Accolto con un sold out l’allestimento de La traviata a Locri di ieri, traguardo finale della prima edizione del Laboratorio Lirico Internazionale di Alto Perfezionamento “Morgana Opera Academy”, proposta dall’Associazione Culturale Morgana inCanta, nella persona del Presidente Serenella Fraschini, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, nella persona di Anna Rosa Sofia.
Accolto con un sold out l’allestimento de La traviata a Locri di ieri, traguardo finale della prima edizione del Laboratorio Lirico Internazionale di Alto Perfezionamento “Morgana Opera Academy”, proposta dall’Associazione Culturale Morgana inCanta, nella persona del Presidente Serenella Fraschini, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, nella persona di Anna Rosa Sofia.
Nel cast si distinguono nei ruoli principali il soprano Daniela Kovacheva (Violetta Valery), il tenore Vladimir Reutov (Alfredo Germont) e il baritono Leonardo Galeazzi (Germont padre), quest’ultimo professionista accreditato a livello internazionale, capace di commuovere la platea ipnotizzata nel duetto con Violetta, durante il suo arioso Pura siccome un angelo, e in quello col figlio con Di Provenza il mare, il suol.
Daniela Kovacheva, bulgara e Vladimir Reutov (russo) sono giovani artisti in carriera che sono stati comunque all’altezza del ruolo, dimostrando talento e professionalità. Emergono come qualità vocali e scenica, fra i ruoli minori, Annalisa Cappelleri (Flora Bervoix), Chiara Marino (Annina) e Gianluca Marino (Gastone e Giuseppe), mentre per il timbro vocale Giuseppe Zema (Barone Duphol). Completano il cast: Angelo Michele Mazza (Marchese d’Obigny e Commissario) e Giordano Farina (Dottor Grenvil).
Bisogna segnalare inoltre la leggiadra e sensuale coreografia su Noi siamo zingarelle del corpo di ballo Danza Dionysos diretto da Ivana Sanci, la grande competenza del Coro Francesco Cilea e la buona performance dell’Orchestra del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria.
Questo unicum per la Locride si fregia dell’attenta regia di Mario De Carlo, regista di fama internazionale che vanta un curriculum costellato da importanti riconoscimenti, fra cui, nel 2012, al Teatro dell’Opera di Bucharest, il Premio “Gala Artele Spectaculului Muzical (Opera, Operetta e Musical), come miglior Regista d’Opera e il Premio Speciale come miglior Scenografo/Costumista per la sua produzione del “Faust” (Miglior Spettacolo per la sezione Opera), e, nel 2013, all’Opera Nazionale Romena di Iaşi, nella notte “Oscar per l’Opera”, il premio come miglior Costumista dell’anno.
Nel suo allestimento Violetta è una donna pubblica, la cui vita si svolge sotto gli occhi di tutti. Al pari delle stars, anche a lei viene negata la possibilità di vivere una vita che sia solo propria e personale fino in fondo. Tutti gli aspetti più privati vengono così spiati, seguiti, scrutati, da “borghesi piccoli piccoli, col pelo sul bavero e sul cuore”, una società priva di scrupoli e capacità analitiche che “allunga l’occhialino per meglio mettere a fuoco le vicende di lei e ne segue le sorti”, come precisa il regista. L’esperienza di Violetta si snoda in una scenografia, al cui centro campeggia un elemento, che è di volta in volta alcova, tavola imbandita, salottino intimo, tavolo da gioco, letto di morte. “Tale elemento, che nella sua rigidità ospita la multiforme storia della protagonista, fatta di incontri, giudizi, pensieri, sentimenti, ricordi, progetti, delusioni, gioie e dolori, accompagna Violetta nella sua corsa verso l’ineluttabile fine” spiega De Carlo. Il finale è forte, intenso, scenicamente pregnante, quasi cinematografico, ben reso dalla Kovacheva, e potenziato dalle scenografie di De Carlo che si è avvalso dell’esperienza di Salvo Manganaro che ha realizzato, con modernissima tecnica digitale, scenovideografie di grande impatto, capaci di valorizzare le caratteristiche architettoniche dell’ottocentesca facciata della Corte comunale.Cosa dire? Un esperimento ben riuscito, vanto per la Città di Locri, che in tal modo conferma il proprio investimento consapevole nella cultura, vista come leva di sviluppo e capace di rendere Locri realtà produttrice di arte a livello nazionale.
Un plauso particolare all’Assessore alla Cultura, Anna Rosa Sofia, che ha creduto nel progetto, e al Direttore artistico del progetto, Serenella Fraschini, che si è spesa senza riserve per realizzare questa magnifica ”creatura”. Docente della cattedra di Canto al Conservatorio di Reggio Calabria, Soprano di luminosa carriera, Direttore Artistico per la Lirica del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria per quattro anni, ha lavorato ”gomito a gomito” con l’Amministrazione, facendosi affiancare da colleghi amici, per quello che ad ora si può definire uno dei momenti più magici dell’estate.
Un pubblico attento, disposto a farsi portare dove la somma ed eterna La traviata desiderava, pronto a sostenere gli interpreti e consapevole della rilevanza per la Locride di un evento di alta cultura come questo.
Mi auguro, dato il successo, che il fuoco dell’arte non si spenga, e abbia seguito una rassegna di lirica estiva, capace, come già abbi modo di dire, “di imporsi come il Festival “Puccini” di Torre del Lago o “Lo Sferisterio” di Macerata, e di richiamare un pubblico internazionale di patiti del bel canto” nella bella Calabria.
Annunziato Gentiluomo
[Foto di Gigi Romano]
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