Riflessioni e desideri di un cavallo a molla
Non c’è parco giochi che si rispetti, a novembre, dove non aleggino nell’aria strani e paradossali pensieri. Sono i pensieri dei giochi che, spronati dalla meteorologia, tra scorrere di giorni e fuggire di nuvole, parlano e si raccontano. Altalene, castelli, scivoli. E cavalli a molla a forma di draghi. «Ah, quanto mi piacciono le foglie. Le foglie cadute. Le foglie leggere. Le osservo fin dal loro nascere. Sul ramo. Piccole. Fragili. Crescono e si fanno forti. Verdeggiano. E l’ombra che m’avvolge s’infiamma del loro respiro. Finché arriva l’autunno. Si piegano. Si flettono. Galleggiano. Gialleggiano. E si lasciano cadere. Leggere come…