La 21a edizione di CELTICA Valle d’Aosta, la Festa di musica, arte e cultura celtica più alta d’Europa, si è conclusa presso il secolare Bosco del Peuterey in Val Vény domenica 9 luglio dopo quattro intense giornate di concerti, attività, animazioni, conferenze, giochi e passeggiate per un totale di 200 eventi. La manifestazione è nata
La 21a edizione di CELTICA Valle d’Aosta, la Festa di musica, arte e cultura celtica più alta d’Europa, si è conclusa presso il secolare Bosco del Peuterey in Val Vény domenica 9 luglio dopo quattro intense giornate di
concerti, attività, animazioni, conferenze, giochi e passeggiate per un totale di 200 eventi.
La manifestazione è nata nel 1997 con l’intento di far conoscere, sperimentare e diffondere la cultura celtica in tutte le sue forme, e costituisce ormai un punto di riferimento per molti festival del suo genere. Le 13.000 presenze totali registrate in questa edizione, delle quali 10.700 (corrispondenti a 4.500 persone) solo nel Bosco del Peuterey, testimoniano il grande potere attrattivo della combinazione tra cultura, turismo e natura dell’evento, e che l’interesse per la cultura celtica non ha confini. I biglietti in prevendita, oltre 3.000, biglietti sono stati acquistati da ogni parte d’Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Marche, Liguria, Emilia Romagna, Trentino, Sicilia, Toscana, Lazio) e dall’estero (Francia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Austria e Perù).
Sono state effettuate durante il festival 1.161 interviste, che corrispondono a oltre il 25% del pubblico totale. I risultati permettono di evidenziare diversi dati interessanti, per esempio che il pubblico è equamente diviso fra maschi e femmine, di cui il 36% ha un’età compresa tra 18 e 30 anni. La provenienza è prevalentemente dalle regioni limitrofe, il Piemonte in testa con il 41%, mentre gli stranieri superano il 3% (USA, Cile, Perù, Ucraina, Russia, Regno Unito, Svizzera, Belgio, Germania, Spagna e Austria). Le località scelte dai turisti per il pernottamento pernottamento sono state soprattutto la Val Vény (62%) e Courmayeur (17%) con il pubblico che prediletto i campeggi (63%) e che per la maggior parte ha preferito fermarsi tre notti (28%), mentre alcuni hanno scelto di unire CELTICA alla vacanza settimanale in Valle d’Aosta. Un altro dato molto interessante è che gli affezionati all’evento sono stati il 40% e il pubblico che ha visitato il festival per prima volta è stato il 60%.
Gli eventi musicali sono stati il cuore della manifestazione, con i concerti di Boira Fusca, Cantlos, Event Horizon, Gens D’Ys, Heron Valley, Hò-Rò, Mario Lipparini, Orobian Pipe Band, Sleego, Uncle Band & The Dirty Bastards, Vincenzo Zitello. Il concerto inaugurale di CELTICA Valle d’Aosta, che si è tenuto giovedì 6 luglio al Teatro Romano di Aosta, ha aperto la rassegna Eté au Theatre, voluta dall’assessorato Istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, per valorizzare la bellezza e l’importanza culturale e turistica del Teatro stesso. Gli artisti che si sono avvicendati nei giorni di manifestazione hanno incantato e coinvolto il pubblico, mentre durante la passeggiata la Lago del Miage di venerdì 7 luglio il pubblico ha ascoltato le narrazioni di Riccardo Taraglio, ideatore di Celtica insieme a Laura Plati.
Il sabato, giornata calda sia dal punto di vista meteorologico sia per la presenza di pubblico, è stato davvero entusiasmante. Dal mattino la musica itinerante delle cornamuse della Orobian Pipe Band ha fatto da sottofondo alle
attività, animazioni per bimbi, workshop di danza e ricostruzioni storiche per imparare la storia dei Celti, numerose conferenze con docenti universitari, archeologi e divulgatori molto seguite e apprezzate. Novità di quest’anno gli Highlands Games (curati da Marco Marzini e il suo staff), che hanno visto confrontarsi amichevolmente in prove di forza, rapidità e scaltrezza una decina di squadre.
Alla sera è poi arrivato l’atteso momento dei concerti, e sul palco si sono alternati i ballerini dei Gens d’Ys, l’Accademia
di danza irlandese in Italia, e le quattro band in programma. Oltre 80 musicisti, riuniti in un’orchestra diretta
da Matteo Cigna, hanno intonato Greenlands, l’Inno delle Nazioni Celtiche, da sempre uno dei momenti più emozionanti di Celtica.
La domenica, giornata conclusiva, è iniziata con la consueta Sveglia Celtica, momento di condivisione in cui al pubblico è stato offerto pane nero e miele valdostani. Il pomeriggio ha visto la chiusura del festival con il Grande Cerchio attorno al Menhir, momento di riflessione in cui la collaborazione e l’equilibrio sono elementi fondamentali, come d’altronde lo sono per questa grande manifestazione e in generale per ogni comunità.
Dalle 21.00 fino a tarda notte c’è stata infine la festa, aperta a tutti, del Clan della Grande Orsa con la musica travolgente dei Boira Fusca e degli Hò-Rò.
CELTICA Valle d’Aosta tornerà, per 22a edizione, dal 5 all’8 luglio 2018.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Immagine cerimonia del fuoco: ph Mauro Martellacci]
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *