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La recensione di “La La Land”, tra citazioni e grande cinema

La recensione di “La La Land”, tra citazioni e grande cinema

Valutazione ✰✰✰✰1/2 “La La Land” è la storia di Mia, interpretata da Emma Stone, un’aspirante attrice che, in attesa di realizzare il suo sogno, serve cappuccini all’interno degli Studios alle star del cinema. Sebastian, interpretato da Ryan Gosling è un musicista jazz che si vede costretto a sbarcare il lunario suonando nei piano bar terribili

Valutazione ✰✰✰✰1/2

locandina-la-la-land-low“La La Land” è la storia di Mia, interpretata da Emma Stone, un’aspirante attrice che, in attesa di realizzare il suo sogno, serve cappuccini all’interno degli Studios alle star del cinema.
Sebastian, interpretato da Ryan Gosling è un musicista jazz che si vede costretto a sbarcare il lunario suonando nei piano bar terribili melodie natalizie a cui nessuno fa molto caso.
Il primo incontro tra i due non è dei più romantici: qualche insulto e un gestaccio in mezzo al traffico. Dopo alcuni incontri casuali, fra Mia e Sebastian esplode la passione: i sogni comuni, gli interessi artistici e il sostegno reciproco sono la base per questo amore. Purtroppo il successo e la soddisfazione artistica non arriva contemporaneamente per i due i quali si dovranno confrontare con alcune scelte che metteranno in discussione il loro rapporto.

Il regista Damien Chazelle dirige un musical che, in fin dei conti, un musical non è, almeno nel LLL d 19 _3657.NEFsenso più arcaico del termine: seppur impeccabile, manca la potenza di una colonna sonora ben strutturata per poter essere un musical. “La la Land” è piuttosto un incantevole film che rende omaggio, cita e pesca a piene mani dai più grandi musical della storia.
Gli omaggi di “La La Land” si concentrano principalmente nella prima parte del film, in cinemascope anamorfico e colori brillanti che ti catapultano direttamente all’interno della pellicola e nello splendido finale alla “Sliding Doors”. Da “Singin’ in the rain” a “Funny Face” fino a “Shall we Dance” e al suggestivo inizio nel traffico losangelino ispirato a “Les Demoiselles de LLL d 35_5707.NEFRochefort” del regista Jacques Demy.
Il film, che sulla carta sarebbe nato già vecchio, risulta attuale grazie ad alcuni espedienti narrativi, come il cellulare che squilla nel bel mezzo di una scena alla “Ginger Rogers e Fred Astaire” e ad abilissimi movimenti di macchina con piani sequenza da grande cinema. Proprio per l’approccio alla ripresa, Chazelle ha affermato di essersi ispirato a Max Ophuls, da lui definito “un maestro dei movimenti di macchina nella storia del cinema. Tutti noi vorremmo poter muovere la nostra macchina da presa come Ophuls, e ovviamente Ophuls l’ha fatto prima della Steadicam, maLLL d 37 _6000.NEF l’idea è quella di avere una macchina che senta la melodia, che diventi parte della coreografia”.
“La la Land”, dopo 7 Golden Globes e 14 nomination all’Oscar, può entrare a pieno titolo tra i grandi film hollywoodiani da vedere, ha forse qualche pecca di sceneggiatura ma una regia grandiosa, complessa nella realizzazione, con un finale eccezionale e due bravissimi attori: Emma Stone è luminosa ed incisiva, Ryan Gosling perfetto nel ruolo del rigido amante del jazz. Se poi preferite evitarlo perché “non amate i musical”, ecco, parafrasando una battuta del film, forse vi manca il contesto.
Mirko Ghiani

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