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Dal 31 maggio al 5 giugno… 6 giorni di CinemAmbiente a Torino

Dal 31 maggio al 5 giugno… 6 giorni di CinemAmbiente a Torino

Il Festival CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale. Organizzato dal 2006 dal Museo Nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, CinemAmbiente si terrà

logo-cinemambienteIl Festival CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale. Organizzato dal 2006 dal Museo Nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, CinemAmbiente si terrà quest’anno, per la sua edizione numero 17, dal 31 maggio al 5 giugno con la novità dell’accesso in sala per il pubblico gratuitamente, grazie al contributo di Leroy Merlin che ha sposato la filosofia del festival.
I documentari che proponiamo al pubblico da circa vent’anni hanno un valore civico ed educativo. Rappresentano in qualche modo un risparmio per la comunità, perché cittadini informati contribuiscono alla gestione intelligente della collettività sostiene Gaetano Capizzi, fondatore e direttore del Festival.
10301213_639482856134748_8286507429749561726_nIl Festival presenta annualmente circa 100 film distribuiti nelle sezioni competitive nazionali e internazionali, nella sezione Panorama, nei focus tematici, nelle retrospettive e in Ecokids, sezione dedicata ai ragazzi. CinemAmbiente propone dibattiti, incontri con gli autori, mostre, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti ed eventi su tutto il territorio torinese.
CinemAmbiente è il primo festival a «emissione zero» in quanto le emissioni di CO2 prodotte durante il Festival sono compensate, i suoi prodotti sono realizzati con materiali riciclati e certificati Ecolabel e FSC e aderisce inoltre al protocollo dell’Agenda 21 relativo all’acquisto di materiali ecosostenibili.
10150523_640890659327301_1066681571552629389_nOttimi anche gli Eventi collaterali al festival come CinemAmbiente Tour, un progetto di distribuzione non commerciale dei film presentati al Festival con centinaia di proiezioni sul territorio nazionale e CinemAmbiente TV – Film per l’educazione ambientaleun’iniziativa dedicata alle scuole tramite la quale, attraverso un apposito sito internet, gli insegnanti possono proiettare in classe in alta qualità centinaia di film selezionati per argomento ed età degli studenti.
Un grande evento da non perdere per gli amanti eco-sostenibili della settima arte, in una Torino che si conferma come città di cultura.
Mirko Ghiani

 

[Fonte immagine: www.corrieredinovara.com]

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2 Comments

  • […] CinemAmbiente 2014 inizia col botto. Dopo il benvenuto di Gaetano Capizzi, i saluti istituzionali dell’Assessore all’ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta, un video riguardante l’Olanda e il mondo delle bici, commentato dall’Ambasciatore della bici nel mondo accorso alla manifestazione, si passa al primo prodotto filmico, Virunga, diretto da Orlando von Einsiedel. Scenari Disney mozzafiato, buoni e cattivi, potere e natura, alcuni fra gli ultimi gorilla rimasti, una giovane reporter inglese che scappa dalla quotidianità, un nobile Belga che dirige le resistenze di salvaguardia del parco, l’inesauribile oro nero, una produzione coi fiocchi, il WWF, i pescatori “local” e le armi, tante, troppe. Quelle per eludere il parco, quelle che uccidono all’istante, quelle che arginano le culture millenarie, quelle che stridono, quelle che informano, quelle quotate in borsa. E, così sembra un racconto di violenza. La solita. Invece è un manifesto di speranza. Il solito, la solita? Forse si, forse c’è altro, di più. Virunga è un parco centrale e anche per questo confina con più realtà. È il primo parco della storia delle riserve africane. Le sue cime e le sue eruzioni dividono la regione in due bacini: quello del fiume Nilo e quello del fiume Congo. Il suo topos è l’isola, il clima in “un clima”. Anche le malefatte delle organizzazioni criminose sono dentro specifici spazi e ruoli. La pellicola è puzzle di bordi. Ci sono le scene da reportage e le scene mainstream. C’è un precarissimo orfanotrofio di gorilla da custodire, dei rangers protettori pronti ad estremi sacrifici e ci siamo noi, tutti, testimoni della fragilità da cui proveniamo e verso cui consapevolmente tendiamo. È natura nella natura, uomo nell’uomo. È una scelta: dove schierarsi e che pesi portare. La rivoluzione che parte dai parchi è fresca perché non muove contro ma a favore di quella ricchezza insita in ogni parte del nostro amato pianeta. Marco Regoli […]

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  • […] interesse suscitando dibattiti pertinenti e molto vivaci. I numeri ben fotografano il successo del festival conclusosi ieri. Le presenze sono state in tutto circa 25.000, suddivise tra le 8 diverse location […]

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