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Domani Vittorio Grigolo nella suggestiva cornice del Parco Archeologico di Scolacium

Domani Vittorio Grigolo nella suggestiva cornice del Parco Archeologico di Scolacium

Domani, 13 agosto, alle ore 22.00, alla XXII edizione di Armonie d’Arte Festival – Transiti -, ideato e diretto da Chiara Giordano, nella magnifica location del Parco di Scolacium di Borgia (CZ), una star dell’opera lirica internazionale, capace di uno straordinario e raffinato show di arte vocale e teatrale, fra talento musicale e istinto scenico, in

TransitiDomani, 13 agosto, alle ore 22.00, alla XXII edizione di Armonie d’Arte Festival – Transiti -, ideato e diretto da Chiara Giordano, nella magnifica location del Parco di Scolacium di Borgia (CZ), una star dell’opera lirica internazionale, capace di uno straordinario e raffinato show di arte vocale e teatrale, fra talento musicale e istinto scenico, in un E (pur) lucean le stelle.
Lui è Vittorio Grigolo, il tenore che, da solista del Coro della Cappella Sistina, è arrivato a incantare il Vittorio Grigolo.2pubblico di tutto il mondo con la sua voce.
Grigolo, dotato di eccezionale abilità di voce, intelligenza e passione interpretativa, regalerà uno spettacolo di straordinario impatto emozionale.
Dalle arie d’opera più note, alle canzoni napoletane classiche più amate, e ai temi ormai immortali della musica “cantabile”.
Il pianista Marco Boemi non solo lo accompagnerà, ma lo avvolgerà e, sapientemente, lo seguirà e inseguirà, quasi come in un gioco dove arte e tecnica, amore e pensiero, si fondono per il confortevole esito che lascia sempre il pubblico a bocca aperta.
Soprano dartiIl concerto vedrà anche la partecipazione del soprano d’arti Silvia Colombini, artista con una carriera internazionale importante, ma anche musicista prismatica e rivoluzionaria che canta in dodici lingue e che nei suoi “bozzetti d’arte” (brevissime performance di teatro musica), giustappone all’opera lirica brani popolari e recitazione. Oltre a duettare col grande tenore, presenterà in prima assoluta il bozzetto Lonely Moons, un suggestivo dialogo tra lune lontane e solitarie tra l’est e l’ovest del mondo. Ecco, dunque, che un paesaggio lunare giapponese si trasformerà in un chiaro di luna mediterraneo sulle note della Tarantella di Rossini e la ninfa protagonista di una delle più belle arie lunari mai composte – Song of the Moon, del compositore ceco Antonín Dvořák – “parlerà” con i languidi e melanconici versi di Saffo.
Il Festival continua così nella sua mission, ovvero promuovere un’idea complessa di Bellezza, quale positività funzionale e condivisa, che, nella possibile intersezione di generi e stili artistici diversi, rappresenta un profondo e potente sistema valoriale ed esprime un rinnovato umanesimo.
Armonie d’Arte ha, infatti, ospitato negli anni i più importanti nomi del panorama culturale internazionale: Riccardo Muti, Zubin Mehta, Josè Carreras, Pat Metheny, Stefano Bollani, Chick Corea, Wynton Marsalis, Gilberto Gil, Paolo Fresu, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Nicola Piovani, 2 Cellos, David Garrett, solo per citarne alcuni.
Sicuramente un momento di grande intensità artistica, da non perdere!
Redazione di ArtInMovimento Magazine

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