Eravamo stufi di lamentarci […] nella congestione del traffico. […] Così ci siamo detti che era giunto il momento di fare qualcosa di concreto. L’obiettivo è fare sì che metà di quelli che sono in coda decidano di smettere di muoversi sempre in auto e accettino di fare i passeggeri sull’auto dell’altra metà. Il concetto
Eravamo stufi di lamentarci […] nella congestione del traffico. […] Così ci siamo detti che era giunto il momento di fare qualcosa di concreto. L’obiettivo è fare sì che metà di quelli che sono in coda decidano di smettere di muoversi sempre in auto e accettino di fare i passeggeri sull’auto dell’altra metà.
Il concetto di carpooling non è nuovo. Eppure, lo sono la filosofia e il rigore scientifico con cui gli ideatori di Bob Sharing, Lara Naclerio e Giuliano Cavaglià, più di un anno fa, si sono avvicinati al tema; nonchè la passione con cui lo presentano alla conferenza di presentazione svoltasi lo scorso martedì 16 giugno.
Nasce così il sistema “Bob Sharing”: un’applicazione che permette di spostarsi in macchina, risparmiando sui costi del trasporto, grazie alla condivisione dell’auto tra chi effettua gli stessi percorsi. Scaricando l’app sul proprio smart-phone, infatti, ci si mette in contatto per possibili passaggi in automobile, per il momento nelle aree limitrofe di Torino – un bel numero i Comuni già interessati -, con l’obiettivo di coinvolgere tutta la Provincia. Bob Sharing si propone, dunque, di diventare una nuova modalità ecologica di trasporto per gli spostamenti quotidiani. Il concetto è quello di utilizzare le nuove forme di comunicazione per ritrovare una dimensione sociale nella realtà in cui è possibile solidarizzare e aiutarsi a vicenda.
Ma il vero valore aggiunto di Bob Sharing è quello di aver pensato a valorizzare (o meglio “monetizzare”) l’efficienza energetica che si sarebbe generata stimolando la pratica della condivisione dell’auto. Questo incentivo porterà inevitabilmente ad avere meno auto sulle strade, nonché a ridurre l’inquinamento e la CO2 immessa nell’ambiente, i costi di trasporto, di parcheggio, gli incidenti e renderà i tragitti in auto dei momenti di socializzazione.
Amico del fattore tempo, lo stesso logo di Bob Sharing è stato studiato nei dettagli. Rappresenta una faccina paffuta con una frangetta ondulata, nella “O” di “BOB”, che richiama l’idea di un bimbo: è innegabile, infatti, che in questa iniziativa ci sia l’occhio attento per le nuove generazioni, e il bambino, nell’immaginario comune, rappresenta il futuro. E infine, con l’entusiasmo e il grande ottimismo che la contraddistingue, conclude Lara Naclerio: Se da questa iniziativa si potesse avere come risultato una riduzione del traffico, una diminuzione dello spreco di risorse non rinnovabili, meno inquinamento e una società più solidale, avremmo ottenuto un punto
in più a favore delle nuove generazioni.
Bob Sharing: un sistemo ecologico e amico dell’ambiente, trasparente, semplice e affidabile.
Un passaggio in avanti. Un buon passaggio.
Giuseppe Parasporo
[Fonti delle immagini: bobsharing.it; quotidianocanavese.it; www.youtube.com]
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