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Da febbraio 2018 corso di OsteoRelax al Centro Olistico Radhadesh

Da febbraio 2018 corso di OsteoRelax al Centro Olistico Radhadesh

Il 10 febbraio 2018 presso il Centro Olistico Radhadesh, in corso Quintino Sella 107 a Torino, inizierà il corso di formazione sul massaggio OsteoRelax, condotto da Giuseppe Leotta. Nel 1990 da un’idea di Giuseppe Leotta nasce la prima concessionaria per la vendita di prodotti Orthostetica, in esclusiva per la Sicilia. Orthostetica è un azienda leader produttrice nel

Ibiozone6l 10 febbraio 2018 presso il Centro Olistico Radhadesh, in corso Quintino Sella 107 a Torino, inizierà il corso di formazione sul massaggio OsteoRelax, condotto da Giuseppe Leotta. Nel 1990 da un’idea di Giuseppe Leotta nasce la prima concessionaria per la vendita di prodotti Orthostetica, in esclusiva per la Sicilia. Orthostetica è un azienda leader produttrice nel settore della cosmesi. I migliori  Centri di Estetica e Parrucchieri utilizzeranno da quel momento la nuova metodologia di “Cosmesi Funzionale” che caratterizzerà una svolta professionale nel mondo dell’estetica e dell’acconciatore. Nel1991 Giuseppe Leotta conosce il Massofisioterapista Lino Terraneo da questo incontro nasce una collaborazione che porterà  alla Tecnica Osteorelax. Nel 1995 viene inaugurata la prima sede Orthostetica in Sicilia. Nel1998 nasce in Sicilia il primo Club Orthostetica. Nel 2001 Giuseppe Leotta in continua evoluzione, apre la prima Scuola  di “Shiatsu Tecnica Namikoshi” in Sicilia. Nel 2004l la formazione continua, in collaborazione con Italo Giaroli, fondatore di Orthostetica, si susseguono meeting formativi e corsi di aggiornamento su tecniche e innovazioni nel campo dell’estetica e tricologia in tutto il territorio nazionale. Nel 2008 viene avviata la specializzazione in estetica e tricologia a livello dermatologico. Entra nel DNA di Orthostetica, “la nuova linea Labiotecno”, prodotti di alta cosmesi dermatologica. Il Dott. Umberto Giaroli Dermatologo esperto in Dermocosmetologia introduce nuove materie prime nella formulazione dei prodotti per pelle e  capelli. Gianna La China assume la Direzione Didattica di bio-zone, con grande intuizione e semplicità, l’anatomia e la fisiologia diventano alla portata di tutti. Il 2012 è contraddistinto da eventi importanti, la consapevolezza nelle decisioni, l’approfondimento della conoscenza interiore, il contatto con nuove figure importanti, trasformano le conoscenze e le capacità in voglia di fare, creare qualcosa che possa coinvolgere ed emozionare più persone. L’insieme di questi elementi, ispirano Giuseppe Leotta a dare un nome a tutto questo: bio-zone: bio = “vita”  zone = “tsubo”. Tsubo = scatole o zone del corpo collegate al sistema energetico e neurovegetativo di ogni individuo. Gli Tsubo sono stati descritti dal grande Maestro Tokujiro Namikoshi. bio zone1Arriva il momento di concretizzare dopo anni di studio e di sperimentazione l’evoluzione della professione e delle tecniche mirate al benessere corporeo, rendendo tutto ciò un servizio moderno, completo e di alto livello. Nasce l’esigenza della visione olistica delle tecniche del benessere corporeo e psicofisico, bio-zone diventa il riferimento internazionale in Italia. Nel settore della formazione, parte una fattiva collaborazione con Maestri e Docenti di livello internazionale. Nel 2013 bio-zone diventa Scuola di Formazione accreditata  A.S.I. D.B.N. D.O.S, Associazioni Sportive Italiane  Discipline Bio-Naturali e Orientali per la Salute, Ente riconosciuto dal CONI che certifica istruttori e operatori a livello nazionale. Nasce la figura dell’Operatore Tecnico del Benessere settore Shiatsu – Osteorelax – bioShiatsu. Nel 2014 nasce l’esigenza di fornire risposte concrete e adeguate a chi si affida a un percorso formativo. Grazie a Ermanno Rossitti (Responsabile Nazionale di Settore  A.S.I. D.B.N. D.O.S.) e Ida Cagno (Presidente Scuola di Formazione Nazionale SCIVAS). Bio-zone acquisisce  il titolo di Università Popolare di Shiatsu e Benessere, Osteorelax e bioShiatsu vengono riconosciute e accreditate dall’A.S.I. D.B.N. D.O.S. come tecniche formative. Bio-zone Università Popolare di Shiatsu e Benessere é associata C.N.U.P.I. (Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane) certificata dal M.I.U.R (Ministero dell’Istruzione delle Università e della Ricerca). Nel 2015 Giuseppe Leotta diventa