Nel cuore storico di Torino, ogni domenica va in scena uno spettacolo unico e originale. Si tratta del “concertino dal balconcino”, giunto, domenica 25 maggio, alla sua 84° edizione: in Via dei Mercanti 3, nel cuore del quadrilatero romano, gli Mccs, acronimo per Maksim Cristan con la Spada, vanno in scena sul meraviglioso ballatoio di
Nel cuore storico di Torino, ogni domenica va in scena uno spettacolo unico e originale. Si tratta del “concertino dal balconcino”, giunto, domenica 25 maggio, alla sua 84° edizione: in Via dei Mercanti 3, nel cuore del quadrilatero romano, gli Mccs, acronimo per Maksim Cristan con la Spada, vanno in scena sul meraviglioso ballatoio di casa.
All’improvviso non esiste balconcino migliore, in quello stretto spazio fra cucina e scale, i due artisti regalano un’ora intensa di spettacolo, cui prendono parte tanti artisti ospiti
Una pentola ammicca penzoloni, il concertino è gratuito, ma sono gradite le offerte, il pubblico discreto si siede per terra per assistere a performance varie e, ogni tanto, alla spassosissima Radio al Citofono, trasmissione che precede di mezz’ora lo spettacolo musicale, che si può comodamente ascoltare in piedi davanti alla bottoniera dei campanelli.
Dopo i padroni di casa, per una volta orfani del batterista Paolo Mingoni, sostituito dal diciassettenne Emanuele Bertana, nella domenica intossicata dalle elezioni vanno in scena, Matteo Castellano e Vincent Bombetta con un omaggio a Bob Dylan e che, precisi e pistini, ci informano che il secondo pezzo in programma prevede un cambio di armonica: il pezzo richiede un’armonica in sol (relata refero).
I due accompagneranno, poco dopo, le letture di Bruno Panebarco, direttamente da Radio Flash e chiuderanno con un pezzo di Woody Guthrie. Ecco, basterebbe già un Guthrie d’antan, suonato così, da un balcone in primavera, per giustificare il giro. Ma il balconcino è generoso, sforna una dietro l’altra esibizioni curative, per cui ecco sbucare un contrabbasso distinto e imponente, che diffonde dappertutto il ritmo impertinente dei 20 Strings: teste che ballano, piedi che battono a ritmo dal cortile al terzo piano.
In mezzo altre letture di Panebarco (un omaggio a Frank Zappa e un elogio al John Belushi tossico), un “balconcino ti amo” di Gabriella Squilibria Dal Farra, che si produce anche in un “Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo…”, omaggio a una sua ricerca sui balconi famosi e una poesia inedita di Chiara Vajthò.
Tutto questo, e molto altro, accade in quel magico cortile, diffusore di cultura e arte varia, sostanze impalpabili e stupefacenti, nel vero significato di indurre stupore, eccitazione e appagamento.
Tutto questo fa tanto bene, troppo forse: è troppo vedere gente bellissima, di ogni età, divertirsi con poco (eh sì, i sorrisi abbagliano), è troppo sentir cantare e suonare (strumenti veri, mica basi!) artisti che ne sanno, di musica, di storie e di vita, è troppo sopportare tutta questa armonia, davvero non si può.
Non si può davvero. Gli eroi del balconcino, infatti, sono stati richiamati formalmente (brutto avverbio, non prevede una sostanza) dall’amministrazione a interrompere ogni attività stupefacente, ne va della sicurezza del condominio. E dire che ogni domenica dall’ultimo piano piovono rose lanciate dalla signora Maddalena, e che ogni tanto qualcuno, mentre stende i panni o innaffia i vasi, fa capolino canticchiando.
La nostra redazione ha deciso di essere amica del “Concertino dal balconcino”, dalle nostre pagine aggiorneremo sulla vicenda legale e, ancor di più, continueremo a raccontare questa tenera meraviglia, a partire dal suo nome.
Il balconcino non si tocca!
Elena Miglietti
[Fonte immagini: Elena Miglietti ph]
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