Come abbiamo già avuto modo di approfondire, l’Irlanda col referendum del 22 maggio scorso ha raccolto una valanga di sì, aprendosi al matrimonio gay. Un plebiscito. Il 75% circa dei votanti. Abbiamo avuto modo di intervistare Matteo Della Morte, un italiano che da più di dieci anni vive nelle terre irlandesi, orgoglioso di questo importante traguardo all’insegna della tutela
Come abbiamo già avuto modo di approfondire, l’Irlanda col referendum del 22 maggio scorso ha raccolto una valanga di sì, aprendosi al matrimonio gay. Un plebiscito. Il 75% circa dei votanti.
Abbiamo avuto modo di intervistare Matteo Della Morte, un italiano che da più di dieci anni vive nelle terre irlandesi, orgoglioso di questo importante traguardo all’insegna della tutela dei diritti civili.
I YES hanno raggiunto a Dublino ben oltre il 70% dei votanti. Ma questo voto lo si aspettava. La situazione in città e nelle zone limitrofe era sicuramente pro Sì. Ha sorpreso la Wild Wild WestCoast dove tutti i collegi elettorali hanno visto il prevalere del Sì. L’unico collegio elettorale in controtendenza è stato il Roscommon-South Leitrim, ma poco importa. L’Irlanda, pur essendo un paese con forti radici cattoliche, si sta proiettando verso il futuro, riuscendo a intercettare quei cambiamenti che avvengono nella società civile.
È davvero un paese tollerante, lo è sempre stato sin da quando sono qua, ormai ben 14 anni. Il giorno dello scrutinio ho lavorato e tutti i clienti esprimevano molta curiosità rispetto al verdetto dell’interrogazione referendaria. Volevo sapere in fretta chi avrebbe vinto… Ovviamente tutti erano per l’inserimento della clausola all’Articolo 41 della Costituzione del 1937, Il matrimonio può essere contratto per legge da due persone, senza distinzione di sesso.
La campagna del Sì ha assolutamente centrato l’obbiettivo. Tutti in città portavano spille sulle giacche con YES TO EQUALITY e diversi gli stickers in moltissimi negozi e ristoranti. Molte le affissioni e i murales pro Matrimonio Gay.
Nell’apprendere della straordinaria vittoria tutti sono impazziti dalla gioia, gay e non. Nell’aria c’era una forte sensazione di orgoglio e voglia di far sapere al mondo che le cose possono essere cambiate in meglio se c’è la voglia di partecipare.
Questa giornata ha sicuramente saldato ancor di più quel senso di comunità che traspira per le strade e che, a mio malincuore, devo dire in Italia manca da un bel po’! Anyway…
Molta gente è tornata apposta per votare dalle più diverse parti del mondo: hanno avvertito responsabilmente il richiamo per un evento epocale. Erano chiamati a cambiare la storia. Dublin airport’s arrival era gremito di gente. Moltissimi giovani votanti si sono apprestati alle urne per la prima volta, appoggiando il Sì.
Insomma questa vittoria è davvero merito di tutti e sono davvero felice di vivere in una nazione dove non ci sono cittadini di serie a e b. Siamo tutti uguali davanti alla legge.
Ovviamente non sono mancati i litri e litri di birra, ma l’atmosfera era davvero gioiosa e ricca di divertimento!!
Magari sono solo io che sto diventando troppo irlandese, ma ai miei occhi questa isola è sempre più speciale.
Partecipiamo anche di noi a questa grande festa, sperando che tale “messaggio pioneristico”, come è stato entusiasticamente definito dal primo ministro irlandese Enda Kenny, contagi il resto dell’Europa e del mondo.
Annunziato Gentiluomo
[Fonti delle immagini: xlifestyle.eu (copertina), mediapolitika.com, resapubblica.it, st.ilfattoquotidiano.it, i.telegraph.co.uk]
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