Responsabile Regione Sicilia A.S.I. D.B.N. D.O.S. In collaborazione con il Dottor Umberto Giaroli, si inaugura la sede bio-zone a Milano, patrocinata dall’ASPEM  Scuola di Medicina Estetica. Bio-zone organizza il primo Congresso Nazionale del benessere emozionale. Orthostetica e Labiotecno affida a Giuseppe Leotta la distribuzione dei prodotti a marchio per il sud Italia. Si susseguono meeting e corsi sulla metodologia bio-zone su tutto il territorio nazionale, bio-zone è ormai una realtà nazionale. Gianna La China responsabile didattico della Scuola di Formazione bio-zone Shiatsu e Benessere, mette a punto in chiave moderna le Morfologie Ippocratiche di ogni individuo, scrivendo nuovi protocolli e sinergie atte a migliorare la metodologia. Nel 2016 la Scuola bio-zone Shiatsu e Benessere in continua evoluzione diventa referente in Italia per il Sotai e lo Shiatsu Yasuragi. Leotta Giuseppe e Gianna La China acquisiscono a Madrid, presso la Scuola Yasuragi diretta da Arturo Valenzuela,  il diploma di Docenti in Shiatsu Yasuragi e Sotai. Il secondo congresso bio-zone vede come ospite e protagonista Arturo Valenzuela Presidente Shiatsu Yasuragi Madrid, e Thais Othegui Vice Presidente Shiatsu Yasuragi Madrid. Il 2016 è la conferma della sobrietà e professionalità nel lavoro che contraddistingue gli allievi della Scuola bio-zone. Il Dott. Umberto Giaroli Dermatologo Plastico Orthostetica e Labiotecno, presenta nuove formule per prodotti mirati all’invecchiamento cutaneo. Si afferma sempre più la visione olistica della figura dell’Operatore Tecnico del Benessere.  I Protocolli Osteorelax prevedono: massaggio connettivale, decontratturante, rilassante, linfodrenante, trattamento dorsalgie e cervicalgie, rassodamento addominale, distonie neurovegetative, trattamento distretto cervicifacciale (cranio-viso), defaticante gambe. Le lezioni di pratica sono coadiuvate da lezioni di anatomia e fisiologia e saranno eseguiti test di apprendimento pratico per ogni allievo. Il corso è orientato a estetiste, operatori del Benessere, Fisioterapisti, ma anche a chi si avvicina ad un primo impiego. Al conseguimento di 350 ore verrà rilasciato un Attestato A.S.I. D.B.N. D.O.S. come Operatore Tecnico del Benessere Settore OsteoRelax. Le manipolazioni che si eseguono durante osteorelax sono delicate, lente e ripetitive ed esercitano un piacevole effetto antistress, perché attivano il sistema nervoso vegetativo preposto al rilassamento (parasimpatico). Le principali indicazioni sono l’effetto antiedematoso, esso favorisce infatti la circolazione linfatica, aumentandone la velocità di scorrimento, permettendo in questo modo la riduzione dell’edema, sia linfatico, sia di altra origine, come può avvenire nel periodo premestruale, nelle donne in gravidanza, dopo aver subito l’asportazione della vena safena, dopo l’esecuzione di procedure sclerosanti sulle varici o a seguito d’interventi di mastectomia. Utile anche per eliminare gli edemi che si formano dopo un intervento di chirurgia plastica ed estetica, qui l’ideale sarebbe eseguire i trattamenti sia prima che dopo l’intervento. Ma anche a seguito di interventi chirurgici di sostituzione protesica i soggetti possono trovare giovamento sottoponendosi ad alcune sedute di Osteorelax. Effetto sulle difese immunitarie in quanto vengono potenziate attraverso il massaggio dei linfonodi; si aumenta la resistenza dell’organismo alle infezioni. E ancora attraverso osteorelax avviene un generale rinnovamento del liquido intercellulare o interstiziale. Altrettanto facile da comprendere è l’effetto benefico sulla microcircolazione, poiché viene migliorata la mobilità propria dei vasi e una accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguigno.I movimenti lenti e ritmati dell’osteorelax hanno un effetto sedativo e rilassante favorendo un sonno fisiologico ai soggetti stressati o particolarmente affaticati. L’azione antalgica e rilassante è particolarmente utile sulle contratture muscolari, sugli strappi o sulle distorsioni. Il massaggio decontratturante, detto anche “miofasciale” è un massaggio che scioglie le tensioni e le contratture. Viene considerato un vero e proprio trattamento terapeutico per i soggetti con dolore muscolare localizzato in distretti specifici a seguito di posizioni posturali, sforzi fisici inadeguati, incidenti automobilistici o sul lavoro, cause organiche, emotive da disordine alimentare o da stanchezza. Quando