Per celebrare il Giorno della Memoria, la Fondazione Bottari Lattes – Biblioteca Pinacoteca Mario Lattes e la Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci organizzano per il 28 gennaio al Polo del ‘900 di Torino un incontro di riflessione intorno al libro “Il Ghetto di Varsavia” di Mario Lattes. Mario Lattes ( 23 ottobre 1923- 28 dicembre 2001) è
Per celebrare il Giorno della Memoria, la Fondazione Bottari Lattes – Biblioteca Pinacoteca Mario Lattes e la Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci organizzano per il 28 gennaio al Polo del ‘900 di Torino un incontro di riflessione intorno al libro “Il Ghetto di Varsavia” di Mario Lattes. Mario Lattes ( 23 ottobre 1923- 28 dicembre 2001) è un autore nato e vissuto a Torino, e il libro è un saggio su uno degli aspetti più tragici dell’Olocausto. L’appuntamento si inserisce nel calendario di incontri ed eventi organizzati e ospitati dal Polo del ‘900 in occasione del Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, storica data in cui furono abbattuti i cancelli di Auschwitz nel 1945. Ricordare quel giorno significa anche ricordare quanto è accaduto prima, la Shoah, le leggi razziali, le deportazioni.
Interverrà il professor Giacomo Jori (Università della Svizzera Italiana), curatore del volume. Insieme a lui saranno presenti Caterina Bottari Lattes e Adolfo Ivaldi, Presidente della Fondazione Bottari Lattes. La lettura di alcuni fra i brani più significativi del testo sarà affidata a Irene Avatano.
“Il Ghetto di Varsavia” è stato scritto nella seconda metà degli anni Cinquanta, rimanendo per lungo tempo inedito, ed è considerato a oggi il più completo e ampio saggio sul Ghetto di Varsavia scritto da un autore italiano, oltre a essere anche una testimonianza intensa e toccante di un uomo che si interroga sul suo destino di ebreo. L’incontro riproporrà fatti e temi affrontati dal libro, in una sede particolare, quale Polo del ’900, che custodisce elementi importanti della memoria storica dell’Europa e dell’Italia.
Saranno ripercorsi i tragici avvenimenti di quel periodo, dalla resa di Varsavia nel 1939, ai massacri dell’aprile del ’42, facendo riferimento ai documenti tedeschi, ebraici e alle testimonianze edite e inedite riprodotte nel volume. Mario Lattes, infatti, fu il primo in Italia e fra i primi al mondo a usare per il suo libro le fonti storiche conservate negli Archivi di Varsavia. Come sostiene il grande autore, scrivere sul Ghetto di Varsavia significa dimorare nella morte e capire di non intenderla. In uno dei passaggi più toccanti, Lattes scrive “La guerra sta ormai per finire e, a dirvi la verità ho un poco paura di questa fine: soltanto allora la tragedia ebraica apparirà in tutta la sua vastità“.
Nel 1963 la casa editrice Einaudi, nonostante un contratto firmato, scelse di non pubblicare il libro.
L’introduzione del volume, pubblicato nel 2015 da Edizioni Cenobio, studia proprio le ragioni di tale decisione nei riguardi di un libro che, come riconobbe uno dei protagonisti del dibattito all’epoca “toglie ogni mitologia ai fatti”.
Il Ghetto di Varsavia è stato già presentato sia in Italia che all’estero: nel corso del 2015 all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia il 27
gennaio, al Salone del Libro di Torino a maggio, alla Comunità Ebraica di Torino a novembre, all’Università della Svizzera Italiana USI-Lugano a dicembre 2015), nel 2016 alla Biblioteca Civica di Acqui Terme il 29 gennaio, alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba ad aprile, e infine all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles a settembre.
L’appuntamento è per sabato 28 alle ore 17,30 presso il Polo del ‘900, Sala lettura di palazzo San Daniele, a Torino in via del Carmine 14.
Per informazioni: Fondazione Bottari Lattes – Biblioteca Pinacoteca Mario Lattes, Tel. 0173.78982 – 0173.78646, archiviobiblioteca@fondazionebottarilattes.it; segreteria@fondazionebottarilattes.it
Redazione ArtInMovimento Magazine
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