Dopo l’enorme successo di Milano, per la prima volta, il Festival dell’Oriente il 30 maggio sbarca a Roma. Sarà l’enorme complesso fieristico di Fiera Roma, quasi centomila mq, ad ospitare la kermesse fino al 2 giugno. La capitale sarà dunque invasa dalla ventata d’oriente che sta interessando il nostro paese. Negli stand, come per Milano, potremmo gustare
Dopo l’enorme successo di Milano, per la prima volta, il Festival dell’Oriente il 30 maggio sbarca a Roma. Sarà l’enorme complesso fieristico di Fiera Roma, quasi centomila mq, ad ospitare la kermesse fino al 2 giugno.
La capitale sarà dunque invasa dalla ventata d’oriente che sta interessando il nostro paese.
Negli stand, come per Milano, potremmo gustare tradizioni, discipline, balli e sapori di stampo prettamente orientale. I paesi che presenteranno le loro attrattive saranno nuovamente India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Marocco, Filippine, Vietnam, Tibet. Egitto, Uzbekistan, Mongolia, Nepal, Birmania, Corea, Oman, Laos, Butan, Malesia, Corea del Nord, Bali e Cambogia.
Anche in questo caso, il polo fieristico, sarà suddiviso in varie aree tematiche a seconda delle discipline e della zona di appartenenza. Un programma ricco e variegato.
Vi sarà la possibilità di sperimentare alcune discipline orientali nei vari stand dedicati. Le pratiche in questione saranno terapie olistiche, discipline bionaturali, lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, theta healing, meditazione, spazio vegano, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, rebirthing, integrazione posturale e bio musica.
Per chi non avesse avuto la fortuna di poter vivere l’evento di Milano, dopo ventisei giorni, il Festival si ripropone nella “città eterna”. In questi 4 giorni Roma sarà il ponte sull’Oriente. Ogni esperto del settore o curioso potrà toccare con mano l’immensità di questa cultura.
Adriano Cirillo
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