un muscolo si contrae, si accorcia e, di conseguenza, limita l’ampiezza dell’estensione dei nostri movimenti. bio zone2Questo dà la sensazione di sentirsi legati e irrigiditi. In alcuni casi provoca dolore e, in fase acuta, può bloccare i movimenti. Gli effetti benefici sono evidenti: esso agisce sui blocchi articolari che dipendono da una alterazione nel funzionamento dell’articolazione; sulle contratture che provocano una contrazione muscolare involontaria insistente e dolorosa; sui dolori muscolari che possono dipendere da moltissime cause come esiti di una contusione, uno stato di stanchezza generale, da accumulo di metabolici o da una scorretta alimentazione, oppure dovuti a contratture involontarie in persone ansiose che si mantengono in “difesa” e contratte; sulla pesantezza: lentezza nello svuotamento dello stomaco e, del processo di digestione, che può essere accompagnata anche da nausea; sulla rigidità che causa un diminuito movimento articolare dovuto o ad indurimento dei muscoli o a blocco meccanico dell’articolazione; sull’ansia che si manifesta con una sensazione di angoscia che si accompagna a malessere e agitazione. La tecnica consiste in manovre di pressione, di impastamento per scollare e rendere più elastici i tessuti, di digitopressione sui punti neuromuscolari e del sistema nervoso. E’ uno scambio sottile, ma molto importante, tra un rispettoso ascolto e la fiducia. Bisogna occuparsi sempre dell’intero corpo non solo della parte dolente in quanto tutte le zone sono collegate tra loro ed inoltre è molto importante poter percepire noi stessi nella nostra globalità e interezza. E’ indispensabile non trascurare i piedi perché senza un buon appoggio, per sentirsi protetti, sicuri e rilassati. Il massaggio connettivale ha come finalità principale quella di ottenere un’azione riflessa dal derma allo stesso metamero di un viscere o un muscolo sofferente, per normalizzare e riportare in equilibrio la parte. Gli effetti biologici sono sorprendenti: si genera un effetto riflesso su organi e visceri e i livelli ormonali raggiungono stati di equilibrio; si crea anche un effetto di decontrazione e di rilassamento del distretto muscolare sottostante l’area trattata con una conseguente maggiore mobilità articolare, un’ aumentata vascolarizzazione, evidenti modificazioni dell’elasticità del sotto cutaneo e miglioramento dello stato posturale. Questo massaggio ci permette di agire direttamente sul tessuto connettivale provocando uno scollamento del tessuto dal muscolo. Esso agisce sul tessuto connettivo tramite la creazione di frizioni lente e profonde sulla pelle. Il massaggio connettivo si pratica mediante lo svolgimento di tre tecniche principali: movimento di palpazione e rotolamento, movimento di presa ad uncino e movimento di spinta. Ognuno di questi movimenti ha effetti riflessi non solo sulla muscolatura ma anche su organi e viscere, ciò consente di equilibrare anche i livelli ormonali. Il massaggio rilassante agisce sul sistema neurovegetativo, costituito da due componenti: ortosimpatico e parasimpatico. La stimolazione del primo aumenta la pressione arteriosa e frequenza dei battiti cardiaci, la stimolazione dell’altro determina ipotensione e brachicardia, uno eccita e l’altro inibisce. Ogni nostro viscere, ogni elemento del nostro corpo riceve entrambi le componenti che sono in equilibrio dinamico. In determinati frangenti, potrebbe scaricare più il simpatico che il parasimpatico; dopo l’azione ci dovrà essere il riposo per permettere al parasimpatico di recuperare. Questo riposo dovrà essere tanto maggiore quanto più grande sarà stato l’impiego del simpatico durante l’azione; se così non fosse avremmo uno squilibrio notevole a livello neurovegetativo ed emozionale, le cosiddette neurodistonie. Quando il tutto si ripete più volte al giorno (per fare un esempio se la nostra Emotività è tale da censurare l’esplicazioni di azioni abbastanza ordinarie), lo stato di tensione sarà tale per cui il sistema ortosimpatico agirà eccessivamente ed il vago rimarrà in condizioni di costante abbassamento rispetto al simpatico. Quando questo stato di tensione massimale di ipereccitazione dell’organismo arriverà all’eccesso saremo portati a far fare qualsiasi cosa. Paradossalmente non si avrà bisogno di riposare non si sentirà la fatica e qualora volessimo riposare non ci riusciremmo fino ad arrivare allo stress funzionale della componente