione e integrazione e ai giovani delle seconde generazioni. La rassegna è stata ideata e organizzata dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (UNISG), in collaborazione con Slow Food e con la Città di Bra, ed è parte del progetto MigrArti del MIBACT, e con il sostegno di NovaCoop e della Fondazione CRC.
Il progetto ha preso forma a partire da un’idea del Laboratorio Cinema dell’Università di Scienze Gastronomiche, in cui si sviluppano narrazioni audiovisive sul mondo del cibo.
Afferma infatti Dario Leone, direttore del Festival e coordinatore del Laboratorio Cinema UNISG: “Il Migranti Film Festival vuole essere un’occasione per raccontare il tema dei migranti come emergenza sociale, ma anche come emergenza culturale, cercando di creare piattaforme di connessioni che possano contribuire a costruire la cultura dell’accoglienza“.
L’interesse suscitato dal tema del festival nei filmakers di tutto il mondo è stato fortissimo, tanto che alla chiusura del bando di concorso, lo scorso 15 maggio, i film pervenuti erano in totale 2509, di cui 174 italiani.
Le sezioni in concorso sono due, una per i 6 lungometraggi – Premio Gianmaria Testa (opere provenienti da Svezia, Francia, Spagna/Ucraina, Danimarca, Italia/Sri Lanka), l’altra per gli 8 cortometraggi – Premio Dario Fo (opere provenienti da Spagna, Slovenia, Regno Unito, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Albania).
Vi sono inoltre 3 sezioni fuori concorso da 20 film ciascuna, riservate ai temi “Prima del viaggio”, “Durante il viaggio” e “Dopo il viaggio”.
La giuria che premierà la migliore opera nella categoria “Lungometraggi” è presieduta da Giorgio Diritti e composta da Gianni Amelio, Alberto Barbera, Luciana Castellina, Paola Farinetti, Enrico Magrelli, Maurizio Molinari, Liborio Termine, Alice Waters, Cheikna Thiam (studente UNISG dal Senegal). Il primo classificato riceverà un premio di 1000 euro.
La giuria che premierà la migliore opera nella categoria “Cortometraggi” è presieduta da Emanuele Crialese e composta da Francesco Amato, Victoria Cabello, Lella Costa, Jacopo Fo, Dieter Kosslick, Isabella Rossellini, Gabriele Salvatores, Ali Haidar Alsharani (studente UNISG dalla Siria). Il primo classificato riceverà un premio di 500 euro.
Migranti Film Festival non sarà soltanto un appuntamento per coloro che amano il cinema, ma un evento che permette l’incontro e il confronto tra autori, studiosi, artisti, operatori culturali e sociali, migranti e studenti che arrivano da tutto il mondo, un luogo in cui ognuno porterà storie, esperienze, progetti, al fine di arricchire il patrimonio collettivo e lasciare anche una traccia dei processi migratori in corso. Oltre alle proiezioni, troveranno spazio spettacoli teatrali, conferenze, racconti di esperienze, storie di successo imprenditoriale di migranti e molto altro.
Ma perché un festival dedicato ai migranti all’interno dell’Università di Scienze Gastronomiche?
Come abbiamo avuto modo di vedere in altre occasioni, una delle chiavi di lettura con cui accedere alla comprensione dei fenomeni migratori è quella della gastronomia intesa nella sua accezione più ampia, complessa e originale tipica degli studi della sede universitaria di Pollenzo. Il cibo e le culture, inoltre, sono da sempre “in viaggio” da sempre sono frutto di incontri e contaminazioni.
È inoltre previsto uno spazio informale, il Migrant’s Corner, dove i migranti, le associazioni, gli enti locali e le realtà che operano nel sociale potranno raccontare esperienze diverse di accoglienza, progetti e iniziative passate, attuali e future.
Sui canali social potete seguire l’evento cercando l’hashtag #MFFPollenzo; informazioni e programma dettagliato sul sito www.unisg.it
Redazione ArtInMovimento Magazine
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