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HUMAN RIGHTS AND WAR. DIRITTI NEGATI NEI CONTESTI DI CONFLITTO

Secondo la Campagna delle Nazioni Unite contro la violenza sessuale in situazioni di conflitto, sono civili, soprattutto donne e bambini, la stragrande maggioranza delle vittime delle guerre odierne. In particolare le donne possono essere esposte a gravi forme di violenza sessuale, talvolta messe in atto deliberatamente per ottenere obiettivi militari o politici. Lo stupro è un’arma bellica e il ricorso a esso è uno dei temi che saranno affrontati durante l’incontro pubblico dal titolo “Human rights and war. Diritti negati nei contesti di conflitto” in programma venerdì 22 maggio 2015 alle ore 21, al Circolo dei Lettori di Torino. Organizzato…

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Secondo la Campagna delle Nazioni Unite contro la violenza sessuale in situazioni di conflitto, sono civili, soprattutto donne e bambini, la stragrande maggioranza delle vittime delle guerre odierne. In particolare le donne possono essere esposte a gravi forme di violenza sessuale, talvolta messe in atto deliberatamente per ottenere obiettivi militari o politici.

Lo stupro è un’arma bellica e il ricorso a esso è uno dei temi che saranno affrontati durante l’incontro pubblico dal titolo “Human rights and war. Diritti negati nei contesti di conflitto” in programma venerdì 22 maggio 2015 alle ore 21, al Circolo dei Lettori di Torino.

Organizzato da “L’Ambulanza dal cuore forte Onlus”, associazione nata nell’estate del 2013 su impulso della fotoreporter Andreja Restek e di un gruppo di giornaliste torinesi, l’evento vuole accendere i riflettori sulle numerose situazioni di conflitto (tensioni sociali, guerre, civili e non, terrorismo) in cui vi è una sistematica negazione dei diritti umani. Ne parleranno, per la prima volta insieme in Italia, tre personalità di spicco del panorama istituzionale, Lauren Wolfe, direttrice di “Women Under Siege”, un progetto giornalistico del Women’s Media Center di New York che si occupa di informare sulla diffusione della violenza sessuale nei conflitti; Peter Buckaert, direttore delle Emergenze di Human Rights Watch, esperto in crisi umanitarie e a capo, negli ultimi anni, di numerose commissioni d’inchiesta sui crimini di guerra in Medio Oriente, nei Balcani e in Africa; Medyan Dairieh, giornalista anglo-palestinese che per primo ha raccontato il modo di operare del sedicente stato islamico, grazie alla sua esperienza di tre settimane all’interno dell’esercito del Califfato a Raqqa. Durante la serata sarà proposto un estratto del suo documentario che gli è valso il “Frontline Awards 2014”.

Modererà l’incontro Giorgio Levi, presidente del Centro Studi sul Giornalismo Pestelli.

L’iniziativa gode del patrocinio di Regione Piemonte, Comune e Città Metropolitana di Torino e dell’Associazione Stampa Subalpina, che sostiene il progetto anche economicamente. Inoltre, è appoggiata da Circolo del Lettori, Ordine dei Giiornalisti del Piemonte, dal comitato piemontese di Se Non Ora Quando? e da privati cittadini.

Con grande piacere la nostra rivista dà diffusione a questa iniziativa.

Elena Miglietti

[Fonte Immagini: ambulanzadelcuoreforte.com]

Info:

Andreja Restek 392.1146860, Carla Ruffino 3491400130

 

 

 

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