Il Festival CinemAmbiente è senza dubbio la rassegna cinematografica a tema ambientale più importante in Italia. Quest’anno, in occasione dei 20 anni, la manifestazione ha scelto di espandersi, e da Torino raggiungerà la città di Bologna in occasione del G7 dell’Ambiente, ma anche Milano, Firenze, Genova, Brindisi. I titoli in cartellone sono 105, provenienti da
Il Festival CinemAmbiente è senza dubbio la rassegna cinematografica a tema ambientale più importante in Italia. Quest’anno, in occasione dei 20 anni, la manifestazione ha scelto di espandersi, e da Torino raggiungerà la città di Bologna in occasione del G7 dell’Ambiente, ma anche Milano, Firenze, Genova, Brindisi.
I titoli in cartellone sono 105, provenienti da tutto il mondo e suddivisi nelle tre sezioni competitive del Festival, che sono “Concorso internazionale documentari”, “Concorso internazionale One Hour”, “Concorso documentari italiani”, oltre alle sezioni “Panorama” e “Panorama corti” per i fuori concorso.
Appare superata una lunga fase in cui il Festival è stato cassa di risonanza prevalentemente per opere che avevano lo scopo di denunciare situazioni e criticità, e si fa spazio una nuova tendenza della cinematografia green internazionale a soffermarsi su modelli ed esempi positivi, buone pratiche, cambiamenti virtuosi negli stili di vita e nei comportamenti individuali e collettivi.
L’inaugurazione sarà con Il punto di Luca Mercalli, che stilerà l’annuale rapporto sullo stato di salute del pianeta, e con il film “The Age of Consequences”, sui cambiamenti climatici come cause delle grandi emergenze internazionali.
Tra i tanti temi dei film in concorso troveremo la Terra ormai al punto di rottura (“Frágil Equilibrio” ispirato da José Mujica, “Footprint”, “Thank You for the Rain”, “Nahui Ollin-Sol de Movimiento”), il land grabbing (“Silent Land”, “Rise – Red Power”), i cambiamenti del mondo del lavoro (“Machines”), l’inquinamento del suolo e delle acque (“Holy (un)Holy River”), il problema apparentemente inarrestabile della plastica (“Plastic China”, “Océans, le mystère plastique”).
Negli Ecotalk del Festival si affronteranno le possibili soluzioni ai problemi evidenziati e raccontati nelle pellicole. Si parlerà di Transition Towns e di just transition in un convegno organizzato con il Centro internazionale di formazione dell’OIL-Organizzazione internazionale del lavoro (ONU), di green society nell’ambito della presentazione del rapporto annuale di Legambiente, di nuove prospettive dell’agricoltura (soprattutto contadina) nel dibattito “Terra nostra”.
Si parlerà poi anche di animali, quelli utilizzati ancora nei circhi e quelli minacciati dal bracconaggio, specialmente il bracconaggio finalizzato al commercio di avorio.
La Mole Antonelliana darà spettacolo nei giorni del Festival, proiettando sulle proprie pareti le immagini dei vertebrati a massimo rischio inclusi nella Lista Rossa dell’IUCN (in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali), e infine il 5 giugno si accenderà di verde in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente 2017 #Connecting with Nature.
“La Vallée des loups” sarà il film di chiusura del Festival. La storia narra del sogno realizzato di vivere in mezzo ai lupi ed è firmata dal regista e documentarista francese Jean-Michel Bertrand, vincitore del Premio Movies Save the Planet, riconoscimento che il Festival assegna ogni anno a un autore la cui filmografia si è distinta continuativamente nell’ambito della cinematografia ambientale.
Informazioni e programma completo della manifestazione sono reperibili sul sito www.cinemambiente.it
Redazione ArtInMovimento Magazine
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