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I vincitori del Festival di Cannes 2014…

Il Festival di Cannes 2014, conclusosi stanotte, ha sbaragliato tutti con la vittoria dell’italianissima Alice Rohrwacher col film Le Meraviglie. Il premio Grand Prix Du Jury è stato consegnato da una visibilmente commossa Sophia Loren alla regista, classe 1981, sobria e al contempo molto elegante. “È stato difficile vivere quest’avventura, che fa un po’ male

Cannes-Lions-2014-Logo1Il Festival di Cannes 2014, conclusosi stanotte, ha sbaragliato tutti con la vittoria dell’italianissima Alice Rohrwacher col film Le Meraviglie. Il premio Grand Prix Du Jury è stato consegnato da una visibilmente commossa Sophia Loren alla regista, classe 1981, sobria e al contempo molto elegante. “È stato difficile vivere quest’avventura, che fa un po’ male come i reumatismi, ma speriamo che porti bene per il futuro, per tutti!” ha affermato. Le meraviglie è la storia di una famiglia di apicoltori toscani ambientata in una comune estate, stagione che cambierà per sempre la più grande di quattro sorelle, Gelsomina. “Un film poetico, moderno con una grande fotografia. Abbiamo amato moltissimo il personaggio di Gelsomina, era così reale che ti faceva sentire all’interno del film”, ha affermato Jane Campion.
rohrwacher-329L’ambitissima Palma d’Oro, consegnata dalla mani di Quentin Tarantino e Uma Thurman, è andata alla Turchia, con Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan. Un emergente cineasta di Istanbul che ha portato alla vista della giuria il film più lungo mai visionato nella storia del festival. Ben 3 ore e 16 minuti, ricco di dialoghi filosofici incentrati principalmente sulla vita, sulla religione e sull’arte, immersi in una natura invernale di grande effetto visivo.
Il premio della giuria è stato attribuito ex aequo al più giovane regista in gara, Xavier Dolan, col suo attualissimo film Mommy dalla trama esplosiva e molto coinvolgente; e al più anziano, il maestro Jean-Luc Godard, che, a prescindere dalla sua veneranda età, sa ancora sperimentare, come è visibile in Adieu au langage.
L’americano Bennet Miller, con FoxCatcher, un film sul sogno americano ormai infranto, ambientato sempre in territorio coloniale, ha conquistato la Palma d’oro per la Regia.
All’attrice Julian Moore, “diva” in Maps to the star di David Croneberg, è andato il premio per la Miglior Performance femminile, per l’interpretazione di una magnifica star hollywodiana un po’ nevrotica.
Il Premio per il miglior attore è stato assegnato a Timothy Spall per il suo monumentale Mr Turner di Mike Leigh, regista che lo ha sempre valorizzato e premiato nei suoi film.
Infine la miglior sceneggiatura è stata giudicata quella di Leviathan di Andrey Zvyagintsev, il quale avrebbe forse meritato di più per il suo grandissimo lavoro. Questi, bisogna ricordarlo, vinse il Leone D’Oro nel 2003 a sorpresa nella Mostra di Venezia col suo film d’esordio il “Ritorno”.
Complessivamente è stato un festival coraggioso, interessante e molto eterogeneo come si vede anche dalle scelte della giuria stessa, per cui ha vinto tutto il mondo. Dall’Europa, all’America, e soprattutto, all’inaspettata svolta del Medio Oriente.
Aspettiamo solo di poter godere nelle sale di questi bei capolavori, giacché ancora molti dei film premiati non sono ancora distribuiti nel nostro Paese.
Alessio Mastrangelo

[Fonti delle immagini: http://cinema.fanpage.it/il-vincitore-di-cannes-2014-e-winter-sleep-di-nuri-bilge-ceylan/, http://jazarah.net/wp-content/uploads/2014/01/Cannes-Lions-2014-Logo1.jpg e http://images.iodonna.rcsperiodiciobjects.it/personaggi/foto/2014/05/rohrwacher-329.jpg?v=20140509180525]

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