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Antiche Emozioni, i tesori degli antiquari piemontesi a Palazzo Saluzzo Paesana

Antiche Emozioni, i tesori degli antiquari piemontesi a Palazzo Saluzzo Paesana

Durante lo scorso fine settimana Palazzo Saluzzo Paesana, a Torino, ha ospitato una mostra davvero unica nel suo genere, che abbiamo avuto la fortuna di poter visitare. “ANTICHE EMOZIONI. Il passato guarda al futuro” era il titolo scelto per questa mostra collettiva, a cura dell’Associazione Piemontese Antiquari, che ha avuto il patrocinio della Città di Torino e

oggetti (9)Durante lo scorso fine settimana Palazzo Saluzzo Paesana, a Torino, ha ospitato una mostra davvero unica nel suo genere, che abbiamo avuto la fortuna di poter visitare.

“ANTICHE EMOZIONI. Il passato guarda al futuro” era il titolo scelto per questa mostra collettiva, a cura dell’Associazione Piemontese Antiquari, che ha avuto il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte.
Grazie a questo momento espositivo, l’intento dell’Associazione era quello di avvicinare il pubblico al mondo dell’antiquariato, con la piena convinzione che gli oggetti del passato oggetti (4)rappresentino al contempo una testimonianza storica ed un valore da trasmettere alle future generazioni. L’iniziativa è stata organizzata al fine di consentire al pubblico di fruire liberamente della bellezza e del fascino degli oggetti d’antiquariato e d’arte moderna storicizzata. Nelle stanze di Palazzo Saluzzo Paesana era possibile dialogare con gli antiquari presenti, porre domande, farsi raccontare la storia degli oggetti e farsi svelare il fascino di questo lavoro così particolare.

L’allestimento è stato pensato per rappresentare idealmente la casa di un grande appassionato di arte, e la giustapposizione dei pezzi esposti in ciascuna stanza ha voluto seguire un criterio puramente estetico. Così è stato possibile ammirare opere di Carol Rama, alcuni bellissimi Buddha e Bodhisattva cinesi, arredi del ‘700 e altri di pochi oggetti (10)decenni fa. Le stanze che hanno seguito un’impostazione tematica era quelle che ospitavano i tappeti e una splendida selezione di mobili e oggetti in stile liberty.
L’Associazione Piemontese Antiquari, attiva sin dal 1965 in rappresentanza e tutela della Categoria e della Clientela, si caratterizza per la rigorosa e accurata selezione degli Associati. L’Associazione, inoltre, annovera alcune importanti manifestazioni promosse ed organizzate sul territorio, quali le Mostre “Antiquari Piemontesi” e le Biennali di Stupinigi e Venaria.
Gli espositori che hanno partecipano all’evento sono: Ajassa (Torino), Alessandro Macrì Liberty & Deco (Torino), Antichità Rita Tuci (Trana – TO), Arte Antica Obligato (Torino), Benappi (Torino) , Candiani (San Mauro Torinese -TO), Galleria del Ponte (Torino), Guido Anau Montel (Torino), Il Portico (Pinerolo – TO), Laura Rocca (Torino), Lombardo & Partners (Antiques) (Rivoli – TO), Schreiber Collezioni (Torino), Secol-Art di Masoero (Torino), Taher Sabahi (Torino), Tina Biazzi – Art Nouveau e Deco (Torino), Turin Gallery (Torino).oggetti (16)

Se le opere esposte costituivano senza dubbio un insieme di grande pregio, il luogo scelto per la mostra non è certo da meno, anzi. Il Palazzo dei Marchesi Saluzzo di Paesana fu realizzato da Gian Giacomo Plantery fra il 1715 e il 1722 per volere di Baldassarre Saluzzo di Paesana ed è il più vasto ed articolato palazzo Nobiliare della città di Torino. In esso sono integrate esigenze di decoro, funzioni di rappresentanza e sfruttamento razionale delle parti d’affitto.
L’Appartamento Padronale dei Saluzzo, che conserva ancora oggi arredi e decori settecenteschi tra cui spiccano le volte affrescate e le sovrapporte di Domenico Guidobono, è stato destinato dall’attuale Proprietà a spazio a disposizione per eventi culturali, privati e aziendali, nello stesso spirito della famiglia dei Saluzzo di Paesana, che già all’epoca esplorava le avanguardie artistiche al di fuori dai codici morali imposti dall’etichetta nobiliare settecentesca. L’ampiezza e le caratteristiche degli spazi rendono il Palazzo una cornice ideale per mostre ed esposizioni, sia di opere coeve che di oggetti di epoche e provenienze differenti. “Antiche emozioni” che si rinnovano, dunque, sfuggendo all’oblio attraverso l’arte e la bellezza degli oggetti e delle opere che le esprimono, che continuano a raccontarle e trasmettere lungo gli anni, i decenni, i secoli.

Chiara Trompetto
[Immagini, in ordine di apparizione: Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana, sala dei Busti e della Musica, Fotografia di Mario Gabinio, 1929 –  Carol Rama, “Visite mattutine”, 1967, 167×125 cm, tecnica mista su tessuto su telaio – Bodhisattva, Cina, Dinastia Sung XII sec, terra cruda con ingobbio e policromia – Bureau de dame, firmato Gallé, realizzato nel 1903 in occasione dell’esposizione dell’Ecole de Nancy]

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