Prende il via con Madama Butterfly di Giacomo Puccini la Stagione 2024, del Teatro Coccia di Novara. Da, domani, venerdì 19, a domenica 21 gennaio 2024 verrà proposto il capolavoro immortale del compositore lucchese, diretto dal Maestro spagnolo José Miguel Pérez Sierra con la regia di Renato Bonajuto, che porta con sé Artemio Cabassi che firma i
Prende il via con Madama Butterfly di Giacomo Puccini la Stagione 2024, del Teatro Coccia di Novara. Da, domani, venerdì 19, a domenica 21 gennaio 2024 verrà proposto il capolavoro immortale del compositore lucchese, diretto dal Maestro spagnolo José Miguel Pérez Sierra con la regia di Renato Bonajuto, che porta con sé Artemio Cabassi che firma i costumi. Le scene sono a curate da Laura Marocchino mentre le luci sono di Ivan Pastrovicchio.
Nel cast spiccano artisti del calibro di Francesca Sassu al debutto nel ruolo di Cio Cio- San; Anna Malavasi grande interprete di Suzuki, ruolo che ha portato in tanti grandi teatri italiani; Eleonora Filipponiche debutta il ruolo di Kate Pinterton; Valerio Borgione sarà per la prima volta nella sua carriera F.B. Pinkerton; Angelo Veccia è Sharpless; debutta il ruolo anche Marco Miglietta che veste i panni di Goro; Xiaosen Su che debutta nel doppio ruolo del Principe Yamadori e del Commissario Imperiale; lo zio Bonzo è interpretato da Emil Abdulllaiev, al debutto nel ruolo, l’ufficiale del registro è Antonio Baratti, in scena poi il giovanissimo Romeo Lunedei per interpretare Dolore.
Prosegue anche nel 2024 la nuova buona pratica del Teatro Coccia: consegnare a giovani debuttanti la seconda recita (quella del sabato sera, fuori abbonamento), a concreto sostegno delle nuove generazioni. Così il ruolo di Madama Butterfly Cio-Cio-San sarà debuttato da Yo Otahara e quello F.B. Pinkerton da Oronzo D’Urso. Sharpless sarà interpretato da Giacomo Medici.
In buca l’Orchestra Filarmonica Italiana, da diverse stagioni protagonista dell’opera di apertura del cartellone del Coccia. Il Coro è la Schola Cantorum San Gregorio Magno di Trecate, guidata da Alberto Sala.
Racconta l’opera il regista Renato Bonajuto “La Butterfly, specchio incrinato del Novecento. Basterebbe questo per definire il grande capolavoro di Giacomo Puccini.
In realtà questo straordinario ritratto femminile non manca mai di affascinarci, con la sua crudezza e la sua spietata realtà molto lontana dallo zucchero filato con il quale normalmente si ammanta la produzione del sommo Lucchese. Una storia di sfruttamento minorile, di compiacente turismo sessuale, di maternità negata e ferita, di sentimenti derisi e calpestati.
E il tutto intessuto da una musica in cui i lampi e le inquietudini del Secolo Breve sono tutti lì, in una modernità di racconto che ha dello stupefacente. Cio-Cio-San è la fotografia sgranata di un io femminile frantumato e incapace di vedere la realtà. Quando se la troverà di fronte, senza possibilità di mentire e di mentirsi, sarà la fine.
L’universo figurativo Liberty in cui Madama Butterfly nasce è restituito dal fascino delle tele dipinte che ci riportano a un Giappone primo Novecento. In questo contesto ho lavorato sullo scavo del personaggio, una ragazzina che diventa forzatamente donna a causa del cinismo e dell’aridità del mondo che la circonda. Lo sguardo è di ieri ma si parla di oggi, e il grido d’aiuto di Butterfly, senza voce (e non paia un ossimoro trattandosi di opera) e senza lacrime, trattenuto da un’angoscia che non ha né sostegno né vie d’uscita, parla alle nostre coscienze infeltrite ieri come oggi. Come un atto di accusa e una faticosa, livida luce di un diverso futuro, forse. Come quella dell’ultima alba che si accende sulla vita spezzata dell’infelice geisha”.
I biglietti per le recite di venerdì e domenica vanno dai 26,00 ai 50,00 euro, mentre per la recita di sabato dai 15,00 ai 30,00 euro.
Un allestimento che ci incuriosisce. Lo vedremo domani!
Redazione di ArtInMovimento
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