Tre partite chiave in questa 17° giornata di Serie A, match in cui ci si giocavano punti fondamentali e che hanno dato una chiave di lettura chiara a questo torneo. La prima gara si è giocata sabato sera ed è stata la sfida tre la prima e la seconda della classe, Juventus-Roma. Una partita non
Tre partite chiave in questa 17° giornata di Serie A, match in cui ci si giocavano punti fondamentali e che hanno dato una chiave di lettura chiara a questo torneo.
La prima gara si è giocata sabato sera ed è stata la sfida tre la prima e la seconda della classe, Juventus-Roma.
Una partita non bella da vedere per gli esteti del calcio che ha portato in dote un match molto combattuto a centrocampo e due formazioni completamente diverse a confronto.
Se la Juventus bada più al sodo e al cinismo, la Roma dal canto suo cerca sempre di dominare il gioco, cosa che non sempre le riesce, provocando squilibri difficili da riparare.
Allo Juventus Stadium parte subito forte la Vecchia Signora, che impone un’aggressività incredibile che dura giusto il tempo di trovare il vantaggio con una perla di Higuain che con un gran sinistro dal limite dell’area scheggia il palo e batte un incolpevole Szczesny.
Appena la Juve allenta la pressione, la Roma comincia a fare gioco, ma senza realmente creare pericoli a Buffon, anzi sarà il portiere Giallorosso ad essere chiamato a due interventi difficili contro Higuain (poi rivelatosi fuorigioco) e Sturaro, che per poco non danno un risultato più rotondo.
La ripresa comincia come la prima frazione, ma la foga Bianconera dura poco, giusto il tempo di vedere Salah sostituire Gerson e Pjanic farsi male e dare spazio a Cuadrado, da quel momento in poi inizia l’assedio della Roma.
Attacchi non sempre ordinati e pensati, ma che portano la Roma almeno per due volte vicino al gol con Nainggolan, il cui tiro viene alzato a campanile da Rugani e per poco non inganna Buffon e Perotti, abile a sfruttare un movimento perfetto di Salah ma il cui tiro è troppo debole per impensierire il fenomeno Bianconero che sbuffa per la paura.
Ci sarà tempo per vedere ancora un attacco di Sturaro che Szczesny neutralizza senza troppi problemi e gli infortuni di De Rossi e Manolas, ma la partita finirà 1-0 grazie ad Higuain che spedisce la Juve a +7 dai rivali odierni.
Nel frattempo la Roma viene praticamente raggiunta dal Napoli che batte il Torino per 5-3 grazie ai quattro gol messi a segno da Mertens, il quale sale così a quota 10 in campionato e ne fa 7 in sole due partite.
Il Belga segna una tripletta in 22’, salvo poi vedere il Torino sfruttare tre errori difensivi dei Partenopei e arrivare persino a dimezzare lo svantaggio dopo il gol di Chiriches, ma i gol di Belotti, Falque e Rossettini servono solo a rendere meno amara la sconfitta, l’ultimo gol di Mertens serve solo a mettere la parola fine alla partita facendo andare gli Azzurri a -1 dalla Roma.
Partita senza storia anche all’Olimpico di Roma, dove la Lazio batte la Fiorentina per 3-1, andando avanti per 2-0 già nel primo tempo grazie a Biglia e Keita-Balde, ma rischiando nella ripresa con il rigore sbagliato di Ilicic e il gol di Zarate che fanno venire gli incubi ad Inzaghi, ma è Radu a chiudere tutti i discorsi al 90’ spedendo i suoi a pari punti col Napoli.
Altre partite: Empoli-Cagliari 2-0, Milan-Atalanta 0-0, Sassuolo-Inter 0-1, Chievo-Sampdoria 2-1, Pescara-Bologna 0-3, Udinese-Crotone 2-0, Genoa-Palermo 3-4.
Gabriele La Spina
[Fonti delle immagini: juventus.com, legaseriea.it]
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