Il nostro Paese trova, attraverso dei personaggi “scomodi”, la voglia di cambiare, modificare il proprio pensiero e sembra proprio che in questo paese bisogna essere ammazzati per essere credibili. Roberto Saviano parla proprio di questo nella quarta giornata del Salone del Libro di Torino, evidenziando il potere della consapevolezza derivante dalla lettura. Lo scrittore napoletano pone l’accento
Il nostro Paese trova, attraverso dei personaggi “scomodi”, la voglia di cambiare, modificare il proprio pensiero e sembra proprio che in questo paese bisogna essere ammazzati per essere credibili.
Roberto Saviano parla proprio di questo nella quarta giornata del Salone del Libro di Torino, evidenziando il potere della consapevolezza derivante dalla lettura.
Lo scrittore napoletano pone l’accento sulla figura di Giovanni Falcone, un personaggio che infastidiva col suo modo di fare i poteri alti e che non godeva di grande simpatia fra i cittadini.
A 25 anni dalla morte dei due magistrati, Saviano ribadisce che Falcone e Borsellino erano consapevoli che sarebbero stati uccisi. La questione su cui pone l’accento è legata al fatto che però, attivati tutti i processi contro la criminalità organizzata, non potevano tornare indietro, dovevano per forza continuare perché, altrimenti il loro impegno sarebbe stato vano. In molti, all’epoca, ritenevano che il magistrato esagerasse e che, in qualche modo, col suo fare se la “stesse cercando”. Riflessioni che oggi evidentemente riteniamo assurde, ma che in quegli anni trovavano la propria ragion d’essere nella mancanza di consapevolezza su quello che che stava realmente accadendo. Coscienza e corretta informazione. Questo aspetto viene sottolineato dallo scrittore: tale deficienza porta a pensieri distorti, lontani dal reale. La lettura, lo studio, la ricerca e lo stesso ragionare su questi aspetti e su tali tematiche, secondo Saviano, nutrono la lucidità di pensiero, quella lucida visione necessaria al cambiamento. E concludiamo con le parole di Falcone A questa città vorrei dire: gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
Gabriele La Spina
Fonte immagini:[IlGiornale.it]
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *