Le Nikite non ci stanno: vogliono le Final Eight. È una prestazione maiuscola a permettere allo Sporting Locri, reduce da una brutta sconfitta (in rimonta) casalinga, di avere la meglio sulla formazione pugliese, arrivata ieri a Locri consapevole delle proprie forze e armata degli ottimi consigli del mister D’Ambrosio. L’andata dello spareggio play-off per l’accesso
Le Nikite non ci stanno: vogliono le Final Eight. È una prestazione maiuscola a permettere allo Sporting Locri, reduce da una brutta sconfitta (in rimonta) casalinga, di avere la meglio sulla formazione pugliese, arrivata ieri a Locri consapevole delle proprie forze e armata degli ottimi consigli del mister D’Ambrosio.
L’andata dello spareggio play-off per l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia si apre con un primo tempo in cui sono le rosanero a fare la partita, e con le ragazze amaranto a soffrire, mostrando però di poter tener botta alla grande forza fisica avversaria con gioco e una Alessia Modestia ancora in grandissima forma.
Al decimo del primo tempo arriva il gol, siglato dal bomber Caputo, brava in acrobazia di sinistro a trovare un angolino nella porta di Modestia. Il Locri però non demorde: e allora via alle (timide) sortite offensive, mentre è sempre il Salinis a spingere maggiormente sull’acceleratore.
Al quindicesimo minuto del primo tempo però, grande contropiede per il Locri. Il neo-acquisto Beita serve in velocità Borello sulla fascia, che di prima intenzione trova Sabatino al limite dell’area: è lei a mandare controtempo con una giocata il portiere ospite Munoz e a siglare la rete del pareggio facendo letteralmente saltare la panchina. Un gol che sembra minare le certezze delle ospiti, e che pian piano porta le padrone di casa ad affacciarsi più volte dalle parti del portiere spagnolo. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 1-1.
Nella ripresa lo Sporting Locri entra in campo con quel quid in più. La formazione di Ferrara capisce che la miglior difesa è l’attacco, inizia a fare la partita con un produttivo possesso palla. Al terzo della ripresa Rossana Rovito trova il jolly grazie ad un tiro di sinistro dalla distanza e manda in estasi il pubblico locrese siglando la rete del 2-1.
Capalbo & Co. capiscono che è il momento di forzare, di spingere maggiormente; ma le conclusioni delle varie Beita e Sabatino non sortiscono gli effetti sperati. Mister D’Ambrosio allora spinge le sue ad un pressing più alto, mentre la squadra di casa fa girar bene la palla e gestisce palloni che scottano facendo diventare quasi inoperosa Modestia nel secondo tempo, se non solo per qualche intervento di routine. Nel finale Beita prova una magia sul un calcio di punizione dal limite, ma Fernandez strozza l’urlo del gol salvando la palla sulla linea di porta. A pochi secondi dal termine il Salinis prova l’arrembaggio, ma il Locri tiene e porta a casa una vittoria importante per il morale e per la squadra tutta.
Un’ottima prova fisica e, soprattutto, tattica: si inizia ad intravedere un gioco diverso, che si adatta alle nuove caratteristiche della squadra. Facile osservare poi che il mister Ferrara ha preparato molto bene la partita dal punto di vista tattico, dando alle sue le giuste indicazioni.
Adesso, tutti a Margherita di Savoia. Imperativo categorico: ripartire umilmente dallo 0-0, consapevoli di quanto poco sia un gol di vantaggio. Niente calcoli: a Salinis per giocarsi faccia a faccia la qualificazione. Tutti al lavoro allora per preparare al meglio la trasferta del prossimo sabato 3 gennaio. Lo Sporting ci crede. Locri tutta ci crede.
E se quel regalo sotto l’albero, ancora non scartato, fosse proprio il biglietto per le Final Eight?
Le Nikite sognano. Noi sognamo con loro.
Giuseppe Parasporo
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