simpatica, cioè eccitatoria. Dalla tensione massimale scatterà l’altra componente: la parasimpatica. Dalla tensione massimale, quindi, si arriverà alla mancanza di forza assoluta, alla depressione più nera. zone7Si avrà un bilanciamento di due limiti estremi opposti; il classico esaurimento nervoso, dallo stress alla mancanza di forza totale. L’azione dello Shiatsu in questi termini si pone come azione riflessa periferica a livello dei gangli di emergenza del neurovegetativo di tutta la catena simpatica e parasimpatica. Esercitando una pressione sui gangli del neuro vegetativo non facciamo altro che scaricare l’impulso che viaggia, permettendo a tali gangli di scaricarsi e ripartire da zero. Di conseguenza diamo all’organismo la possibilità di ricaricarsi in maniera più adeguata, più equilibrata. Non immediatamente, ma già dopo due/quattro sedute, gli effetti arrivano. Talvolta dovendo la scarica viaggiare perifericamente ed arrivare al viscere, può accadere che inizialmente si abbia un accentuazione di patologia; cioè il viscere potrebbe stare ancor peggio. Superata, però, la crisi il paziente avvertirà i benefici della terapia e del suo sistema neurovegetativo ricomincerà ad essere in equilibrio. Il massaggio linfodrenante agisce sul sistema linfatico che comprende una rete fittissima di canali, i vasi linfatici, e una serie di organi a forma di fagiolo, i linfonodi, intercalati lungo il decorso dei vasi linfatici, che svolgono un ruolo molto importante nella elaborazione della risposta immunitaria in grado di intrappolare e distruggere i batteri. La qualità della linfa deriva dalla qualità del sangue, il sangue dal fegato ed il fegato dal cibo. L’apparato linfatico può essere definito come parte specializzata del sistema circolatorio. È costituito anch’esso da un liquido (la linfa) che circola in un circuito di vasi (linfatici), simili alle vene e con valvole a nido di rondine, e che al termine del suo percorso viene riversato nel sangue attraverso la vena cava superiore. La circolazione della linfa differisce dalla circolazione sanguigna in quanto i vasi linfatici non formano un circuito chiuso, ma un sistema a senso unico che inizia a fondo cieco dagli spazi intercellulari dei tessuti di molti organi del corpo. Per questo motivo la composizione chimica della linfa varia a seconda dei tessuti e degli organi in cui si trova (per esempio la linfa che si forma durante la digestione contiene un ricco contenuto di sostanze grasse, differenziandosi quindi dalla linfa che si forma a digiuno). Generalmente ha una composizione simile a quella del plasma sanguigno, con la presenza di globuli bianchi. In effetti la linfa si forma a livello dei capillari arteriosi, dalle cui pareti trasuda il plasma per effetto della pressione arteriosa e si diffonde nei piccoli spazi fra le cellule. In questo liquido interno avvengono gli scambi di cessione delle sostanze nutritive e la raccolta di quelle di rifiuto che raggiungeranno la circolazione sanguigna in due modi: una parte viene riassorbita dai capillari venosi per effetto della pressione osmotica proteica (proteine all’interno dei capillari) e rientra quindi nel torrente circolatorio sanguigno; un’altra parte viene raccolta invece dai capillari linfatici le cui estremità a fondo cieco assorbono il liquido direttamente negli spazi interstiziali esistenti fra i capillari sanguigni e le cellule. Da una fitta rete di capillari linfatici, la linfa passerà attraverso vasi di calibro maggiore e transiterà lungo il suo percorso nei gangli linfatici (ghiandole linfatiche) nei quali verrà filtrata e purificata da germi patogeni e altre particelle di rifiuto. Nella parte sinistra del corpo, i vasi linfatici confluiscono in una dilatazione chiamata cisterna del chilo dalla quale prende origine un grande vaso linfatico, il dotto toracico, che sfocia nella vena succlavia sinistra. Nella parte destra del corpo la linfa viene invece raccolta dal grande dotto linfatico che sfocia nella vena succlavia destra. Il corso sarà suddiviso in 8 week-end.  I primi 4 incontri si svolgeranno nelle seguenti date: 10-11 febbraio,  10-11 marzo, 14-15 aprile e 12-13 maggio. Il corso si rivolge a estetisti, operatori shiatsu, fisioterapisti, operatori del benessere, ma anche a tutti i neofiti che hanno voglia di scoprire e cimentarsi in quest’affascinante disciplina olistica.

Odette Alloati

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