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“Dottore ho ingoiato la Play Station”, il nuovo libro di Fulvia Niggi

“Dottore ho ingoiato la Play Station”, il nuovo libro di Fulvia Niggi

“Dottore ho ingoiato la Play Station” segue la trilogia di “Dottore mi gira la Terra”, “Dottore ho il mal di mare” e “Dottore ho visto le stelle!“, della scrittrice Fulvia Niggi, specializzata in teatro e letteratura per ragazzi. L’autrice si dedica da molti anni alla scrittura per e con i giovanissimi, con i quali lavora

Dottore-ho-ingoiato-la-playstation-300x439“Dottore ho ingoiato la Play Station” segue la trilogia di “Dottore mi gira la Terra”, “Dottore ho il mal di mare” e “Dottore ho visto le stelle!“, della scrittrice Fulvia Niggi, specializzata in teatro e letteratura per ragazzi. L’autrice si dedica da molti anni alla scrittura per e con i giovanissimi, con i quali lavora anche in veste di insegnante.

Questo libro, breve e di facile lettura, si regge sui dialoghi, che lo rendono dinamico e sono in grado di catturare maggiormente l’attenzione. I destinatari di queste pagine sono i bambini di oggi, che hanno smarrito anche loro la libertà e la spontaneità nella frenesia della vita del mondo adulto. Il primo dialogo, infatti, è tra un bambino e un dottore, al quale il giovane paziente racconta l’insoddisfazione di una vita troppo piena di attività scelte dagli altri per lui e di passatempi tecnologici (ci si riaggancia qui al titolo) che limitano il tempo per il contatto con gli altri bambini e lasciano poco spazio ai rapporti di amicizia e ai rapporti in generale. Il dottore aiuta il bambino a riflettere sul fatto che anche i bambini hanno dei diritti, sanciti da convenzioni internazionali, e sul fatto che ci siano tanti posti al mondo in cui davvero questi diritti sono negati. Questo per arrivare a dire che le difficolà e le insoddisfazioni di un bambino in Europa, pacifica e comunque benestante, sono tutte cose superabili piuttosto facilmente. Il modo più semplice? Cominciare a sorridere!

Nei dialoghi successivi Fulvia Niggi mette a confronto, per così dire, la modernità e la tradizione, per cui troviamo a dialogare una Play Station e un Monopoli, un Guantone da boxe e una Puching bag – che affronta in modo delicato il tema assai attuale del bullismo -, un libro cartaceo e un e-book, uno youtuber e un collezionista di francobolli.

I Diritti dell’infanzia sono sanciti dalla Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia (1989), ma qui l’autrice si fa aiutare da Elisa Isabella Fornasari, avvocato, per spiegare in modo semplice questi Diritti e associarli ai rispettivi doveri. L’intento è quello di far capire che non si tratta di condizioni dovute, ma che per essere preservate esigono impegno e consapevolezza.

La lettura di queste pagine si presta sicuramente bene a una lettura collettiva, per esempio in classe, ma ci sono suggestioni che si possono raccogliere anche da soli. L’autrice si rivolge esplicitamente al proprio pubblico, esortandolo a prediligere scelte di giochi, passatempi e attività che facilitino la socialità, lo sviluppo della creatività e della fantasia, la gentilezza. Citando le sue parole: “Sfogliando le pagine di questo libro capirai che è bello ogni tanto DISCONNETTERTI dai dispositivi elettronici, per riaccendere i sentimenti e la fantasia. Spegni la PLAY e libera la creatività che è in te! Provaci!“.

Il libro di Fulvia Niggi è edito da Effatà Editrice

Chiara Trompetto

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