Asti e il suo territorio, rinomato per una produzione agro-alimentare che affonda le radici in un passato ricco di testimonianze locali, sono lo scenario per la mostra “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica“, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti, curata da Adele Campanelli e
Asti e il suo territorio, rinomato per una produzione agro-alimentare che affonda le radici in un passato ricco di testimonianze locali, sono lo scenario per la mostra “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica“, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti, curata da Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi.
La mostra, in scena fino al 5 luglio, conduce il visitatore in un vero e proprio viaggio alle origini del comportamento alimentare italiano proprio perché, oggi come in passato, il cibo è uno dei principali attori strettamente connesso alla sfera sociale e religiosa, ed è fattore fondamentale di sviluppo per il senso di appartenenza e per l’identità culturale di ogni civiltà.
Una mostra con un’impostazione innovativa basata sull’incontro fra archeologia e tecnologia dove le ricostruzioni delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani si collegheranno a situazioni relative alle altre importanti civiltà che si sono sviluppate sul territorio italiano: dai Greci agli Etruschi, fino agli Italici.
In occasione della mostra è possibile visitare la domus romana di via Varrone della seconda metà del I secolo d.C., situata a pochi metri dalla antica porta occidentale della città (Torre Rossa) dove terminava il decumano massimo (corrispondente all’attuale Corso Alfieri).
Tra i resti della costruzione, riaperta al pubblico con un nuovo allestimento, è di particolare interesse il “triclinium”, un tappeto a mosaico che decorava il pavimento della sala da pranzo .
Il programma didattico dedicato agli studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado si sviluppa attraverso visite guidate condotte da operatori specializzati e laboratori impostati su diversi livelli di approfondimento.
Un ciclo di conferenze sarà dedicato ad alcuni aspetti dell’alimentazione nell’antichità e durerà da marzo a giugno. Si parlerà di vino, olivocultura, produzione olearia, ma anche dell’alimentazione a Pompei grazie ai risultati degli studi su reperti organici e vegetali (come semi, frutti e pane, sopravvissuti all’eruzione del 79 d.C.), e del cibo consacrato alle divinità.
Mirko Ghiani
Date e orari
7 marzo – 5 luglio 2015
Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30.
Lunedì chiuso ad eccezione di lunedì 6 aprile.
La chiusura della biglietteria è prevista un’ora prima.
[Immagini da palazzomazzetti.it]
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