Mancano pochi giorni all’inizio della terza edizione del Life Beyond Life Film Festival (https://www.lifebeyondlife.net/), proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento (https://www.unipopaim.it/), in sinergia con l’Associazione Culturale SystemOut (http://www.systemout.org/), l’A.R.E.I. (Afterlife Research and Education Institute) e il Religion Today Film Festival. L’unico festival al mondo focalizzato sui temi escatologici per lo più legati alla vita oltre la vita
Mancano pochi giorni all’inizio della terza edizione del Life Beyond Life Film Festival (https://www.lifebeyondlife.net/), proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento (https://www.unipopaim.it/), in sinergia con l’Associazione Culturale SystemOut (http://www.systemout.org/), l’A.R.E.I. (Afterlife Research and Education Institute) e il Religion Today Film Festival.
L’unico festival al mondo focalizzato sui temi escatologici per lo più legati alla vita oltre la vita propone una programmazione ricca e stimolante: ben 34 film dei 39 in concorso. I cinque mancanti – i lungometraggi “Under The Weather” (Canada) di William Macgillivray, “El Sabater D’ordis” (Spagna) di David Ruiz, i documentari “Day of the Dead: a Celebration of Life” (USA) di Denise Richards e “Minstrels of the Sacred Mountains” (Iran) di Farid Elhami, e “Ankh” (Belgio) di Patrick John Angele Knight – saranno visionabili on demand.
All’Ambrosio Cinecafè, sito in corso Vittorio Emanuele II, 52 a Torino, si inizierà domenica 26 marzo alle 20.30 e dopo i saluti tradizionali, sarà la volta del primo blocco di tre cortometraggi: “Sir” di Maurizio Ravallese (Italia), “Il custode e il fantasma” di Christian Filippi (Italia) e “Liyoutahirakoum” (“So that he’d purify you”) di Salma El Belghiti (Marocco), la prima regista donna in concorso.
Alle 21.20 si riprenderà con “19” di Kamyar Mohsenin (Iran), per proseguire con due corti della sezione Art Movie: “Blind Spot” di Achour Lotfi (Tunisia) e “Astral Journey into the Afterlife” di Ziewe Jurgen (Regno Unito).
Il programma di lunedì 27 marzo incomincerà alle 15.30 con un lungo blocco di documentari. Il primo è il doc Short “Sanctuary” di Olivier Laval (Belgio), a cui seguono “Krošnja” (“Tree CROWN”) di Predrag Todorović (Serbia), “How I Die” di Julie Le Gal (Canada), “Eterni” di Iago Sartini (Brasile) e “The Language of Fire” di Filippo Nordera (Italia).
Gli organizzatori, dalle 18.30 alle 19.45 hanno pensato uno spazio dedicato a tutti, bambini compresi. Saranno proiettati, in questo slot, “Rémanente” di Laurent Bilodeau Remanent (Canada), “Red Gaia” di Udesh Chetty (Sud Africa), “The boy and the owl” (“O rapaz e a coruja”) di Mário Gajo de Carvalho (Portogallo), “The Free Hearts Friedrich Nietzsche” di Garshasp Ghobadi (Germania), “Death and Magic Castles” di Kari Barber (Stati Uniti), “Particules Fines” di Grégory Robin (Francia) e “Chente & his endless playing arp” di Eduardo Schönenberg (El Salvador).
Dalle 19.50 sarà la volta di quattro cortometraggi: “Revelation of John” di Andrej Kolencik (Slovacchia), “Pleura” di Panagiotis Fafoutis (Grecia), “Walking through the bardo” di Wu Jiahui (Cina) e “Crippled” di Ali Ahmadi (Iran).
Alle 21.00 sarà proiettato il lungometraggio “Confini” di Piero De Luca (Italia) e alle 22.00 concluderà la giornata “The Exile of the Sea” di Mauricio Brunetti (Colombia).
Martedì 28 marzo ad aprire il programma alle 15:15 sarà “It’s a wrap” di Amit Miller e Miri Urman (Israele), a cui seguirà “Death in the City” di Balaka Ghosh (India/Canada). Dalle 17.35 saranno proiettati cinque cortometraggi: “Echoes” di Jimmy Hay (Regno Unito), “The Passion” di Mia Mullarkey (Irlanda), “Declamation” di Axel Cheb Terrab (Repubblica Ceca), “The Prowler” di Tanguy Pochoy (Francia), “Punishment” (“Castigo”) di Cristina Di Lorito (Italia) e “Soiled Sights” di Yong Kang (Cina). Alle 20.00 sarà la volta di “2020: life and death of a Virus” di Edo Tagliavini (Italia); e alle 21.00 di “Wild Bones” di Jack James (Regno Unito).
In conclusione del programma, alle 22.40, vi sarà la premiazione.
Manca pochissimo. Tutto è praticamente pronto. I film sono di buona manifattura e sono mossi da una sincera volontà di portare un messaggio capace di indurre riflessioni trasformative. Abbiamo selezionato diversi rappresentati delle cinque categorie in concorso e abbiamo cercato di diversificare anche la modalità di trattazione del tema. Siamo soddisfatti e non vediamo l’ora di poter raccogliere i feedback da parte del pubblico, afferma Annunziato Gentiluomo, ideatore, cofondatore e direttore artistico del Life Beyond Life Film Festival.
Si ricorda che l’evento è patrocinato dalla Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo -, dall’Asi Settore Arti Olistiche e Orientali, dalla Fondazione per la Salutogenesi Onlus e dalla CNUPI, e vanta tra i suoi partners culturali l’Associazione Ghost Hunters, la Casa di Distribuzione Quasi Cinema, il Filmmaker Day, il Collateral 102 e il Koqix e Psiche 2 Edizioni.
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Francesco Romeo
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